capitolo decimo

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Si stava dirigendo verso lo skatepark per incontrare Maja, Matt e i loro amici. A dire la verità non aveva tanta voglia di uscire dopo quello che era successo. Ma ormai aveva dato la conferma a Maja e sarebbe stato maleducato rinunciare all'ultimo.

Dopo quello che era successo nello stanzino, non aveva più visto Cameron. Aveva preso anche il pullman sperando di vederlo ma niente. Forse era andato a casa prima. Aveva provato a suonare a casa sua ma quando sua sorella la vide, le disse che Cameron era occupato in quel momento.

Probabilmente non stava facendo niente ma non aveva voglia di vederla.

Sospirò e prese il telefono per chiamare Maja. Era arrivata ma non vedeva nessuno.

«pronto?» rispose una voce maschile e Grace allontanò il telefono per vedere se aveva chiamato la persona giusta e si,sullo schermo compariva il nome di Maja.

«chi sei?» chiese

«sono Matt, Grace» rise il biondo dall'altro capo del telefono.

«non avevo riconosciuto la voce» sorrise Grace«comunque sono arrivata, ma non vedo nessuno» disse poi

«vieni avanti fino alla seconda pista da skate e poi gira a destra, c'è una specie di cortile interno» spiegò e Grace iniziò a camminare

Quando arrivò alla seconda pista guardò a destra e vide dei cespugli. Sentiva delle risate dall'altra parte, quindi li superò scavalcandoli e camminò fino a trovare Maja e gli altri.

«Grace!» sorrise Maja, alzandosi e andando ad abbracciarla

Grace ricambiò con piacere e salutò con un sorriso Matt, prima di mettersi a sedere. Maja le presentò i suoi amici.

C'era una ragazza che disse di chiamarsi Margaret e l'altra Sarah, mentre il ragazzo moro accanto a Matt si chiamava Jack Gilinsky e il ragazzo biondo accanto a Maja, Jack Johnson.

Chiacchierarono per quale minuto e Grace sperò chela loro presenza potesse allontanare il pensiero del corpo suo e di Cameron premuti assieme.

Stavano ridendo per qualche battuta fatta da Margaret quando Grace sentì delle risate vicine a loro. Lei e Matt si voltarono e videro un altro gruppetto di persone superare i cespugli e mettersi poco più in là di dov'erano seduti loro.

Grace scrollò le spalle e cercò di concentrarsi sulle battute di Margaret e allontanare Cameron dalla sua testa. Prese il telefono e guardò l'ora.

Non voleva andarsene ma si sentiva come se avesse troppo poco tempo per fare qualcosa di ancora indefinito. Forse cercare di parlare con Cameron senza farsi abbindolare, si sarebbe stata una grande cosa.

«Grace, devi andare via?» alzò la testa e tutti la fissarono

«come?»

«continui a fissare il telefono ogni cinque secondi,hai da fare?» le chiese Maja, sorridendole

Era davvero una ragazza dolcissima.

Grace sorrise e scosse la testa «no tranquilla» Maja annuì e cercò di coinvolgerla nella conversazione

Si stavano raccontando alcuni aneddoti degli anni passati e Grace notò che neanche le due ragazze e i due ragazzi nuovi, non venivano a scuola sua. Dopo qualche altra battuta e presa in giro, un ragazzo li interruppe.

Stava in piedi dietro Maja e si voltarono tutti verso di lui, aspettando che dicesse qualcosa per fargli capire perché li aveva interrotti. Maja si voltò dopo aver notato che tutti guardavano dietro di lei.Il ragazzo aveva i capelli castani e grandi occhi marroni. Aveva un sorriso un poco imbarazzato in faccia, indossava un capello e una felpa grigia, con dei jeans neri e le vans.

Maja aprì la bocca per chiedere che cosa volesse ma lui si abbassò, poggiando la mano sinistra sul ginocchio e la mano destra andò dietro al collo di Maja. Si avvicinò e le stampò un bacio sulle labbra.

Maja sgranò gli occhi e Grace vide alzarsi Matt velocemente, staccare il ragazzo da Maja e tirarlo su, lo aveva preso per la maglia e si era alzata leggermente. Grace schiuse le labbra quando Matt locolpì in pieno viso.

«cosa cazzo credi di fare?» urlò Matt, spingendolo aterra dopo il pugno che gli aveva dato. Sarah e Margaret si alzarono e andarono accanto a Maja che era ancora interdetta e Jack e Jack diedero man forte a Matt.

«Ehi, amico, calmati, era un obbligo» cercò dispiegarsi il ragazzo, mentre si toccava il sangue che usciva dal naso.

Grace si alzò e si avvicinò a Matt

«Matt, calmo» disse, poi rivolse lo sguardo al ragazzo a terra e lo riconobbe, veniva a scuola sua «Carpenter, vattene che è meglio»

Lui annuì e si alzò, lanciando uno sguardo divertito a Maja e un occhiolino. Matt lo notò e fece per seguirlo ma Jack e Jack lo bloccarono. Quando Matt si fu calmato, restò tutto il tempo accanto a Maja,credendo che Carpenter sarebbe tornato.

«Matt, placati, sto bene, mica mi ha uccisa» disse per la quarta volta Maja, facendo ridere tutti all'infuori di Matt

«ma ti ha baciata» disse come se Aaron avesse appena ucciso l'ultima specie di dinosauri rimasti.

«E non era nemmeno male» mormorò ridendo Maja,facendo sgranare gli occhi a Matt «io lo uccido» disse poi

Grace sorrise e Matt le ricordò incredibilmente Nash: protettivo, dolce e divertente.

Erano le sei ormai e salutò gli altri per avviarsi verso casa, camminò con le mani in tasca ripensando alla scena tra Aaron e Maja. Sapeva che Carpenter stava con una ragazza di scuola sua, un'amica di Megan. Avrebbe tanto voluto fare una foto nel momento in cui aveva baciato Maja per poi mostrarla a Cora, l'amica di Megan. Avrebbe scatenato un putiferio ma non era il tipo, non si abbassava a queste cose.

Arrivò davanti a casa sua e notò sulla soglia di casa la madre di Cameron, insieme alla figlia, parlare con la sua. Quando la videro tornare, si girarono tutti verso di lei e si sentì in soggezione.

«cosa?» disse alzando le spalle, con le mani ancora in tasca

«tesoro, vai a prepararti, andiamo a cena fuori coni Dallas.» disse sua madre, con un sorriso smagliante sul volto

Ah... aspetta, cosa?

Annuì e non fece domande solo per la presenza di Gina e Sierra. Entrò in casa e vide un borsone verde muschio a terra. Assunse un'espressione confusa ma capì tutto quando vide comparire suo fratello maggiore dalla cucina.

Aprì la bocca, stupita e Michael sorrise «non mi vieni a salutare, sorellina?»

Grace corse verso di lui e lo abbracciò di slancio.

Suo fratello maggiore era un militare, in servizio in Italia e di conseguenza viveva lì, aveva anche una fidanzata italiana, di nome Irene. Amava la sua ragazza, era gentile e simpatica ma sapeva rispondere alla gente, anche senza essere maleducata.

«resto per poco e mamma mi voleva presentare ai suoi vicini preferiti» disse staccando un morso dal pezzo di pane che aveva in mano.Grace annuì. Sapeva che sarebbe stato difficile passare una serata in presenza di Cameron, ma aveva suo fratello e sperò che per almeno quella sera, di riuscire a parlare con Cam. Non poteva mica scappare nel bel mezzo della cena,no?


Change || Cameron Dallas. [change's series #1]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora