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"Dammi solo un minuto un soffio di fiato un attimo ancora, stare insieme é finito abbiamo capito, ma dirselo é dura.."
(Pooh-Dammi solo un minuto)

Due giorni dopo sono in aereoporto, in attesa che l'aereo di Antonio atterri.
Dondolo nervosamente la gamba destra, appena annunciano l'atterraggio scatto in piedi e cammino veloce verso la sua uscita.
Pochi minuti dopo vedo Antonio spiccare tra la folla, con un elegante completo nero, si sbottona i primi bottoni della camicia e appena vi vede mi sorride radioso.
Cerco di ricambiare tranquilla, mi corre in contro e mi abbraccia sollevandomi da terra.
-Ehi fairfly, mi sei mancata!-
Sorrido contro il suo collo, mentre il suo profumo mi entra nelle narici.
-Anche tu- dico, ed é la verità.
Prendiamo la mia macchina e Antonio guida veloce verso casa.
-Dobbiamo parlare- mi dice con tono serio e una parte di me spera che mi lasci.
-L'affare é andato meglio del previsto. Mi hanno offerto un lavoro prestigioso a Berlino.-
Silenzio, nessuno dei due parla.
-Non dici niente?-
-É fantastico Antonio, sul serio!-
Lui distoglie lo sguardo dalla strada, per puntarmi i suoi occhioni neri su di me.
-Non ho ancora accettato, volevo parlarne prima con te-
Sarebbe cosi sbagliato dirgli di restare, anche se una parte di me, seppur piccola lo vorrebbe accanto a me. Mi ha dato cosi tanto, mi ha vista quando per gli altri ero invisibile e io lo amato, lo amato davvero.
É in attesa di una mia risposta, prendo un bel respiro
-Dovresti accettare-
-Sai cosa significa vero? Io non ci sarò mai e tu ora hai il tuo lavoro-
-Lo so- dico con un filo di voce.
Arriviamo sotto casa e parcheggia, si slaccia la cintura e si gira verso di me
-Cosa stai cercando di dirmi?-
Inclina la testa e cerca di trattenersi dallo urlare.
-Antonio.. Io..- la voce mi trama, non posso farlo.
-Mi stai lasciando non é cosi?- tira una manata sullo sterzo
-Cosa ho sbagliato?- mi urla contro
-Niente! Tu sei sempre stato perfetto! Sono io, io non ti merito!-
-Queste sono tutte cazzate! Dimmi la verità me la merito!-
Ha ragione se la merita.
Gli racconto della laurea, della serata al ristorante, del bagno e del bacio.
Lui mi ascolta in silenzio, con gli occhi fissi sulla strada e lo sguardo vuoto.
Abbassa la testa
-Non ho mai potuto competere con lui-
Mi guarda, si avvicina e mi bacia, lo bacio con la stessa passione della prima volta, sapendo che questo sarà il nostro ultimo bacio.
Si allontana dalle mie labbra e mi accarezza i capelli.
-Ci sentiremo qualche volta?- mi chiede
-Certo-
Si poggia con la schiena al sedile e si passa una mano tra i capelli.
-Vado a Berlino!-
Gli sorrido
-Vai a Berlino-
Dopo di che scende dall'auto, prende la valigia e si abbassa per parlarmi dal fineatrino
-Alice Bennet sei stata la donna piú pazza e importante dell mia vita e una parte del mio cuore sarà sempre nelle tue mani-
Gli sorrido.
-Grazie di tutto, grazie per essere l'uomo piú dolce e gentile che abbia mai conosciuto-
Ci guardiamo un'ultima volta negli occhi e mi saluta. Lo vedo con la giacca sulla spalla destra allontanarsi.
Fu l'ultima volta che lo vidi.
Piansi tanto quella notte, piansi perché probabilmente avevo lasciato l'uomo migliore della terra, piansi perché dopo tanto ritornavo ad avere il controllo sulla mia vita.

Buonasera genteee! Prima di tutto auguri a tutti voi di buon anno!!! Spero che questo 2016 possa portarvi ogni tipo di felicità!
Ora, mi scuso per il capitolo so che é molto corto, ma volevo dare spazio solo ad Alice e Antonio. Detto questo spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Vi dico, inoltre che sto lavorando a qualcos'altro ;) Se volete sapere di cosa si tratta scrivetemelo in in commento xx Stella

Ancora un po'Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora