Capitolo 39

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Cla giocherellava con i miei capelli, mentre io ero sdraiata sulla sua spalla.
"Ora dormiamo" mi sussurrò spegnendo la tele.
"Mmh. Prima voglio il bacio della buona notte."
"Non lo farei mai mancare alla mia principessa"
Mi sdraiai nel letto e lui salì sopra di me, mi bacio lentamente, prima le labbra poi il collo.
"Buonanotte leoncino" mi disse staccandosi dal mio collo mordendolo e allontanandosi dal mio corpo.
"Notte" gli risposi avvicinandomi a lui che mi mise un braccio sulla schiena e io appoggiai la mia testa vicino al suo petto.

Ci svegliò da quel dolce sonno il suono del cellulare di Claudio. Lui si alzo mentre io rimasi nel letto a dormire ancora. Non capii chi fosse l'interlocutore e cosa stesse dicendo Claudio perché uscì dalla stanza per non far rumore.
Mi svegliai un paio di ore dopo, appena aprii gli occhi mi ritrovai Claudio ai piedi del letto intento nel fissarmi.
"Leoncino, finalmente!" Si avvicinò per baciarmi, ma mi girai e mi colpì la guancia. Si stacco da me velocemente un po' deluso.
"Dormito bene?" Mi chiese prendendomi una mano e iniziandomela a baciare leggermente.
"Mhm, forse" risposi acida e assonnata.
"La tua acidità mattutina é qualcosa di particolarmente eccitante, sai?" Fece per tirarmi a sé ma mi alzai dal letto.
"Piantala... Posso fare la doccia?"
"Solo se la fai con me" mi stava fissando in modo malizioso.
Presi le mie cose e mi chiusi in bagno. Non c'era la chiave.
"La chiave l'ho tolta prima tesoro. Sto arrivando"
Non che non volessi fare la doccia con lui. Ma mi sentivo a disagio, anche se era il mio fidanzato da un po' ormai.
Mi rassegnai.
Entrai in doccia e accesi il getto dell'acqua. Pochi minuti dopo sentii la porta aprirsi. Mi girai di scatto, anche se mi aveva già visto nuda. Si spogliò e con tutta calma entrò in doccia con me.
Io ero ancora girata verso le piastrelle, mi prese da un fianco e mi girò verso di sé. Guardo il mio corpo sorridendo mentre io ero imbarazzata e diventai rossa. Mi avvicinò a lui e mi baciò, prima delicatamente facendomi mancare il respiro dalla dolcezza poi approfondì il bacio facendomi mancare la forza nelle gambe. Era un misto di carezze, sospiri e gemiti sotto al getto d'acqua che imperterrito bagnava i nostri corpi uniti ormai non solo più dai baci passionali.
Le piastrelle fredde dei muri si opponevano alla mia schiena calda; riscaldata dall'acqua e dal suo effetto sul mio corpo.
Il suo collo ricco di goccioline d'acqua era morbido e più caldo del solito. Le sue labbra erano bagnate e delicate sulle mie. I suoi occhi rimanevano stupendi.
Ed ebbi un ulteriore certezza di amarlo più di qualsiasi altra cosa quando mi sussurrò tra un sospiro e l'altro che avrebbe fatto di tutto per me.

Prese il suo accappatoio se lo infilo e poi mi abbracciò e avvolse il suo accappatoio anche attorno a me. Appoggiai la testa sul suo petto. Restammo in quella posizione per un tempo infinito. Profumava di buono, di cla. Io e lui ora avevamo lo stesso profumo. Eravamo una cosa sola.

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