Capitolo 8

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Claudio's pov
Mi avvicinai al suo viso, presi una ciocca di capelli davanti al viso e la spostai dietro al suo orecchio. Ci stavamo guardando negli occhi. Mi morsi il labbro. Sapevo che non avrebbe resistito molto. Pensai non fosse pronta a lasciarsi andare, dopo quello che le aveva fatto il suo ex.
Le diedi una mano ad alzarsi, rimase come delusa.
Capii che si aspettava un bacio. Una volta in piedi le sistemai i capelli dietro alle orecchie e le chiesi se se la sentiva. Mi fece segno di si con la testa e le nostre labbra si unirono. Non durò molto ma fu un bacio vero, delicato. Il cuore accellerò i battiti e rimasi quasi senza fiato. Non mi era mai successo.

Elena's pov
Mi aspettavo un bacio quando eravamo caduti ed ero pronta a respingerlo, ma poi mi alzò. Non se ne approfittò della situazione. Mi stava iniziando a rispettare e a conoscere. Mi sussurró all'orecchio se me la sentivo. Quel bacio non mi fece respirare. Inizialmente posi resistenza, ero rigida, ma dopo mi rillasai. Mi lasciai andare, guidata dalle sue mani che con il pollice mi disegnavano piccoli cerchi sul collo. Dalla sensazione di fragilità che mi aveva messo con i suoi occhi, era passato a farmi sentire sicura e protetta tra le sue braccia. Mi staccai da lui un po' imbarazzata. Arrossii, mi accarezzò il viso e si morse il labbro. Andò poi a mordere il mio labbro inferiore. Lo fece con delicatezza, mi sussultò il cuore. Non me lo sarei mai aspettata.

Ci avviammo verso la macchina. Quando mi prese la mano io bruscamente la tolsi e lui sorrise malizioso. Non capivo più cosa provavo. Volevo la sua presenza ma non volevo innamorarmi cosi presto di lui.
Mi accompagnò a casa. Presi la moto e andai in università. Non riuscivo a pensare ad altro. Finché la lezione iniziò.

Claudio's pov
Tornai in albergo. Avevamo allenamento. Entrai in camera. Quel bacio mi aveva stordito.
Le nostre labbra coincidevano perfettamente. Non smisi di pensarci durante tutto l'allenamento e la serata.

Elena's pov
Tornai a casa dopo l'università particolarmente felice. Pensai fosse stato quel bacio, che aveva confuso i miei pensieri.
Salutai tutti con un bacio e andai in camera. Mi sdraiai sul letto. Entrò Sofia, voleva sapere tutto di ciò che era successo con Claudio. Le dissi che eravamo solo amici.
Non sapevo ancora cosa provavo per lui, mi faceva stare bene. In quel momento mi vibrò il cellulare. Era Gabriele che mi chiedeva se poteva vedermi per chiarire. Non gli risposi. Cancellai la chat e misi la musica nelle orecchie.

Pensavo a Claudio. Era un calciatore della Juventus. I miei fratelli amavano la Juventus, ma a me non era mai importato nulla del calcio. Andai da Leonardo, in camera sua aveva dei poster della Juventus. Gli chiesi chi erano i calciatori più famosi della Juventus di quel periodo è lui me ne elencò molti e tra questi c'era anche Claudio.
Uscii di camera sua e iniziai a pensare che essendo famoso sarebbe stato richiesto dai fan, avrebbe firmato un sacco di autografi, avrebbe avuto i giornalisti sempre dietro,
sarebbe andato a giocare lontano e per molti giorni.
Non potevo innamorarmi di una persona famosa.
Mi sarebbe mancato troppo. Sarei finita sui giornali per ogni cosa, non avrei più potuto passare del tempo sola con lui.
Dovevo fermare i miei sentimenti, subito. Prima che fosse tardi, perché ai suoi occhi non avrei resistito ancora per molto.

Quella notte non riuscii a dormire. Pensavo ancora a quel bacio che sarebbe stato anche l'ultimo.
Adoravo le sue labbra, erano cosi morbide. Quando se le mordeva mi faceva impazzire.

Mi vibrò il cellulare. Chi mai poteva essere alle 2.40 del mattino? Claudio.
"Non dormi vero?♡"
"Mi stai per caso spiando?"
"Sei nei miei pensieri♡ sempre"
Cosi rendeva le cose più difficili. Come potevo dimenticarlo se mi scriveva queste cose?
"Tu no" risposi.
"So che menti" infatti mentivo.
"Ora devo dormire... Non distrarmi più"
"Notte piccola♡"
Sorrisi e rimasi a guardare quella frase per qualche secondo.
"So che stai sorridendo"
Bloccai il cellulare e mi girai nel letto per cercare di addormentarmi.
Come facevo a dimenticarlo? Mi faceva sentire piccola, fragile quando mi guardava eppure nelle sue braccia mi sentivo sicura, mi capiva.

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