I find your lips so kissable
and your kiss, unmissable.
Your fingertips so touchable
And your eyes, Irresistible..
(Irresistible-One direction)Mentre corro il sole batte caldo sulla mia pelle.
Nell'aria aleggia il profumo pungente di erba tagliata, che mi entra nelle narici facendomi arricciare il naso per il fastidio.
Procedo a passo incerto sul sentiero del parco vicino casa, un ragazzo mi supera corre veloce e senza fatica, facendomi sentire ancora più fuori forma.
Sento i muscoli delle gambe bruciare e il fiato diventare sempre più corto
"Bene ora rallenta e cammina, riprendendo fiato per 2 minuti."
La voce nelle cuffiette interrompe la canzone e smetto di correre.
Qualche metro più in là Sara fa la stessa cosa, ripetiamo la serie per quattro volte, 1 minuto di corsa e 2 di camminata.
Come ogni fine estate, settembre é costellato di buoni propositi, uno di questi é andare a corre almeno tre volte a settimana.
-Come ti senti?-
Mi domanda Sara con il fiatone.
-Ho bisogno di sedermi.-
Mentre ci riposiamo ci passano davanti signore che parecchio più in forma di noi, facendomi venire i sensi di colpa per tutti gli alimenti poco sani mangiati.Ritoranta a casa l'unico desiderio che ho é quello di farmi una bella doccia rinfrescante e rimettermi a letto.
Mi sveglio alle 12:30 grazie alla vibrazione insistente del mio cellulare.
-Pronto?-
-Ehi, ma dove sei finita sono due ore che ti chiamo.-
La voce aggitata di Fabrizio mi fa aprire completamente gli occhi.
-Sono andata a correre e poi mi sono andata a dormire.-
Lo sento sospirare.
-Mi apri?-
Mi alzo placidamente e vado verso la porta, passo davanti allo specchio e vedo la mia immagine stanca e con le occhiaie, sistemo i capelli e apro la porta.
Lui é raggiante, indossa un t-shirt azzurra e dei bermuda di jeans, mi regala uno dei suoi fantastici sorrisi e mi bacia.
-Mi sono preoccupato.-
Qualcuno qui é un po' apprensivo.
-Scusami, ma la corsa mi ha uccisa.-
-So che i tuoi non ci sono e i miei sono a lavoro, come sempre, ti va di venire a pranzo da me? Cucino io!-
-Tu cucinare?- lo guardo perplessa.
-Si, vivo da solo da due anni so cucinare!-
Mi risponde infastidito, alzo le mani in segno di resa.
-Ok, mi metto qualcosa e andiamo.-
Infilo dei pantaloncini di jeans e una camicetta bianca smanicata, lego i capelli e andiamo da lui.
Mi siedo sul divano accendo la tv, mentre Fabrizio fa casino in cucina. Dopo circa un'ora e mezza, mi chiama e trovo a tavola un'insalata di pollo.
Un'ora per fare un'insalata di pollo? Che non sembra neanche tanto invitante.
Mi siedo e inizio a mangiare e devo ammettere che non é tanto male, lui mi dice che al campus la sua insalata é famosa e che lui é il più bravo in cucina. Non oso immaginare gli altri...
Finito di magiare sistemo tutto e Fabrizio mi dice che deve fare alcune ricerche per un esame.
Mentre lui studia io mi distendo sul suo letto, che é cosi spazioso e comodo e dopo pochi minuti in cui l'unico suono é il rumore delle dita di Fabrizio sulla tastiera, il sonno prende di nuovo il sopravvento.Sto di nuovo correndo, ma capiaco subito di trovarmi in un sogno. Il parco non é quello di fronte casa mia, ma Hyde park a Londra.
Lo ricordo bene ci sono stata il giorno del mio diciottesimo compleanno, é tutto molto più grande, curato e verde, riconosco persino l'albero dove abbiamo pranzato.
Nel sogno continuo a correre tranquilla senza sforzo, più avanti vedo le spalle di Fabrizio, cerco di correre più in fretta, ma lui é troppo veloce. Lo chiamo urlando, ma lui continua a correre ignorandomi, vado in panico, ma d'un tratto la scena cambia e mi ritrovo nell'insignificante parco di fronte casa, sola e spaesata.
Mi sveglio di soprassalto e vedo Fabrizio girarsi verso di me
-tutto bene?- mi guarda preoccupato, annuisco guardandomi in torno.
Lui mi raggiunge a letto e si stende vicino a me, mi faccio spazio tra le sue braccia e mi accoccolo sul suo petto.
Inizio a pensare a quando se ne andrà e sento gli occhi iniziare a bruciare, mi stringo di più al suo petto, mentre lui fa lo stesso.
-Cosa ce?-
Non voglio mortificarlo, perché so che deve tornare ad Oxford per forza. -Niente e che mi mancherai.-
Dico piano, cercando di trattenere le lacrime.
Fissandomi negli occhi senza dire niente, inizia ad accarezzarmi i capelli e mi bacia dolcemente.
Il bacio diventa sempre più intenso, sento il suo corpo premere sul mio e le sue mani nei capelli, si stacca dalle labbra e inizia a baciarmi il collo, cominciando la sua dolce tortura.
Sento la sua mano sbottonare i bottoni della camicietta, piano uno ad uno.
Quando anche l'ultimo è aperto, con le dita inizia a sfiorarmi il ventre.
Ad ogni suo tocco il mio corpo viene percorso da una scarica elettrica e mi sento incapace di reagire o di muovermi...Salve a tutti!!!! Perdonatemi per il ritardo, ma non ho avuto davvero tempo..
Come sempre ringrazio tutti i miei fantastici lettori che seguono, votano e commentano la mia storia! Siete fantastici e senza di voi non andtei avanti! Bhe detto questo spero che in capitolo vi piaccia, se é cosi fatemelo sapere xx Stella
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Ancora un po'
RomanceAlice é una normale adolescente alle prese con gli imminenti esami di maturità e le scelte per il futuro. Una sera in discoteca conoscerà un misterioso ragazzo che la segnerà per sempre. Vedrete Alice crescere e diventare donna e dover prendere dec...