Il lago.

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"Do you ever wonder if the stars shine out for you?"

- Autumn Leaves, Ed Sheeran.

-

LUCE'S POV.

Un fastidioso suono proveniente dal cellulare interruppe il mio sonno. Sbadigliai e strofinai più volte il viso.
Chi era quell'idiota che mi cercava così presto?

Con gli occhi ancora socchiusi e i capelli gonfi e ribelli, alzai pesantemente la testa dal cuscino blu.
Diedi uno sguardo veloce alla sveglia e notai che portava le 10 e 07.

Da Cal, 10:07 am:
•Buongiorno principessa!•

Un grosso e istintivo sorriso nacque sul mio volto. Eccolo l'idiota.

Da Cal, 10:08 am:
•Ti va un giro io e te?•

Inizialmente, la sua proposta mi sorprese: non ero mai uscita da sola con uno di loro ma quella poteva essere perfettamente la prima volta. Forse, così facendo, avrei avuto modo di conoscere meglio il moro australiano. Come mio solito, ci pensai su, e dopo qualche minuto di paranoie inviai la mia risposta affermativa.

Calum mi scrisse di muovermi e nonostante sentissi una pesante stanchezza incollarmi al letto, mi alzai e filai dritta nella doccia. Se non mi fossi data una mossa probabilmente ci avrei anche messo più di mezz'ora. La verità era che mi piaceva troppo restare sotto l'acqua tiepida, magari con qualche canzone degli All Time Low in sottofondo, mentre tutti i problemi sparivano completamente.

Quella mattina però feci di fretta, per cercare di non ritardare e far aspettare Cal.
Corsi velocemente in camera in accapatoio, rischiando naturalmente di scivolare. Mi chiedevo se MadreNatura si fosse divertita tanto a dare proprio a me tutta la goffaggine del mondo e, compreso nel kit, anche il premio per le figure di merda, per i più grandi ritardi e robe ridicole varie.
Afferrai dal mio disordinato guardaroba un paio di jeans neri e un maglione di lana azzurro come il mare, che tanto mi mancava in questi mesi invernali. Mi asciugai i ricci capelli, impiegandoci una vita per la loro lunghezza. La mamma mi ripeteva spesso di tagliarli anche solo un po', così da cambiare look, ma puntualmente le rispondevo che se proprio voleva un look nuovo in casa poteva perfettamente tagliare i suoi.
Truccai i miei occhi solamente con del mascara, non amavo perdere tempo dietro quelle cose, e scesi per le scale.
Mia madre in cucina, era intenta a sistemare le tazze per la colazione.

-:'Buongiorno mà.' le sorrisi.

Mi guardò immediatamente con quel suo sguardo sorpreso e incrociò le braccia.
-:'Sputa il rospo.' esordì.

Avevo fatto qualcosa che non andava?

Ricapitoliamo: ieri sera avevo sparecchiato e lavato i piatti, due giorni fa avevo preparato il pranzo quando lei non c'era, quattro giorni fa avevo spolverato casa e buttato fuori la spazzatura, questa settimana avevo pulito camera mia e dei miei fratelli.
Cosa c'era che non andava?

-:'Di che parli?' domandai confusa.

-:'Tesoro...' sospirò come se la cosa fosse decisamente ovvia. 'Non sono ancora le undici.'

No, non capivo affatto.

-:'E?'

-:'E perché diavolo sei già in piedi?' sbottò. 'Cos'è che ti ha tirato giù dal letto? O meglio, chi è?'

Come faceva a sapere ogni cosa, e sottolineo ogni, senza che nessuno fiatasse? Era quasi spaventoso il fatto che fosse a conoscenza di tutti i minimi particolari che accadevano in casa.

Io sbuffai e lei versò il thè bollente in una delle ciotole colorate aspettando impaziente una mia risposta.

-:'Vado a fare un giro con Calum, tutto qui.' feci spallucce.

A Sweet Fall. || Luke Hemmings.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora