Capitolo 13:Dove svengo ancora una volta

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Durante la corsa fino alla Casa Grande il mio cervello turbinò in mille pensieri. Anche se avevo preso una decisione ed ero più che risoluta a portarla a termine, ero comunque spaventata. Partire alla ricerca di Francesco sarebbe stata tutt'altro che una cosa facile e, solo a pensare di dovermi ritrovare faccia a faccia con la dea del Caos, mi vennero dei brividi di terrore. In più tenere a bada tutti gli dei ad uno ad uno perché nessuno di loro mi togliesse la mia libertà per avere il potere assoluto sull'Olimpo sarebbe stata una fatica aggiunta a tutto il lavoro, che non sarebbe di certo stata indifferente. Ancora mi domandavo come avrei fatto...

-A...aspetta un secondo. Mi si è slacciata una scarpa.

Interrompendo la linea dei miei pensieri, mi girai verso Martina e aspettai che si riallacciasse la scarpa, felice di poter riprendere un po' di fiato dopo tutta quella corsa in salita per le colline del Campo.

Quando Marty si fu rimessa a posto la scarpa, riprendemmo la nostra corsa pazza ed arrivammo dopo poco davanti alla Casa Grande. A guardarla dalle pendici della collina sembrava immensa e spaventosa e provai l'irrefrenabile impulso di fare dietrofront e la mia sicurezza vacillò per qualche secondo, ma poi, pensando ai due sogni di poco prima, misi un passo avanti all'altro ed arrivai davanti al patio della Casa. Lì Chirone stava passeggiando nervosamente avanti ed indietro e, appena ci vide arrivare, ci venne incontro con passo scalpitante -Marta! Martina! E' successo qualcosa?

Mi avvicinai al centauro ansimando -Ch...Chirone. Ho...deciso...di...- mi sentivo i polmoni andare a fuoco e non riuscivo a fare nient'altro che aprire e chiudere la bocca come un pesce lesso.

Chirone mi guardò con apprensione -Calmati Marta, riprendi fiato e poi dimmi che decisone hai preso.

Sentivo dal suo tono che sperava in una scelta che avrebbe sistemato tutto. Sospirai. Speravo di aver preso quella giusta -Ho deciso che partirò per salvare Francesco il prima possibile e che non mi schiererò con nessuno degli dei. Le decisioni che prendo devono essere solo mie, non di un dio che mi vuole usare come strumento di potere.

Il centauro alzò lo sguardo su di me. Aveva gli occhi lucidi -Sei una ragazza saggia, Marta, e sei anche molto coraggiosa...sono fiero di te- mi mise una mano sulla spalla con fare paterno e mi sorrise.

Ero felice di essere riuscita a prendere la giusta decisione e, con le guance in fiamme, provai a cambiare subito il soggetto della discussione. Mi agitava avere così tanti occhi addosso e le parole di Chirone mi avevano già lusingata imbarazzata -Do...dobbiamo riunire dei ragazzi per partire alla ricerca di Francesco. Ho avuto dei sogni in cui vedevo quello che gli succedeva e il tempo è poco. Eris potrebbe fargli di tutto.

Chirone si rabbuiò ed annuì -Raduniamo tutti.

*

Le mie parole di incitamento furono prese proprio alla lettera perché, solo dieci minuti dopo, tutti quanti i semidei del Campo, erano riuniti nel piazzale comune ad aspettare le parole di Chirone, che stava in piedi su una specie di palchetto in legno improvvisato per poter essere visto da più o meno tutti quanti.

Io, anche se avevo opposto una forte resistenza in proposito, ero stata messa al suo fianco come se fossi stata la sua valletta e continuavo a spostare il peso da un piede all'altro dal nervosismo. Vedere tutti quegli occhi puntati su di me con curiosità non mi piacevano per nulla. Tutti, ora che avevano avuto la certezza che ero la Figlia della Musa e che avevo dei poteri straordinari, sembravano aspettarsi qualcosa fa me. Qualcosa di ignoto e diverso per ognuno, ma che io non avrei mai soddisfatto. In quel momento l'unica cosa di cui mi importava era trovare qualcuno che venisse con me a cercare Francesco.

Chirone, notando che tremavo come una foglia, mi mise le mani sulle spalle -Non agitarti, non dovrai dire nulla. Penserò a tutto io.

Annuii e feci un mezzo sorriso, provando anche a fare una piccola battutina per sciogliere l'agitazione -Certo. Proverò a non svenire.

La figlia della MusaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora