27.

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The same joy the same sadness each step of the way
That fought me
And tought me that friends never say
Never say goodbye..
(Elton John - Friends Never Say Goodbye)

Mente salgo le scale di marmo dal università mi sento piccola e impreparata, due ragazzi mi superano salendo di fretta.
Mi guardo in torno ed è tutto bianco, le pareti, le scale, provo un po' di nostalgia per le pareti piene di quadri colorati della scuola.
La luce abbagliante del sole penetra dalla grande vetrata, illuminando la stanza e rendendola quasi accecante.
Appena prima dell'aula dove si terrà la lezione c'è un corridoio con vetrine piene di libri e mi chiedo se a noi studenti è permesso leggerli, ma non posso fermarmi a curiosare io e Luna siamo in ritardo.
Entriamo in aula e ci sediamo nei primi due posti liberi che troviamo. L'aula è piena, nessuno fa caso a noi, molti chiacchierano riempiendo la stanza di un brusio incomprensibile, mentre altri in silenzio si guardano in torno.
Ci sono 10 file di panche, siamo tutti seduti vicino, riesco a mala pena ad accavallare le gambe senza toccare chi mi è affianco.
Quando la professoressa entra in classe, il brusio si interrompe, si presenta brevemente, ci dice il titolo che testo su cui studiare e inizia a spiegare.
Prendo appunti in silenzio, quando rivolge la prima domanda di una lunga serie, la classe resta in silenzio, alzo gli occhi dal mio quaderno solo quando sento una voce maschile parlare, risponde alla domanda e la lezione va avanti.

Quando rientro ad aspettarmi in stazione c'è Fabrizio, saluto Luna e andiamo a prenderci un caffè.
-Allora com'è andata?-
-É tutto molto bianco-
-fatto conoscenze?- dice sorseggiando il suo caffè e guardando il cellulare
-si, alcuni ragazzi- dico con nonchalance
Vedo i suoi occhi posarsi velocemente su di me.
-ah, simpatici?-
Cerco di restare seria
-molto!- dico con enfasi
Mi guarda malissimo, ma non dice niente, noto la mascella contrarsi e trattengo a stento le risate
-sei geloso?-
-io? Per niente!-
Scoppio a ridere e lui mi guarda male
-non ho parlato con nessuno!-
Continuiamo a battibeccare fino a quanto il mio cellulare non inizia a squillare
-Pronto-
-Ehi dove sei?-
Sento la voce allarmata di Sara
-sono con Fabrizio al caffè e latte, è successo qualcosa?- il viso di Fabrizio si fa serio
-in realtà si, Miky e Francesco di sono lasciti siamo a casa sua, passi?-
-Si, arrivo subito-
La saluto velocemente e chiudo la chiamata,
-che succede?-
-Miky ha litigato con il ragazzo ti scoccia se vado da lei?-
-No, ti accompagno-

Passiamo la serata a casa di Miky.
Prima di rientrare a casa, passo da Fabrizio.
-Allora com'è andata?- mi chiede mentre mette a posto dei libri
-insomma, starà meglio-
Do un'occhiata in giro e noto che la stanza è più spoglia, e in un angolo c'è una valigia con dentro dei libri e alcuni indumenti, mancano pochi giorni ormai..
-Dormi con me?-
sento le sue labbra sul mio collo, mi lascio coinvolgere dal movimento delle sue labbra sul mio collo e delle sue braccia che mi stringono da dietro, mi abbandono a lui e tutti i problemi svaniscono in un istante.

Mi sveglio grazie al suono della mia sveglia che segna le 6:30, mi libero dalle braccia di Fabrizio e inizio a prepararmi.
Faccio una doccia veloce indosso un paio di boxer di Fabrizio e un suo pigiama e vado a casa mia per vestirmi.
Passo la settimana successiva con la solita routine casa, università, casa di Miky e casa di Fabrizio.
Due giorni prima della partenza di Fabrizio, resto a casa per aiutarlo con le valige.
-Questo ti serve?-
-Ti ho detto di no!-
-Stai calmo!-
-sono calmissimo!- mi dice urlando
-non mi sembra!- dico sbattendo il libro sul pavimento
-si va bene.. OK mi dispiace.. Sono solo un po' stressato-
-ok, io ora devo andare-
-Alice...-
-va tutto bene, vado da Miky-
Lui mi guarda e capisco che le cose stanno andando alla deriva..
-Ti chiamo appena ho finito-
Annuisco, mi alzo sulla punta dei piedi e lo bacio prima di andare via.
Guido trattenendo le lacrime verso casa di Miky, appena arrivo lei mi accoglie con la sua solita mise casalinga; tuta, un maglione extra large e i capelli legati in una coda disordinata..
Non ha più l'aria rilassata di qualche settimana fa, la pelle è più chiara e gli occhi sono cerchiati da pesanti occhiaie violace.
Appena mi vede mi squadra con aria preoccupata
-tutto OK?!-
Alzo le spalle non sapendo cosa dire..
A volte tutto quello di cui hai bisogno è un thé caldo, una coperta, un film demenziale e un'amica e i problemi per un po' svaniscono...

Salve a tutti scusatemi per non aver pubblicato prima, ma sono sempre a lezione e non ho tempo per nulla
Perdonatemiiii!
Voglio ringraziarvi per il magnifico supporto che i date ad ogni capitolo, vi adoro!!
Detto questo spero che il capitolo vi sia piaciuto e se è cosi fatemelo sapere con un voto o un commento! xx Stella

Ancora un po'Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora