"Le cose non accadono due volte allo stesso modo."
- Le cronache di Narnia.
-
ASHTON'S POV.
Provai a poggiare i piedi nudi sul pavimento freddo. Un attimo dopo, rabbrividii e li ritirai subito su. Si congelava. Facendo il minor rumore possibile, aprii il cassetto e presi un paio di calzini neri. Nel mentre, notai che avevo meno mutande del solito. La ragione? Luke Hemmings. Era un perfetto ladro di mutande. Le rubava di nascosto a tutti e tre, evitando così.
Come facevo a non accorgemene mai?Filai in cucina e trovai già un bicchiere sporco su uno dei ripiani in marmo, mi voltai e mi accorsi di un biglietto appeso sul frigorifero.
"Torno per pranzo.
-Luke"Chissà perché era uscito così presto.
Presi al volo una felpa nera e andai nella sua camera. Calum dormiva ancora, mi domandavo a che ora avesse chiuso occhio, quel testone.
Vidi un foglio tra le sue mani, ancora lo stesso di ieri, solamente più rovinato.Lo sfilai cautamente dalle sue mani, cercando di non svegliarlo. C'erano un paio di parti in rosso, probabilmente dovevano essere quelle del ritornello, le parole erano molte, forse l'aveva già terminata.
-:'Impiccione.' mormorò il moro, con la testa sotto le calde coperte.
-:'Buongiorno anche a te, amico.' ammiccai.
Sbucò fuori dalle sue coperte e sorrise, sistemandosi gli scuri capelli.
-:'Gli affaracci tuoi mai, eh?'Io ridacchiai e alzai le spalle.
-:'Tanto prima o poi dovrò leggerla.'-:'Vorrei che fosse più poi che prima.'
Cal prese bruscamente il foglio dalle mie mani e si alzò svogliatamente, continuando ad essere cocciuto come un mulo.-:'Io ho fame amico.' ammisi, dondolando le gambe sul letto.
-:'Fatti la colazione. Quella puoi fartela anche da solo.'
Ognuno dei quattro aveva dei turni. Turni per cucinare, lavare e spolverare, fare la spesa e ordinare le camere. Oggi toccava a Calum cucinare, a me toccava ordinare le camere, Luke lavare e spolverare e Michael fare la spesa, anche se nessuno faceva spesso niente di tutto ciò. Eravamo organizzati, più o meno.Calum si strofinò l'occhio sinistro ancora tutto assonnato e allargò le braccia, stiracchiandosi.
-:'Il problema è che non è più ora di colazione.' asserii. 'È mezzogiorno e venti.'
Lui alzò il capo verso il soffitto e sbuffò.
-:'Oh avanti, vuoi dirmi che devo preparare da mangiare adesso che mi sono appena svegliato?'Annuii e lui si lamentò come un bambino. Senza dargli retta, poggiai una mano sulla sua spalla e ridacchiai.
-:'Muoviti.'Il moro si arrese e sbuffò, dirigendosi verso la cucina.
-:'Gli altri che fine hanno fatto?'-:'Luke...'
Indicai il post-it sul frigo.
-:'È uscito, e Mikey dorme, come al solito.'Calum staccò il biglietto giallo e lo accartocciò, buttandolo via.
-:'Dov'è che andato Luke? Lo sa che dobbiamo scrivere tre canzoni in un giorno, cioè oggi, vero?'Alzai le spalle, non sapendo cosa rispondere. Il moro sbuffò nuovamente e si passò una mano fra i capelli ricci, facendoli finire in ogni direzione. Fu allora che sentimmo, lo scatto della serratura. Di lì a poco, il ragazzo alto e biondo entrò.
Che tempismo.-:'Hey ragazzi.' salutò.
Luke venne in cucina con un enorme sorriso stampato sul volto.
Era possibile che fosse così lunatico?
Sì, era possibile.
STAI LEGGENDO
A Sweet Fall. || Luke Hemmings.
FanfictionLuke e Luce, tremendamente diversi e perdutamente innamorati. Dal capitolo 32: -:'Luce mi ha completamente stravolto, Ash. È stata come un uragano, e adesso io mi ritrovo nel bel mezzo della tempesta.'