Capitolo 38

4.6K 214 4
                                    

Quando arrivai a casa trovai mia mamma,strano di solito lavora pensai

N:"ei mamma"dissi entrando e dandole un bacio sulla guancia

Mamma:"ciao amore com'e andata?"

N:"bene ma come mai non sei al lavoro ?"

M:"ho la febbre e il capo mi ha detto che potevo stare a casa a riposarmi"disse bevendendosi il caffè

N:"okay io vado di sopra"

Dissi salendo le scale di corsa

Mamma:"ma ti ho preparato il pranzo"

N:"non ho fame"risposi urlando e poi entrai in camera mia

"Bene bene "dissi incrociando le dite guardando l'armadio stra colmo di vestiti

"Cosa mi metto?"

"Questo no ,questo no..."dissi prendendo e buttando i vestiti sul letto

"Non ho niente da mettermi"sbuffai

Guardai fuori e il tempo non era bellissimo quindi dovevo mettermi qualcosa di pesante ,quindi le cose "carine"non potevo mettermele perche erano tutte smanicate,optai per una felpa della vans e dei pantaloni classici e le mie converse.

"Toc toc"

"Avanti"dissi io infilandomi la felpa

Mamma:"ti volevo chiedere...se"si fermó dopo aver notato il casino che avevo fatto con i vestiti...

Sbarrò gli occhi e urlando mi disse

Mamma:"cos'è sto casino,ora tu metti tutto apposto"

N:"ma mamma io devo uscire"

Mamma:"non mi interessa prima metti a posto e poi puoi uscire"disse lei sbattendo la porta.

Uffa cosi arriveró in ritardo presi tutti i vestiti e li lanciai dentro l'armadio senza piegarli.

Mi ripassai il trucco presi la borsa mi guardai l'ultima volta allo specchio e scesi di sotto

Mamma:"hai messo a posto?"

Io:"si ora vado"

Mamma:"aspetta ma dove.."

Disse lei ma non ascoltai perche ero già uscita di casa.

Casa sua non era molto lontana quindi andai a piedi,anche con la felpa e il giubbotto stavo congelando anche perche al posto di un giubotto avevo una merdina,quel coso non era neanche un giubbotto non so che cosa fosse.

Arrivi li che stavo congelando ad ogni mio respiro usciva tutto "il fumo"

Stavo tremando sembravo un pinguino.

Suonai e ad aprirmi ci fu il ragazzo più bello del mondo Jonathan

J:"piccola"disse lui fiondandosi poco dopo sulle mie labbra,le sue labbra sono la mia droga ,lui é la droga per la quale mi faccio

J:"oh ma stai congelando vieni entra"disse lui staccandosi dalle nostre labbra e facendomi entrare in casa.

Io entrai e subito dopo mi sentii meglio faceva molto più caldo,perché c'era il camino accesso

N:"i tuoi non ci sono?"

J:"no"disse lui prendendomi il giubbotto e appendendolo

N:"oh"

N:"hai l'Xbox ti prego giochiamo?"gli chiesi con la faccia da angioletto

J:"se mi guardi con quegli occhi non posso dirti di NO"

Ho bisogno di te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora