Capitolo diciottesimo.
Grace pov
Premette il tasto della cornetta rossa per riagganciare la chiamata con Nash, quello stupido piano non sarebbe servito.
Guardò l'orario sul display ancora illuminato: 9 am.
Non si ricordava nemmeno perché si era alzata così presto, di domenica mattina. Di solito avrebbe dormito fino all'una passata. Sorrise leggermente, ripensando a quello che era successo con Cameron. Si affacciò alla finestra di camera sua e guardò la corrispondente del ragazzo. Era aperta, ma come minimo Gina aveva provato a svegliarlo, senza risultati.
Scosse la testa, si era incantata.
La suoneria del suo telefono la riportò con i piedi per terra, lo prese e controllò il numero.
«Hel» sorrise, rispondendo al telefono
«Hei, è da un po' che non ci sentiamo!»
«ma se ci siamo viste da Nash?» rise Grace, Helen era conosciuta per la sua breve memoria su certe cose
«ah bhe, comunque, volevo ..» il suo tono si abbassò gradualmente e Grace aggrottò le sopracciglia.
«è successo qualcosa?» si preoccupò Grace
«dobbiamo parlare di quella cosa» disse, marcando la parola quella. Grace guardò il muro davanti a sé leggermente disorientata, non capiva di cosa stava parlando la sua amica e questo la preoccupava ancora di più
A meno che ...
«sei incinta?» chiese Grace.
Ci fu un attimo di silenzio, poi un sospiro da parte di Helen e subito dopo iniziò a gridarle contro
«ma stai scherzando? No! Non quella cosa, quell'altra cosa!»
Grace sorrise leggermente per la reazione dell'amica. Ma si rabbuiò subito, mentre il ricordo di quello che poteva intendere la ragazza, le saliva alla mente.
«ti ha scritto di nuovo?» chiese seriamente
Helen sospirò e Grace se la immaginò mentre annuiva.
«ma questa volta sembra ... diverso. Ha detto che non vede l'ora d vedermi ...» disse, Grace si morse il labbro inferiore «pensi che possa venire qui?»
«spero di no»
«andrà tutto bene» era l'unica cosa che poteva dire in questi momenti, anche perché non aveva la certezza ch quella persona fosse tanto intelligente da non presentarsi davanti alla porta di Helen.
Il suo pensiero andò a Taylor, ma si impose di non chiedere niente di lui ad Helen, sapeva che ciò che c'era tra lei e lui era qualcosa di molto sottile, qualcosa di fragile e instabile. Era ovviamente a conoscenza dei sentimenti di Taylor, e anche Helen. Tutto stava in: cosa avrebbe fatto Helen?
Sospirò e salutò l'amica, nemmeno il tempo di posare il telefono che le arrivò un messaggio da Maja.
"scusa il poco preavviso, hai voglia di venire con me e Matt al parco, tipo tra cinque minuti?"
Scosse la testa divertita. Non conosceva molto Maja ma aveva capito che era una persona un po' persa nel suo mondo. Ovviamente, responsabile e gentile. Accettò e iniziò a cambiarsi. Scese al piano di sotto ma non vide nessuno, stavano ancora tutti dormendo.
Quando aprì la porta di casa, andò a sbattere contro qualcuno. Indietreggiò massaggiandosi il naso e alzò lo sguardo. Il sorriso di Nash contagiò anche lei, nel momento stesso in cui lo vide.
«ehi! Che ci fai qua?» chiese sorpresa la ragazza, insomma, aveva appena finito di parlare al telefono, no?
«volevo chiederti se venivi al parco con me e Aaron» disse indicando qualcuno dietro di lui. Il ragazzo si sporse leggermente e sorrise salutando con un cenno della mano.
Il ragazzo che ha baciato Maja
«io .. ci stavo già andando, volete unirvi?» chiese, voleva assolutamente vedere la faccia di Matt quando avrebbe visto Aaron.
I due annuirono e si avviarono verso il parco. Con la coda dell'occhio Grace guardò meglio il nuovo ragazzo, per lei. Aveva dei jeans blu, una maglia bianca e una felpa larga nera, con il cappuccio tirato su.
Sorrise, si sarebbe divertita.
Nash le mise un braccio sulle spalle, avvicinandola e facendola ridere.
Arrivarono al parco dieci minuti dopo, proprio mentre Maja la stava chiamando al telefono
«arrivata, siete al posto dell'altra volta?» chiese subito, sorridendo
«si cara» rispose Matt
Chiuse la chiamata e si chiese perché Matt continuasse a prendere il telefono della ragazza. Ma non se ne curò molto, infondo anche lei prenda sempre il telefono di Nash, ma solo per farsi selfie stupidi che venivano meglio con l'iPhone 6 che aveva lui, che con il suo 4.
Portò Nash e Aaron al posto dell'altra volta e vide Matt steso sull'erba con il telefono di Maja in mano e la ragazza che aveva gli occhi chiusi e la testa sulla pancia dell'amico. Sorrise, sembravano una coppietta.
«Maja, svegliati!» rise Grace, avvicinandosi
La ragazza si alzò lentamente ma si bloccò guardando la persona dietro l'amica. Aaron la guardò e sorrise, contento di averla ritrovata. Voleva parlarne con Helen ma non era sicuro che l'amica d'infanzia la conoscesse.
«Cia-»
«TU!» urlò Matt, alzandosi di colpo.
Grace si mise a sedere, trascinando con se anche Nash che guardava confuso i due che si guardavano in cagnesco. Maja si mise una mano in faccia, scuotendola.
«non ti devi nemmeno avvicinare a lei, hai capito?» disse duramente il biondo, indicando la migliore amica che arrossì
Aaron gli sorrise, sfidandolo con lo sguardo, scosse le spalle e si avvicinò velocemente a Maja, sedendosi accanto a lei e sporgendosi per dargli un bacio sulla guancia, come se si conoscessero da anni.
Maja diventò ancora più rossa e Matt lo guardò malissimo, sembrava che stesse per saltargli addosso e riempirlo di pugni. Nash guardò Grace, sempre più confuso e la ragazza gli spiegò tutto
«forse c'è bisogno di un altro mio piano per farli riappacificare» disse, portandosi un dito al labbro inferiore e guardando altrove, pensando ad un piano
Grace sgranò gli occhi e rise «non credo che tu sia molto bravo con queste cose»
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Change || Cameron Dallas. [change's series #1]
Fiksi Penggemar[ #962 IN FANFICTION #842 IN FANFICTION #710 IN FANFICTION #101 IN FANFICTION ] Cameron Dallas era un ragazzo come tanti, nella scuola che frequentava. Andava bene a scuola e aveva un bella famiglia a casa. Non aveva tanti amici però, poteva conta...