Capitolo 16

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Claudio's pov
Si era chiusa in doccia. Sentivo l'acqua scorrere. Avrei voluto entrare. Cantava a squarciagola un motivetto particolarmente divertente. Risi. Uscì dalla doccia in accappatoio tutta bagnata con un asciugamano in testa 20 minuti dopo. La strinsi a me le sussurrai che l'amavo. Lei mi strinse forte e mi diede un bacio sulla guancia.
Entrai in doccia io.

Elena's pov
Mi aveva detto ancora una volta che mi amava. Non avendo parole lo baciai sulla guancia.
Mi misi la biancheria intima e dato che mancava ancora un ora decisi di pettinarmi e turccarmi prima di mettere il vestito bianco dato che l'avrei macchiato sicuramente. Presi una felpa larga di Claudio cosi che mi coprisse anche il sedere. Uscii dal bagno con solo l'asciugamano sulla vita. Io ero davanti allo specchio che mi stavo pettinando e rimasi a bocca aperta. Non l'avevo mai visto a petto nudo. Avevo solo immaginato. Si sdraiò sul letto.
"Tesoro chiudi la bocca che ti entrano le mosche"
Arrossii vistosamente. Gli tirai un cuscino in faccia.
"Ti sta bene la mia felpa, sai?!"
Continuai a pettinarmi. Presi il phon e mi asciugai i capelli mente Claudio mi guardava sdraiato mezzo nudo sul letto. Mi alzai per andare in bagno.
Non riuscivo a concentrarmi.
Si alzò anche lui, mi prese i polsi e mi buttò sul letto e si sdraiò sopra di me. Mi baciò. Le nostre lingue giocavamo nelle nostre bocche. Mi passò le mani sotto la felpa, sulla pancia nuda e mi ritrovai senza felpa dopo qualche secondo.
"Cla..." non si staccava da me. I nostri corpi coincidevano.
"Dobbiamo vestirci." Sorrisi. Si alzò da sopra me. Mi rimisi velocemente la felpa e andai a truccarmi davanti allo specchio.
Claudio si rimise nella sua posizione di prima sul letto a fissarmi.
"Adesso caro ti devi girare perché devo cambiarmi."
"Ma ti ho vista prima mezza nuda" mi disse con uno sguardo maligno e pervertito in faccia.
"Non era una domanda la mia. Girati"
"Non voglio perdermi lo spettacolo"
"Okay" risposi sorridendo. Andai in bagno e chiusi la porta a chiave. Mi sentivo furba. Misi le collant color pelle, mi misi il vestito, ma aveva la cerniera. Provai da sola ma non riuscii a chiederla. Fui costretta aduscire e chiedere a Claudio.
"Non riesci a stare senza di me. Vedi!"
"Piantala e tira su la cerniera"
Invece che aiutarmi continuava a darmi dolci baci sul collo.
"Cla ti prego..."
"Continiamo dopo" sorrise maliziosamente.

Avevo comprato un vestito stretto sul seno e largo sui fianchi che arrivava circa a meta coscia. Senza spalline. Lui aveva preso un abito semplice bianco con i bordi neri, la camicia bianca e la cravatta nera. Era bellissimo. Misi un fiocco bianco nei capelli per tirarli dietro alle orecchie cosi che non mi dessero fastidio. Anna bussó nella nostra camera.
"Ma come siete belli. Un quarto d'ora e venite giù."
Uscì.
"Chiudi gli occhi" mi disse Claudio. Li chiusi. Sentivo il suo respiro caldo sul mio collo, mi tolse i capelli dal collo.
Sentii una catenina attorno al mio collo. Aprii gli occhi di istinto. Guardai nello specchio. Mi girai e baciai Claudio. Lo abbracciai forte e gli sussurrai un grazie proveniente dal cuore. Misi i tacchi. Presi la borsa e il copri spalle. Uscii dalla porta seguita da Claudio. Scendemmo le scale lui davanti e io dietro lui. Tutti lo salutarono con un applauso forte e delle grida. Claudio mi prese la mano e mi accompagnó al nostro posto. In un tavolo con i suoi genitori e un amico di cla che salutó con un abbraccio, sua moglie e due bambine piccole.
"Piacere Elena" mi presentai.
"io sono Erica" mi rispose la moglie dell'amico di cla.
"Io Francesco" mi strinse la mano.
"Io sono Letizia e lei é Silvia" mi rispose la bimba più grande.
Mi sedetti vicino a cla e vicino a Letizia.
Durante la cena cla mi raccontò che Francesco era il suo migliore amico dell'infanzia. Avevano fatto di tutto insieme, lui era entusiasta di quell'amicizia.
Verso le 10 le bimbe dovettero andare a letto e dato che Erica e Francesco avrebbero dormito a casa Marchisio accompagnai Erica nelle camere di sopra per far addormentare le bimbe.
Le bambine si addormentarono presto tornammo al tavolo.

Uscimmo nel giardino sul retro che dava sul lago dove c'era una pista da ballo e della musica.
Io ero in un angolo ad ammirare Anna e Stefano che ballavano mentre Claudio salutava tutti gli invitati.
Si avvicinò a me con un sorriso.
Mi mise una mano sugli occhi. Mi guidò da qualche parte riferendomi che mi stava portando nel suo posto segreto.

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