18.

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You and I we don't wanna be like them we can make it till the end nothing can come between..
You and I not even the Gods above can separate the two of us..No nothing can come between you and I..
(One Direction-you and I)

Mentre la notte scendeva su di noi, qualcosa dentro di me reclamava a gran voce di uscire.
Era tutto il giorno che ci pensavo, questa era l'ultima notte insieme.
La chiacchierata con Sara e Luna mi aveva portato a domandarmi in che tipo di relazione io e Fabrizio fossimo implicati.
Lo guardo furtivamente, mentre lui legge un libro in inglese sul cellulare, non riesco a trovare un modo per iniziare a parlare.
Lui se ne sta lì con il viso illuminato dal bagliore del cellulare e gli occhi fissi sullo schermo.
-La smetti di fissarmi?-
Sento le guance diventare calde.
-Io... volevo parlati.-
Distoglie lo sguardo dal cellulare e lo appoggia sul comodino.
-Dimmi.-
La sua voce è tranquilla, senza alcuna sfumatura di nervosismo o irritazione.
-Stavo pensando a domani, cosa faremo una volta tornati a casa? Cioè cosa stiamo facendo? È solo una cosa estiva o...-
Non riusco a terminare la frase, la mia voce risulta fastidiosa e allarmata in netto contrasto con la sua.
Il suo viso non si scompone, è inspressivo e questo fa salire ancora di più la mia agitazione.
-Io ad ottobre tornerò ad Oxford, ma per natale potrei scendere oppure potresti venire tu.- Dice calmo
Come se progettare le vacanze di natale per noi due fosse una cosa normale.
-Io non lo so.. Questo significa che noi, insomma che siamo una coppia?-
La voce mi trema, le immagini del sogno mi tornarono in mente e poi sono davvero sicura di voler stare con lui? Di voler iniziare questo rapporto, di vederci solo nelle feste? Di vivere due vite parallele e di iniziare tutto questo in un momento cosi cruciale della mia vita?
-Tu come definisci due persone che dormono insieme, che si baciano  e che fanno questi discorsi?-
Lo guardo e mi vedo riflessa nei suo occhi che sono sempre in tempesta, che riescono a leggermi dentro e mi chiedo se riuscirò mai a stancarmi di guardarli.
-Coppia, fidanzati, amici con dei privilegi, amanti, fai un po' tu non sono uno a cui piacciono le etichette.-
Ogni opzione mi sembra inadeguata, insomma eravamo solo lui ed io, solo Alice e Fabrizio due persone incompatibili, ma che si incastravano alla perfezione.
-Ok, ho capito.-
La voce mi esce piatta, una parte di me sa benissimo che prima o poi la bolla che ci siamo creati scoppierà e che ci riporterà alla dura realtà. Mentre un'altra parte stava già pensando a cosa potessi regarargli a natale.
-Sicura che vada tutto bene?-
La risposta era no, ma era inutile parlarne e questo mi frustrava, perché lui era cosi tranquillo?
-Come fai a non essere aggirato?-
Sospira.
-Anch'io ho i miei dubbi, l'idea di non vederti più tutto il giorno, mi sembra assurda.-
Quella ammissione mi colpì al petto come un boomerang.
-Sarà una cosa provvisoria e tu mi stai mettendo l'ansia!-
Ha l'aria stanca, cosi lascio cadere l'argomento.
-va bene, lasciamo stare.-
Lo bacio dolcemente e siamo solo io e lui.
-Sei preoccupata per la università?-
È la prima persona che me lo chiede, dopo la maturità il tempo di relax è durato circa 48 ore prima di ripiombare nel panico.
Tutti ti chiedono quali sono i progetti per il futuro, tutti si sentono in diritto di dirti quello che devi scegliere e di criticare la tua facoltà.
-Si-
Sento la sua presa farsi più forte.
-Andrà bene.- Sussura.
-Tutto andrà per il verso giusto!-
E sapevo che non si riferiva solo all'università.

Il mattino seguente a svegliarmi fu la confusione che proveniva dal piano di sotto.
-Ehi-
Gli do un leggero bacio sulle labbra.
-Svegliati, fra un po' si parte.-
Fa una smorfia.
-Ancora due minuti.-
Alzo gli occhi al cielo.
-Vado a fare il caffè, svegliati.-
Scendo di sotto e trovo mia madre e Lucia che pulivano il salone e mio padre che carica la macchina.
Mi danno un buongiorno distratto e tornarono alle loro faccende, preparo il caffè e lo porto di sopra, prima di salire noto uno sguardo d'intesa tra mia madre e Lucia, le ignoro e torno in camera.
Fabrizio è appena uscito dalla doccia.
-Buongiorno!-
Mi bacia e io gli passo il caffè.
-Sei la mia salvezza.-

Faccio una doccia veloce, indosso un vestitino colorato e lego i capelli in una traccia.
Metto le ultime cose in valigia e la carico in macchina.
Mentre l'auto si allontana, mi giro a dare un ultimo sguardo alla casa, quante cose erano cambiate in sole due settimane.

Buonpomeriggio a tutti!!
Grazie a tutti per il magnifico appoggio che in ogni capitolo mi dimostrate!
In questo capitolo si parla di futuro e di insicurezze.
Voi cosa fareste al posto di Alice? Riuacireste a sopportare un amore a distanza? xx Stella

Ancora un po'Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora