Arrivata davanti alla capanna di culto per Artemide respirai a fondo ed aprii i battenti d'argento della porta. Nessun semidio viveva lì perché Artemide aveva fatto il voto di castità e le Cacciatici, le sue protette, non vivevano al Campo, ma, a dispetto di questo, l'interno della stanza era veramente bello e ben curato; di sicuro qualcuno doveva passare la scopa molte volte al giorno. Le pareti erano tutte color argento e riflettevano i raggi solari in migliaia di fasci di luce che rendevano lo spazio brillante come un diamante e, ai piedi di una statua lucente della dea della caccia, c'erano dei piccoli tavolini con sopra mazzi di fiori colorati e offerte votive che variavano a seconda di chi era venuto a chiedere qualcosa alla dea Artemide.
Mi incamminai lentamente verso la statua votiva, facendo rimbombare i miei passi nella stanza semi vuota. La statua era alta e austera e mi guardava dall'alto con i suoi occhi glaciali in una maniera leggermente inquietante. Rabbrividii. Non mi piaceva per nulla quell'Artemide formato gigante in argento sfavillate.
Appena fui sotto di essa, agitata, mi strofinai le mani sui jeans e appoggiai una fetta di una torta ai pinoli fatta in quattro e quattr'otto da uno dei miei fratelli, che si era vantato di essere un grande pasticcere, evidentemente a ragione, tra le altre offerte -Senti, Artemide. So che tu mi hai aiutato fin troppo, ma mi servirebbe un'ultimo favore. Non metterti ad urlare, non infilzarmi con una freccia e non mandarmi contro dei cervi imbufaliti perché, beh, devo chiederti una cosa a cui sei molto legata e...- prima che potessi finire il discorso tremolante che mi ero preparata, una luce azzurra mi accecò ed apparve Artemide in tutto il suo argenteo splendore. Sembrava arrabbiata. Infatti... -Per l'amor degli dei! Una lumaca è più celere di te!- poi si addolcì -Cosa volevi chiedermi?
Abbassai lo sguardo sulla punta delle mie ormai inseparabili scarpe giallo fosforescente -Potresti prestarci il Carro della Luna?
La donna sorrise, per nulla arrabbiata -E a cosa vi servirebbe il mio carro?
A questo punto i miei occhi erano spiattellati sul pavimento, troppo imbarazzata per guardare in viso la dea dopo quello che le stavo per dire -Perché vorremmo rubare il Carro del Sole per arrivare in Italia, ma non possiamo far tramontare il sole per poi farlo sorgere due minuti dopo; quindi vorremmo usare il tuo Carro per creare una specie di eclissi di luna per non insospettire i mortali.
Ad occhi serrati attesi una sfuriata da parte della dea o la mia imminente morte come spiedino di semidea; invece sentii Artemide ridere di gusto -Volete rubare il Carro del Sole! Ah! Fantastico! Non mi voglio perdere la faccia di mio fratello quando si vedrà fregare da sotto il naso il suo bel Carro!!! Va bene, ti aiuterò, ma non appena toccherete il suolo italico sia il Carro del Sole che quello della Luna torneranno ai legittimi possessori. Non voglio che il mio Apollo abbia uno sclero nervoso e bruci tutta la East Coast!
Feci una risatina nervosa, sollevata di non essere stata abbrustolita e grata alla dea per aver capito le mie buone intenzioni ed aver accettato di prestarmi il Carro della Luna -Grazie, grazie mille! Non so come ripagarti.
Artemide si chinò elegantemente a raccogliere la fetta di torta ai pinoli -Mi hai già ripagato in parte offrendomi questa bellissima fetta di torta e poi il tuo debito sarà saldato quando sconfiggerai Eris e salverai Francesco. Ristabilirai l'ordine sull'Olimpo e io non sarò più costretta a salirci ogni volta che c'è una scaramuccia tra gli altri dei; cioè almeno una volta al giorno- addentò la fetta di torta e chiuse gli occhi, estasiata -Mmmmmmm! Proprio buona questa torta! Come sapevi che adoro i pinoli?
Alzai le spalle -Sei la dea della caccia, passi tutto il tempo nei boschi...Mi è sembrata la torta più adatta.
Una luce brillò negli occhi di Artemide -Ottima deduzione- stava per dire ancora qualcosa, ma richiuse la bocca e, come se avesse ricevuto una scarica di energia negativa, si incupì -Scusa, devo andare. Tuo padre ha fatto esplodere un bulbo di fuoco in faccia ad Ares e lui non ne è molto contento; anzi, sta inseguendo Apollo con un'ascia insanguinata. Ti auguro ogni fortuna per la tua impresa. Non posso dirti che tutti gli dei siano con te, ma, con la tua intelligenza e la tua astuzia, riuscirai in tutto; basta che tu lo voglia- mi accarezzò la guancia ed iniziò a sparire lentamente, diventando trasparente -Buon viaggio. Troverai il Carro della Luna in cielo quando avrai preso anche quello del Sole. Raggiungilo e prendilo pure- detto questo la sua figura quasi evanescente sparì del tutto, sempre lasciandosi dietro piccole scintille argentee.
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La figlia della Musa
FanfictionE se tutto quello che credevi di essere fosse solo una bugia? Marta si è da sempre sentita una delle ragazze più normali e insulse del Mondo, ma, dopo che un mostro mitologico attacca la sua famiglia mentre è in visita alla cugina a New York e uno s...