capitolo ventiseiesimo

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«Grace!» esclamò Nash quando si accorse che la sua migliore amica era entrata a scuola senza nemmeno guardarsi dietro. Salutò velocemente Hayes che si diresse verso il suo gruppetto di amici, confuso dal comportamento dell'amica.

Grace aprì la porta a vetro della scuola ed entrò nei corridoi, dirigendosi verso il suo armadietto. Quando lo aprì si accorse di tutta la roba che ci aveva rifilato dentro negli ultimi giorni. Le cadette qualche libro e questo la fece innervosire ancora di più, se possibile. Odiava non avere le situazioni sotto controllo.

Svuotò tutto a terra sotto lo sguardo preoccupato del suo migliore amico, prese gli oggetti più importanti e li sistemò meglio, mettendo poi lo skate dentro l'armadietto. Le cartacce che erano rimaste a terra le buttò.

Iniziò ad incamminarsi verso la prima aula di lezione, conscia che non avrebbe comunque seguito granché quel giorno. Nash la seguì silenziosamente, ma la loro strada fu sbarrata da un ragazzo.

«Ehi, Grace!» esclamò con un sorriso, alzando la mano in segno di saluto

Grace lo guardò, fulminandolo con lo sguardo.

«Vaffanculo Scott» disse passandogli accanto. Il sorriso del ragazzo si spense e abbassò lentamente la mano mentre si girava per vedere la ragazza continuare il suo percorso. Nash gli passò accanto diffidente. Entrambi erano girati di spalle e non videro il ghigno che si dipinse sulle labbra di Scott, che continuò a camminare fino a raggiungere il suo gruppo.

«vuoi spiegarmi cosa sta succedendo?» chiese Nash, una volta che Grace entrò nella classe. Lo ignorò e si sedette al suo solito posto, poggiando i libri sul banco. Nash si morse il labbro inferiore e si avvicinò, sbattendo le mani sul banco

«smettila!» esclamò

«di fare cosa?» borbottò stufa Grace, incrociando le braccia e sfidando con lo sguardo il suo migliore amico

«di fare così, non ti sopporto» si passò una mano tra i capelli e sbuffò

«non sto facendo niente» replicò la ragazza appoggiandosi la banco con i gomiti. Si scambiarono un paio di sguardi e in quelli Nash riuscì a capire qualcosa. Si sedette accanto a lei

«qualsiasi cosa abbia fatto, non ti merita» disse guardando davanti a sé. Sapeva che Grace odiava essere guardata in quei momenti, nei momenti in cui lasciava da parte la sua recita da ragazza forte e si lasciava andare.

«ne vale davvero la pena?» chiese Nash, resistendo all'impulso di girarsi

«cosa?» domandò Grace mentre cercava di fermare le lacrime, senza successo

«soffrire per una persona che conosce a mala pena il tuo nome?» chiese il ragazzo. Grace lo guardò con le labbra leggermente aperte e gli occhi rossi. Nash aveva abbassato la testa e ora si guardava le scarpe. Grace si morse il labbro inferiore mentre si lasciava sfuggire un singhiozzo.

«no» rispose singhiozzando

Chiuse gli occhi mentre le lacrime scendevano. Nash si alzò e la guardò, non l'aveva mai vista in quelle condizioni. Non sapeva cosa fare, si conoscevano da anni e per la prima volta nella loro amicizia, Nash non sapeva cosa fare per farla stare meglio.

La campanella suonò, dando inizio alle lezioni e Nash sospirò allontanandosi. Grace cercò di calmarsi e si asciugò velocemente le guance e gli occhi, prima che i suoi compagni iniziassero ad entrare in classe. Fortunatamente non aveva molti corsi in comune con Cameron.

Sperò di passare la prima ora tranquilla, ma le sue speranze vennero risucchiate quando dalla porta entrò anche Megan, insieme alle sue amiche che sembravano più pecore che seguivano un pastore. Si sedettero in ultima fila, dove c'ero i banchi a tre.

Change || Cameron Dallas. [change's series #1]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora