"E' estremamente difficile per me, riuscire ad addormentarmi, sapendo che la mia giornata terminerà di nuovo senza un tuo abbraccio, senza un tuo bacio!"
«Mamma, esco con Nash!» urlò Grace dal soggiorno, dopo essersi allacciata le scarpe e il giacchetto in pelle. Si mise un capello nero e andò verso la porta principale
«non tornare tardi!» urlò di rimando la madre, dalla cucina. Grace uscì di casa e guardò Nash, Helen e Taylor davanti a lei. Erano per la maggior parte vestiti di nero, ma a differenza di quello che aveva pensato Taylor quando gli avevano raccontato l'idea, non sembravano una banda di rapinatori.
Sorrise a Nash, che la guardava preoccupato. Infondo sapeva che non sarebbe stato semplice, né per lei né per gli altri. Affiancò Helen e iniziarono a camminare verso la fermata dell'autobus. Avrebbero raggiunto in fretta il parco dove Helen doveva incontrare Taylor.
«siete sicure di volerlo fare?» chiese timoroso Tay
Helen e Grace si voltarono a guardarlo male «smettila» disse Grace «se non vuoi partecipare, conosci la strada di casa tua»
Non si preoccupò di scusarsi per il tono rude che aveva usato, era concentrata sul piano e sulla possibile reazione di Cameron. Sospirò, rassegnata all'idea di perderlo.
Presero l'autobus e si sedettero, era deserto e non c'era da stupirsene dato l'orario. Grace guardò fuori dal finestrino e appoggiò la testa ad esso. Con la coda dell'occhio vide Helen e Taylor seduti accanto, mentre si tenevano la mano. Taylor stava passando il pollice sul dorso della mano della ragazza, per rilassarla.
Sorrise leggermente, era contenta che Helen fosse finalmente felice.
Grace sapeva che in tutto quello che stava facendo Cameron c'era Helen di mezzo, dopo aver sentito le parole di Richard nello sgabuzzino, ne era certa. Ma si torturava nervosamente le dita, non sapendo che cosa avesse intenzione di fare quel ragazzo.
«stai bene?»
«domanda di riserva?» mormorò Grace a Nash, seduto dietro di lei
«uhm, no»
La ragazza sbuffò e si voltò lentamente. Gli occhi di Nash erano grandi e azzurri, sempre pieni di vitalità, ma ora erano spenti e preoccupati. Lo aveva visto poche volte così
«andrà tutto bene» disse Nash, poggiando una mano sulla spalla di Grace, ma entrambi sapevano che era una bugia. Quella notte, niente sarebbe andato per il verso giusto.
«dobbiamo scendere» sussurrò Grace, alzandosi e scendendo dal mezzo una volta fermo. Seguirono Helen per un quarto d'ora, in silenzio. Solo lei sapeva dov'erano andati Aaron, Cameron e Richard.
Grace si guardò intorno una volta raggiunta la periferia della città. Non c'era mai stata e ne avrebbe anche fatto a meno per i prossimi vent'anni. Le strade non erano poi così pulite e c'erano bar aperti ogni due negozi. Molti fecero passare lo sguardo su di loro, probabilmente chiedendosi cosa ci facessero quattro ragazzini.
Grace guardò male uno di loro, seduto su una panchina con una birra mezza vuota nella mano, altre bottiglie vuote attorno a lui. Odiava chi beveva.
Helen aumentò il passo, più sicura e gli altri la seguirono. Svoltarono in un vicolo e Nash fu costretto ad accendere la torcia del telefono per riuscire a vedere dove mettere i piedi. Diminuirono la velocità del passo in modo che Helen potesse riconoscere la strada.
Arrivarono ad un incrocio e si fermarono. Grace guardò Helen, che faceva passare lo sguardo da destra a sinistra, si morse il labbro.
«dividiamoci» disse Nash puntando la torcia in entrambe le direzioni. Grace annuì e vide Taylor prendere la mano di Helen e stringerla. Sorrise leggermente e prese a braccetto Nash mentre Taylor tirava fuori il telefono per accendere la torcia.
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Change || Cameron Dallas. [change's series #1]
Fanfiction[ #962 IN FANFICTION #842 IN FANFICTION #710 IN FANFICTION #101 IN FANFICTION ] Cameron Dallas era un ragazzo come tanti, nella scuola che frequentava. Andava bene a scuola e aveva un bella famiglia a casa. Non aveva tanti amici però, poteva conta...