Capitolo 25

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Sei mesi dopo circa, 9 luglio.

Prendo una fetta di tiramisù dal vassoio e la metto in un piattino per poi dirigermi verso una panchina sotto un albero di mele, non lontana dal gazebo, e sedermi, stando attena a non sgualcire il mio vestitino a fascia color panna con le balze. Oggi è il ventiquattresimo compleanno di Federico ed io e i suoi genitori gli abbiamo organizzato questa festa a sorpresa in una bellissima villa fuori città che di solito viene affittata per le feste, come questa ad esempio. E devo ammettere che la sorpresa sembra riuscita bene: Fede è rimasto totalmente a bocca aperta quando gli ho tolto la benda dagli occhi e si è trovato davanti una trentina di persone che gli hanno gridato in coro: "Sorpresaaaa!".

L'idea di organizzargli questa festa ce l'avevo in mente già da tempo. Mi è venuta quando è stato dimesso dal San Bartolomeo a fine Gennaio. Ho cercato di invitare tutte le persone a lui care, tra parenti ed amici, mentre i suoi genitori si davano da fare per affittare il posto. Fede credeva che lo avrei portato fuori a cena e che avremmo trascorso il pomeriggio insieme da qualche parte, magari a fare una passeggiata dato che è estate, e invece.. Sono felice che sia riuscito tutto come avevo programmato.

"Ehi, che ci fai qui tutta sola?" lo sento dire, mentre si siede vicino a me, sorridendomi. Si è totalmente ripreso dall'intervento ed è tornato quasi com'era prima dell'incidente. I dottori hanno fatto un grandissimo lavoro e gli hanno prestato il massimo delle cure ed attenzioni, anche durante la riabilitazione. Sembra rinato. "Aspettavo te." gli sussurro, posandogli un lieve bacio sulla guancia. Mi gusto la fetta di dolce, mentre lui mi mette un braccio sulle spalle, facendomi sentire il suo calore. "Grazie ancora per la bellissima sorpresa. Sono davvero felicissimo. Ti amo." mi sussurra ad un orecchio. Sorrido. Poso il piattino sulla panchina e lo abbraccio forte, inspirando il suo profumo buonissimo. 

L'incidente ormai sembra un brutto ricordo, un incubo orribile. Ma ora è tutto finito. Il tempo ha fatto il suo corso e noi siamo ancora qui, insieme, più forti di prima. Mi guardo intorno: la location è davvero meravigliosa. La villa vista da fuori è grandissima, è degli anni 80 ed ha un giardino altrettanto enorme, ricco di alberi da frutto, siepi ben curate ed aiuole di rose rosse e bianche. Di fronte alla villa c'è anche una fontana abbastanza grande e circolare, dentro cui ci sono delle piccole ninfee che galleggiano sull'acqua. Sotto i gazebo di ferro battuto addobbati da tele bianchissime, sono stati preparati i tavoli da buffet dove si possono gustare stuzzichini di ogni genere: panini, salatini, sfogliatine, pizzette, patatine, piccole tortine e biscottini. Non mancano le bevande: Coca Cola ed Aranciata per i più giovani, birra e vino per i più grandi. La torta per il festeggiato l'abbiamo comprata io ed Agnese insieme: una meringata davvero invitante. Sopra ci ho messo le candele col numero dell'età del mio ragazzo. Non vedo l'ora che le spenga soffiandoci sopra. 

Mentre poso la testa sulla spalla del mio ragazzo osservo i vari invitati. I miei genitori parlano con gli zii del mio ragazzo, Marco e Mariella, mentre si riempiono dei bicchieri di plastica per dissetarsi. Mia madre si è vestita molto elegantemente e, dopo avermi chiesto diversi consigli, ha deciso di indossare anche lei un vestito molto morbido, di color giallo ocra con dei sandali decorati di perline. Per completare il look si è raccolta i capelli corvini in una coda molto morbida. Sta davvero bene e sembra ringiovanita. Mio padre, invece, si è accontentato di una camicia bianca e di un paio di jeans slavati. Sono stati davvero molto in pena per me, fino a quando Fede non si è svegliato. Ora li vedo molto più sereni e rilassati. Tuttavia so di averli un po' delusi per il fatto delle pillole, ma loro mi sono stati accanto comunque ed ormai è acqua passata. 

Mia sorella, invece, è venuta alla festa con Gabriel. Si sono fidanzati verso l'inizio della primavera e per ora le cose sembrano andare molto bene. Lui non si è ancora comportato da stronzo, il che gli conviene, se non vuole fare una brutta fine. Chiara ha passato un periodo molto difficile, per via della maturità che ha finito da una settimana circa. Rischiava di non essere nemmeno ammessa per via del poco impegno che aveva dimostrato verso la fine dell'anno scolastico, tuttavia alla fine, grazie anche al sostegno mio e dei nostri genitori, ce l'ha fatta e si è diplomata. Ora come ora non sa che strada intraprendere per il suo futuro. La vedo che porge una pizzetta al suo ragazzo, per poi sistemarsi la gonna nera di pizzo a vita alta ed evitare che le esca una chiappa. Come sempre ama vestirsi in maniera un po' provocante. 

Never let me aloneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora