capitolo venticinquesimo

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La sveglia suonò destandola dal sonno senza sogni che aveva fatto. La spense velocemente e sospirò prendendo il telefono

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Sgranò gli occhi e sbloccò velocemente il telefono

Da: Hel

Mi apri?

Si morse il labbro inferiore, leggermente delusa. Sperava che fosse qualcun altro.

Si alzò e si mise le pantofole a forma di zampa di cane, scendendo le scale. Aprì la porta di casa e una Helen addormentata accanto alla porta le fece tenerezza. C'era abbastanza freddo fuori e si chiese cosa ci facesse Helen in giro a quest'ora vestita in quel modo.

La svegliò e la portò in casa, facendola sedere su divano e preparandole un thé caldo alla vaniglia, il suo preferito. Helen la raggiunse in cucina con una coperta sulle spalle e lo sguardo preoccupato.

«vuoi raccontarmi?» chiese Grace poggiando la tazza con il liquido fumante davanti ai suoi occhi

«dovrei» mormorò poggiando le mani sulla tazza, beandosi del calore che emanava. Grace si sedette vicino a lei, su uno sgabello alto.

«sai che puoi dirmi tutto»

«Cameron» disse bevendo un sorso di thé

Il cuore di Grace perse un battito ed ebbe l'impeto di strapparle la tazza di mano solo per farla parlare subito. Ma aspettò pazientemente e in ansia.

«Ieri sono andata al parco, dovevo incontrarmi con Tay, ma ...» iniziò sicura, ma la sua voce vacillò «Cameron era lì, con Richard e Aaron»

Cameron con Richard?

E' uno scherzo

«cosa?»

«li ho seguiti, Grace, avevano una pistola» gli occhi di Helen erano sgranati dal terrore, dopo la chiacchierata con Cameron se n'era andata e non sapeva cosa aveva fatto da quel momento in poi

«io ... non so cosa volessero fare .. non sono riuscita a seguirli oltre» disse dopo aver raccontato nei minimi dettagli quello che aveva visto e sentito Helen.

Grace aveva la bocca aperta e prese il telefono, digitando velocemente il numero di Cameron. Non si aspettava che rispondesse, ma dopo cinque squilli una voce assonnata le arrivò all'orecchio

«Hei ...» mormorò lui

«Non dirmi Hei! Idiota. Spiegami che cazzo avevate intenzione di fare!» urlò, dimenticando i buoni propositi di restare calma e risolvere la cosa senza essere violenti.

«Ascolta, devi fidarti di me Grace ...» iniziò

«no Cameron! Non dirmi così, voglio solo una spiegazione» disse duramente, spaventando Helen. Non l'aveva mai vista così, nemmeno quando battibeccava con Megan.

«Io ... non posso Grace, cerca di capirmi» borbottò e Grace poté giurare che si stesse mordendo il labbro inferiore, come faceva di solito.

«Capirti? Come puoi pretendere che ti capisca se non mi spieghi un cazzo di niente?» chiese Grace. Helen le accarezzò il braccio, cercando di calmarla. Guardò l'orario sull'orologio appeso nella cucina dell'amica e sbuffò.

Dovevano iniziare a prepararsi per andare a scuola

«Grace, è tardi» mormorò Helen e l'amica annuì

«farai meglio a spiegarmi a scuola, Dallas» disse duramente prima di attaccare al telefono

Helen salutò Grace, andandosene verso casa per cambiarsi, sarebbe sicuramente entrata un'ora dopo. Grace si cambiò e non fece nemmeno colazione dal nervoso. Uscì di casa vedendo Cameron fare lo stesso.

Si morse il labbro, doveva ammettere che gli mancava il Cameron nerd, non lo aveva più visto indossare i suoi vecchi vestiti e i suoi occhiali.

Cameron la guardò con espressione dispiaciuta e attraversò la strada. Grace rimase ferma con le braccia incrociate. Voleva una spiegazione.

«Grace ..» iniziò lui, alzando una mano per andare ad accarezzare la guancia della ragazza, ma Grace fece un passo indietro non permettendogli di toccarla

Lo guardava fissa negli occhi e Cameron si morse il labbro, abbassando lo sguardo. Quando Grace capì che non avrebbe parlato, iniziò ad incamminarsi verso casa di Nash. Sentì i passi dietro di lei e si fermò

«dovresti attraversare, la fermata dell'autobus è dall'altra parte della strada.» mormorò abbastanza forte da farsi sentire dal ragazzo, che con sguardo afflitto la vide prendere lo skateboard dallo zaino e salirci sopra. Allontanandosi. Cameron diede un calcio ad un palo e attraversò un attimo prima che l'autobus passasse.

Grace raggiunse in poco tempo la casa di Nash e quando lui e il fratello la video in skate, si guardarono confusi. Non facevano la strada per scuola a skate da quando si era messa con Cameron. Presero gli skate dal garage, prendendone uno in più per Taylor che sicuramente non era stato avvisato del cambio di programma, e si diressero in silenzio verso il punto dove di solito Taylor e Helen li aspettavano. Quando arrivarono videro solo Taylor che li guardò confuso ma Nash gli fece segno di stare zitto passandogli lo skate. Nessuno chiese niente a Grace o della mancanza di Helen.

Arrivarono a scuola e tutte le facce sorridenti delle persone fecero innervosire ancora di più Grace, ma il suo sguardo si incupì quando vide Aaron ridere con Cameron e un gruppetto di persone. Nash sgranò gli occhi e spostò lo sguardo da Grace al gruppetto.

«Okay, qualcuno mi spiega che cazzo sta succedendo o vi devo tirare un cinghiale?» esclamò


Change || Cameron Dallas. [change's series #1]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora