Capitolo 10

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Mi affacciai alla finestra lo vidi. Iniziò a battermi forte il cuore. Presi un respiro.
"É aperto" gli risposi.
Sentii la porta aprirsi. Fermai il film, appoggiai la pasta sul tavolino e andai verso la porta.
"Bel pigiama"
"Non aspettavo ospiti. Sono a casa da sola e stavo più comoda." Intanto che pronunciavo quelle parole mi stava squadrando da testa a piedi con il suo sorriso solito che mi metteva in soggezione.
"Vieni stavo guardando Titanic. É appena iniziato"
"Ci avrei scommesso" rise.
Gli stavo facendo strada verso il salotto quando da dietro mi prese i fianchi tenendomi ferma.
Mi girai infastidita e lo trovai a un centimetro dalle mie labbra. Fece combaciare i nostri corpi. Iniziarono a salirmi i brividi sulla schiena.
Si era abbassato e io mi ero alzata sulle mezze punte. Pur facendo cosi arrivavo a stento al suo naso.
Mi diede un bacio sul naso poi uno sulla guancia, scese sul collo me ne diede un altro. Le sue labbra umide mi pietrificarono, non riuscivo più a muovermi. Mi passò la mano nei capelli sciolti guardandomi con quegli occhi di un blu talmente intenso che mi si fermava il cuore ogni volta.
Rientrai in me e finalmente riuscii a muovermi. Abbassai il mento, mi sfilai dal suo abbraccio e lo spinsi via. I brividi se ne andarono. Me ne ero liberata per ora. Lui non capiva. Pensava di avermi in pugno ormai. Sorrise, aveva capito che non riuscivo a stargli lontano.
Ci sedemmo a guardare il film, in realtà non lo guardammo; era un misto di sguardi e silenzi, carezze sulle mani e sussurrii alle orecchie. Ad un certo punto mi sdraiai con la testa sui suoi pettorali, lui sorrise. Potevo sentire il suo cuore battere velocemente. Sorrisi e arrossii leggermente. Iniziò a farmi dei massaggi con i polpastrelli sul viso e sul collo.
Finito il film mi alzai a spegnere la tv. Mi riaccucciai su di lui come se quello fosse da sempre stato il mio posto.
"Di Caprio ti addolcisce?"mi provocò.
"Ah ah ah.. davvero simpatico" mi sedetti dritta sul divano.
"Mi piace"
"Chi? Di Caprio? Anche a me"
"Questo momento scema" rispose ridendo, mi salirono i brividi su tutta la schiena per ciò che aveva detto.
"Domani c'é l'allenamento aperto al pubblico. Vuoi venire?"
"... mh okay" risposi.
"Conoscerai i miei migliori amici! Vedrai sarà bello"
Annuii. Lo guardai. Aveva la barba perfetta, amavo la barba corta, aggiungeva un tocco provicante ai ragazzi. E lui era molto provocante. Lo fissavo da un po'.
Stava tramando qualcosa, lo leggevo nei suoi occhi.
"Hai presente oggi il tuo calcio sotto al tavolo?" Si lecco il labbro inferiore.
"Si" risi.
Si girò e mi si mise sopra costringendomi a sdraiarmi sotto di lui. Il mio cuore iniziò a battere forte. Pensavo sarebbe scoppiato da un momento all'altro.
"Sei pronta alla vendetta?"
L'aveva detto con un sorriso perfido sulla faccia, si sedette sul mio bacino e iniziò a farmi il solletico. Io scoppiai a ridere ancora prima che lui mi toccasse. Non sopportavo il solletico. Non riuscivo a resistere 10 secondi senza iniziare a piangere dal ridere. Infatti fu quello che successe. Iniziai a piangere e a ridere insieme e lui si fermò un momento. Aveva l'aria perplessa dal mio comportamento. Poi riprese a farmi il solletico. Non ce la facevo più stavo urlando ridendo e piangendo. Lui era particolarmente divertito da ciò.
"Fermo... Fermo... cosa vuoi?" Ero disposta a tutto.
"Mh.. che non mi resistessi ogni volta che cerco di baciarti."
"Facciamo solo per oggi. Lo so che ti piace quando ti resisto" l'avevo capito perché ogni volta che me ne andavo o lo spingeva sorrideva.
"Facciamo per domani"
"Mmh. Ok. Però basta solletico." Supplicai.
Mi tenne ferme le mani e si avvicinò a me con le sue labbra. Io mi leccai il labbro e morsi il suo. Sapevo non si sarebbe mai aspetto un gesto cosi da me. In realtà non me l'aspettavo nemmeno io. Si avvicinò per baciarmi. La tentazione era quella di lasciarlo fare.
Ma potevo resistergli ancora fino allo scoccare della mezzanotte.
Mi liberai dalla sua presa e rotolai giù dal divano. Finí con il baciare il cuscino del divano. Scoppiai a ridere e lui come per sfidarmi si bagnò e si morse il labbro. Lo cacciai di casa prima che venisse la mezzanotte avevo paura di come avrebbe usato la mia parola contro di me. Sapeva essere particolarmente vendicativo.

Se ne andò. Poco dopo mi arrivò un messaggio.
"Ti passo a prendere alle 8.00♡ mia principessa"
"Ti aspetterò alle 8.00 sotto casa"
"Mi manca gia il calore del tuo corpo♡"
"Io ho il calorifero che ti rimpiazza"
"Riesci a rovinare sempre tutto"
"Notte cla"

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