Never let me alone

Capitolo 1

Due mesi prima, 7 Ottobre.

Mentre varco il portone del cinema mi giro in direzione di Federico, il mio fidanzato. Siamo appena stati a vedere un film romantico, parlava di due innamorati che devono separarsi per questioni di lavoro, ma che, nonostante la distanza, riescono comunque a rimanere in contatto e alla fine a ricongiungersi. Fede non ama questo genere di film, ma ha ceduto alle mie continue richieste ed alla fine mi ha accompagnata a vederlo.

Fa già abbastanza freddo per essere inizio ottobre, quindi mi stringo nel mio cappottino nero. Sono le nove e un quarto circa di sera, dobbiamo ancora andare a cenare, dato che il film ha iniziato alle sette e quarantacinque. "Ho una fame da lupo!" dice Fede. Concordo con lui e decidiamo di andare a mangiare qualcosa in quel ristorantino vicino al ponticello che congiunge Piazza dei Civili con la stradina che costeggia il cinema ed altri edifici, quali case, piccoli bar e la farmacia.

Raggiungiamo il ristorante che si trova proprio in Piazza dei Civili e decidiamo di sederci fuori, tanto c'è una specie di porticato di legno che ci ripara dal freddo. Siamo molto vicini al canale, abbiamo il ponticello alle nostre spalle, mentre la piazza si dirama davanti a noi. C'è sempre quella puzza d'acqua marcia in queste zone, ma la vista è mozzafiato. Di sera si vedono tutte le luci delle barche e delle case ed il riflesso della luna sull'acqua. Molto romantico.

Il cameriere ci porta i listini e ci da del tempo per scegliere cosa vogliamo ordinare. Fede sfoglia le pagine del menù, le sue dita lunghe e affusolate scorrono le poche pagine. Mi sono innamorata di lui fin dal primo istante che l'ho visto. E' un ragazzo bellissimo, non è altissimo, ma ha un corpo mozzafiato, dei muscoli scolpiti ed un viso da sogno. I suoi occhi verdi hanno sempre uno strano, ma affascinante luccichio e i suoi capelli castano chiaro sono sempre ben ordinati. Non si è rasato molto dai lati, ma la cresta è sempre impeccabile, laccata e ben sistemata. Per non parlare del suo sorriso, oh sì, quello mi fa andare in paradiso ogni volta che lo guardo. I suoi denti sono bianchi e perfetti, come ogni parte del suo corpo del resto. Ma le cose che più amo di lui, sono la sua infinita bontà e dolcezza, nonché la sua maturità, intelligenza ed il suo modo di pensare, tutte qualità che gli hanno trasmesso i suoi genitori. La famiglia di Federico è umile, ma i suoi genitori sono dotati di valori nobili e molto importanti e hanno sempre fatto molto per il figlio. 

Si accorge che mi sono incantata a fissarlo e mi dice: "Ho qualcosa sul viso che mi fissi così intensamente?" Sorride e questo gesto basta ed avanza per farmi sentire le farfalle nello stomaco. "N-no, non hai nulla.." balbetto, colta alla sprovvista. "Non hai ancora aperto il menù per scegliere cosa mangiare.. Hai già in mente qualcosa?" chiede, cambiando discorso. Apro il libretto e dopo qualche istante opto per una pasta all'arrabbiata ed una bistecca ai ferri.

Quando arriva il cameriere, Fede ordina degli spaghetti allo scoglio ed una piana di insalata, mentre io la pasta e la bistecca. Appena il tizio se ne torna dentro, il mio ragazzo allunga una mano sulla mia e me la accarezza. Ci guardiamo intensamente negli occhi, poi lui comincia a parlare. "Sono davvero contento di stare con te. So che siamo giovani, stiamo ancora studiando, ma convivendo con te qui ho capito che sei tu la donna con cui voglio passare la mia vita. Sei tu quella che voglio nel mio futuro. Quella che voglio.. sposare." Il cuore mi batte forte, queste sue parole mi penetrano nel profondo del cuore. Non è la prima volta che andiamo nel discorso, del resto sono già sei anni che stiamo insieme, non siamo più dei ragazzini e tra meno di un anno lui terminerà l'università, prendendosi la laurea che tanto si merita. Dobbiamo pensare al nostro futuro, a trovare un buon lavoro per costruire una famiglia. "Anche io voglio passare la mia vita con te e sposarti, dobbiamo fare così tante cose insieme. Spero di laurearmi il prima possibile anche se so che devo aspettare come minimo un anno e mezzo per la specializzazione. Siamo giovani, abbiamo davvero una vita da passare insieme davanti. Giusto?" rispondo.