Capitolo 38

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Entrammo in casa sua. Mi spinse contro la porta. Sorrise malizioso e mi bacio la fronte.
"Ciao" mi disse sorridendo
"Hei! Da quanto cla" risi. Mi accarezzo la guancia.
"É da un po' che non mi baci" mi sussurrò sulle labbra.
"Aspetterai ancora" gli dissi provocandolo.
Ci guardammo ancora un po' negli occhi. Temevo e amavo i suoi occhi nello stesso tempo. Ed era stata dura stargli lontano.
"Come stai principessa?" Mi chiese baciandomi la fronte.
"É ok" alzai le spalle.
"Sicura?"
"Cla non ne voglio parlare ora." Abbassai lo sguardo.
Mi diede un bacio sulla guancia e si stacco da me.

Ci eravamo messi sul divano lui era sdraiato sulle mie gambe. Gli stavo massaggiando i capelli mentre mi parlava degli stadi in cui era stato e della nazionale. Continuavo ad ascoltare le sue parole che suonavano cosi perfette e le sue labbra si muovevano così velocemente e quando sorrideva il mio mondo crollava.
"Ci sei Elena?" Mi chiese ridendo.
"Oh si scusa" risi.
"A cosa pensavi?"
"A quanto mi sei mancato" risposi: 'Alle tue labbra' sarebbe stato troppo diretto e imbarazzante.
"Ci credo stai con un ragazzo di una bellezza insuperabile"
"Se va Be ora non tirartela Marchisio" gli sorrisi.
"Ammetti che sono la persona più bella che tu abbia mai conosciuto" e iniziò a farmi vedere i suoi muscoli.
"Non sei la più bella" gli feci la linguaccia.
"Ah già" si alzò dalle mie gambe io lo guardai un po' perplessa. Aveva un sorriso strano.
"La persona più bella sei tu" mi strinse un fianco, si alzò e andò in cucina. Io rimasi stupita e immobile sul divano. Si sbagliava, ma era cosi dolce, mi faceva sentire apprezzata per come ero e io non ero bella. Lui mi faceva mancare il fiato. Mi faceva perdere la testa per ogni singola cosa.

Tornò in sala poco dopo.
"Cosa mangiamo?" Gli chiesi
"Se vuoi ti cucino qualcosa" mi disse sedendosi a fianco a me.
"Vorrei non vomitare sta sera. Magari quando mi va di vomitare ti chiamo" risi.
"Ma senti chi parla. Guarda che ho la foto della cucina quando hai cucinato con Giulia. Vuoi che ti iscriva a masterchef?"
"Se vuoi. Tanto sono brava" Risposi acida.
"Permalosa"
"Non sono permalosa io."
Rise e mi abbracciò mentre stava ridendo e contagiò anche me.
"Cosa vuoi mangiare?"
"Cibo"
"Ah Be cosi mi aiuti, abbiamo già tolto dalla lista un sacco di cose tipo che non vuoi mangiare persone. Almeno per sta sera sono sicuro di non essere mangiato dalla mia ragazza."
Risi. "Sei un cretino cla"
"No sono solo pazzo di te" mi baciò a stampo, di sfuggita, ma io volevo che quel contatto durasse per sempre.
"E io sono pazza della pizza"
"Allora la ordiniamo"

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