Escape.

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"Love is so much, you make me sick."

- Aneurysm, Nirvana.

-

LUCE'S POV.

Da Richard, 10:10 am:
•Ciao, bellissima!•
•È da un po' che non ci vediamo e beh, mi mancava il tuo sorriso. Ti va di incontrarci mercoledì? Oppure martedì, giovedì, sabato, quando vuoi! Rispondimi, per favore.•

Lessi i due messaggi arrivati velocemente e sorrisi a quelle parole.
Eravamo usciti altre due volte nell'ultimo mese e ogni tanto, durante l'intervallo, ci scambiavamo qualche parola. In fondo, non era tanto male quel ragazzo. Insomma, era certamente carino, questo non si poteva negare, e mi ero resa conto che probabilmente era anche... dolce, da un certo punto di vista.

Decisi di rispondergli.
A Richard, 10:12 am:
•A dire la verità, è veramente da un bel pò che non ci vediamo...•

Sospirai, pensando se quello che stavo per scrivere fosse giusto. Si trattava solo di un uscita tra amici. Solo amici, ovvio.

•Quindi, mercoledì è perfetto.•

Da Richard, 10:13 am:
•Fantastico!•

-:'Mh, mh.' il moro mormorò con aria sospetta 'Chi è, eh?'
Si avvicinò leggermente col capo verso di me e così spensi immediatamente lo schermo del cellulare.

-:'Un amico.' feci spallucce.

Tutti e tre, eccetto il biondino, si lanciarono qualche occhiatina languida, per poi ritornare a fissarmi insistenti.
-:'Certo.' fecero in coro.

Alzai gli occhi al cielo e sbuffai per via del tono che assunsero.
-:'Avanti, come si chiama?' domandò curioso Ashton.
Pensai bene se avessi dovuto rispondere alla sua domanda: se non lo avessi fatto, avrebbero continuato a stressarmi tutta la mattinata, e se lo avessi fatto, avrebbero continuato a stressarmi ugualmente.

-:'Richard.' sussurrai, un po' in imbarazzo tra quei quattro ragazzi.

-:'Uh, uh.'
Sì, avrei dovuto aspettarmi questi versetti fastidiosi.

-:'Ti piace?' domandò Mike.
La sua voce sembrava come quella di una vecchia pettegola seduta al bar, curiosa per le nuove novità del quartiere e impaziente di poterne parlare e discutere con la sua compagnia di amiche.
Mi terrorizzavano le sue vocine certe volte, ma soprattutto mi facevano morire dal ridere.
-:'Ma che domande fate.' addentai un boccone del mio pancake, ancora intero nel piatto.

-:'Mh, sì le piace.' continuò il moro, poggiandosi alla mia spalla.
Sospirai nuovamente e scacciai via il capo del ragazzo, che proseguiva con i suoi versetti sorpresi.

-:'Ma perché dovete sem-'
Mi interruppi in fretta, quando notai che all'improvviso Luke si alzò dalla sedia di fronte alla mia.
Si avvicinò all'attaccapanni senza parlare, indossò velocemente il giubbino di jeans e il cappellino e aprì la porta.
-:'Dove vai, Lukey?'

Si voltò verso di noi al suono della domanda, con un'espressione piuttosto seccata.
-:'Fuori, Michael.' rispose brusco.

Calum sembrò alquanto sorpreso da quella sua affermazione seria.
-:'Così di colpo? Da solo?' lo fermò il moro.

-:'E allora? Non posso più uscire da solo?' Era visibilmente irritato e non riuscivo a spiegarmi il perchè.

Cosa gli era successo? Perché era diventato improvvisamente così nervoso?

-:'A che ora torni?'
Ashton lo guardava preoccupato mentre lui faceva un passo in avanti verso l'uscio. In fondo Luke era il più giovane dei quattro, loro si conoscevano da tempo ormai ed erano come fratelli.
Il biondo sussurrò un 'Non lo so.' e sbattè la porta uscendo. Lo sentii correre per le scale, fino ad arrivare a sbattere anche il portone principale. Era sempre così strano, impossibile da capire.

-:'Proprio non lo capisco quel ragazzo.' sbottò Cal.
-:'Lascialo stare, sai com'è ormai...' Mikey bisbigliò, quasi stanco.

Ormai?
Prima Luke era diverso?

CALUM'S POV.

Luce rimase con noi tutto il giorno, ci aiutò a sistemare casa, a pulire e ordinare tutto. Verso mezzogiorno e mezzo cominciammo a cucinare qualcosa di commestibile da mettere sotto i denti. Per fortuna c'era lei ad aiutarci, perché noi tre soli eravamo davvero negati in cucina. Il nostro livello era bloccato all'uovo sodo e alla pasta, più o meno Era abbastanza scarso.

Luke non tornò per l'ora di pranzo e la cosa non mi stupì più di tanto. Era prevedibile, del resto. Era praticamente impossibile capire cosa prendesse certe volte a quel ragazzo.
Insomma, che motivo aveva mai avuto per innervosirsi così? Ci stavamo divertendo insieme e lui era scappato via all'improvviso, quasi arrabbiato. Adesso, la cosa più complicata sarebbe stata capire cosa gli fosse passato per la testa.
Volevo un bene infinito a Luke, era il mio più grande migliore amico, assieme ad Ashton e Michael, ma era davvero così complicato gestirlo.
Non sopportavo vederlo così: triste, nervoso, confuso... senza sapere cosa avesse realmente.
Avrei voluto chiamarlo, ma sapevo che sarebbe stato inutile. Lui era così, da un bel po' ormai. Quando voleva stare solo, voleva stare solo e basta.
Nessuna opposizione. E se questo significava che fra un paio d'ore sarebbe ritornato sorridente e felice come al solito, che problema c'era?
Nonostante ciò, avrei voluto aiutarlo, stargli accanto, farlo sfogare, perché Luke ne aveva bisogno, ne aveva sempre avuto bisogno dopo quel giorno. E io lo capivo. Quel giorno Luke cambiò, divenne freddo, chiuso, scontroso. Un nuovo Luke, completamente l'opposto del precedente, che a me inizialmente spaventava. Da quando eravamo arrivati in Canada però, sembrava cambiato nuovamente. Non come quello di prima, ma ancora in meglio.
Ma certe volte crollava, crollava di nuovo ricordando il passato che non riusciva affatto a scordare. Era troppo difficile dimenticare tutto. La cosa più difficile però era che lui, lui non voleva affatto scordare. Gli avevo ripetuto così tante di provare, ma la sua risposta era sempre la stessa:
'E come faccio?'
La solita continua e ossessiva risposta.

Quella scena non riusciva ad uscire dalla sua testa. Come poteva fare a scordare lei? Non poteva, perché lei gli aveva sconvolto la vita. Lei lo aveva fatto perdere la testa e poi,
poi aveva lasciato finire tutto.

-:'Non è venuta così male.'
Il suono della voce di Luce mi fece ritornare alla realtà.
Era sicuramente anche grazie a lei che Luke stava cambiando, ancora. Sapeva sempre come farci stare meglio, e lo faceva anche solo sorridendo. Luce era una di quelle ragazze che ti saltavano addosso, ti abbracciavano e ti stringevano stretto a sé improvvisamente, senza un vero e proprio motivo, ma solo per la voglia di farlo. Ero certo che tutti noi amassimo i suoi adorabili abbracci, forse, addirittura anche Luke.

-:'Sono buonissimi.' approvò Mikey.
Ash invece, annuì col capo e tirò su gli spaghetti sporcandosi l'intera bocca di pomodoro. Il solito.

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Scusate se non ho aggiornato la scorsa settimana, ma non ho avuto il tempo di finire il capitolo e solo ieri sera ne ho avuto un po'.
Inoltre, pare che i Brashton siano ritornati insieme e io non potrei essere più felice. SAPEVO CHE SAREBBE ACCADUTO. IO LO SAPEVO.

Comunque, spero come sempre che il capitolo vi sia piaciuto.
Sono usciti fuori alcuni piccoli particolari che sono tanto tanto importanti.


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•Dear Diary || Luke Hemmings di I-love-hemmo

•'Wrapped around your fingers' , 'Just Friends?' e 'My best enemy' || Calum Hood di 5SecondsOfSummer_BTR

•'Never say Never' , 'Beside you' e 'He looks so perfect' || Luke Hemmings di _HugMeHemmings_

•The angel from my nightmare || Luke Hemmings di hemmolukepenguin

•Badlands || Ashton Irwin Lets_Get_Out

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Vi adoro,

Baci baci

A Sweet Fall. || Luke Hemmings.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora