Capitolo 65

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Entró bruscamente dalla porta una ragazza con dei lunghi capelli neri e dietro di lei c'era un altra ragazza che non riuscì a vedere bene.
Quando finalmente la ragazza dietro si sporse in po' riuscì a capire chi fosse.
Beth? Che ci faceva Beth qui?
E chi era quella vicino a lei?

S:"Tu sei?" le chiese Susan alzandosi dal divano per andare dalle due ragazze.
Jonathan sembrava agitato, stava sudando e si passava continuamente la mano libera fra i capelli.
La ragazza dai capelli neri squadró per bene tutta la stanza e poi il suo sguardo cadde su noi due.
Serró la mascella e subito dopo si calmó e fece un sorrisino.
Già la odiavo.

"Io sono Miley" disse la ragazza
Miley...
Che cazzo ci faceva lei qui?
Dio...ho bisogno di prendere una boccata d'aria.
Non riesco più a respirare.
S:"Si beh...io non ti ho invitata e nemmeno a te Beth" disse duramente lei.
M:"Stai scherzando vero? Ma chissene frega. É una festa no? Divertiamoci" Ridacchió lei per poi prendere la bottiglia di vodka dalle mani di Susan e sedersi sul divano.
E Beth la seguí a ruota.
Non ci stavo capendo più nulla, Beth conosceva Miley?
Una volta seduta, Miley continuò a fissare me e Jonathan e notai che alcune volte faceva l'occhiolino a lui.
IO LA PICCHIO.

M:"Allora..." si guardò un po' in giro e infine guardò Susan.
M:"Obbligo o verità?"
S:"Verità"
M:"Patetica" commentò ridendo.
E a quella affermazione Susan le tirò un occhiataccia.
M:"mhh...sei ancora vergine?"
Susan quasi si strozzó con la vodka che stava bevendo.
Miley rise.
S:"Io..." deglutí, era in difficoltà.
Io la sapevo benissimo la risposta.
M:"Avanti piccola, devi solo dire o si o no, anche se in fondo, la risposta la sanno tutti" rise per la milionesima volta.
M:"Ma tu che ne sai di lei? Come ti permetti?" si intromise Martina
S:"Tranquilla... No, non lo sono piú" disse guardando in basso per la vergogna.
Ma perché si doveva vergognare?

S:"Thomas, obbligo o verità?" chiese a Thomas, il migliore amico di Jonathan.
T:"Obbligo." disse deciso
S:"Dai un bacio a stampo a Martina"
T:"Solo a stampo?" ridemmo tutti per la sua sfacciataggine.
Susan annui e Thomas si alzò per dare a Martina un bacio a stampo.
Intanto Martina era diventata tutta rosa in viso.
Una volta dato il bacio Thomas si rivolse a Miley.
T:"Miley, obbligo o verità?"
M:"Verità"
T:"Ma tu...chi cazzo sei?" le chiese Thomas e ridemmo tutti.
M:"Quella che tra due minuti ti spaccherà il culo." le sorrise
E Thomas si zittì.
M:"Mh...vediamo... Jonathan!" urlò lei.
Jonathan si giró verso di lei e la guardò storta.

M:"Obbligo o verità?"
Ti prego scegli verità, scegli verità, scegli veri....
J:"Obbligo."
Ma che cazzo hai in testa?
M:"Baciami"
Diventai viola dalla rabbia, non poteva, non doveva farlo.
Non glie l'avrei mai permesso.
J:"No" rise lui.
M:"É un obbligo devi farlo, é solo un gioco. Non dispiacerà alla tua ragazza no?"
Mi sorrise lei.
Ohh certo che no, ti avrei spaccato la faccia se solo l'avessi fatto ma tranquilla, non mi dispiace affatto.
J:"Non lo farò Miley" disse stringendo i pugni.
Si stava arrabbiando, lo conosco.
M:"Devi farlo mi dispiace"

Non la sopporto! non la sopporto! NON LA SOPPORTO!
Ho già detto che non la sopporto?
Jonathan mi guardò come per dire "andrà tutto bene"
Non andrà bene un cazzo!
Jonathan si alzò e si sedette vicino a Miley.
Quando Jonathan arrivò da lei, quella bravissima ragazza (per non dirle altre cose) mi sorrise falsamente.
Le feci una smorfia e lei sorrise ancora di più.
Jonathan non mi degnò di uno sguardo, so che non voleva farlo, sapeva benissimo che se anche solo l'avesse sfiorata io mi sarei arrabbiata.
Ma ora é lì, vicino a quella e la sta per baciare e non sta pensando a me.
Non si é minimamente chiesto come io mi stia sentendo, come ci si sente ad avere il mondo crollato addosso.

"Entro oggi raga" disse un ragazzo dai capelli ricci.
Miley si avvicinò a Jonathan.
E lui le sussurró qualcosa all'orecchio.
Si guardarono per un secondo e Miley si fiondó sulle sue labbra.
Quelle labbra che sarebbero dovute essere solo mie.
Mie e di nessun altro.
Non avevo neanche la forza di girarmi per non guardare.
Mi ero bloccata completamente.

Susan lo notò e si sedette vicino a me e mi strinse la mano.
Il bacio non durò neanche tanto e quando Jonathan si staccò, Miley gli prese il viso per baciarlo di nuovo ma lui si scansò.
Si asciugò le labbra con il dorso della mano e tornò al suo posto con la testa bassa e senza guardarmi.
Era un fottutissimo stronzo.
Come ha potuto fare una cosa del genere? Davanti ai miei occhi poi!

Volevo sparire, volevo andarmene da li, volevo piangere, volevo morire.
Quando un ragazzo inizió a parlare la porta si aprì di nuovo.
S:"P-peter" balbettó lei non appena lo vide.
Ci mancava anche lui dio santo...
P:"Martina dove cazzo sei!"urlò lui.
M:"Sono qui calmati"si alzò e gli andò in contro.
P:"Ti ho chiamato un sacco di volte, mamma era preoccupata"
M:"Beh dille che va tutto bene, ora puoi andare" e detto questo ritornò al suo posto.
Peter notò che stavamo facendo una specie di festa e si sedette sull'unico posto libero che era rimasto.

P:"Che si fa?"
T:"Obbligo o verità" disse Thomas.
P:"Figo" commentó lui.
Guardó tutti i presenti e poi il suo sguardo cadde su di me.
Mi sorrise e Jonathan se ne accorse.
J:"Te ne devi andare" disse con arroganza.
P:"Non credo proprio"
J:"Vattene ho detto!" e urlò.
N:"Perché scusa? Lasciamolo giocare, non ha fatto niente di male per non giocare, quindi puoi restare tranquillamente Peter"
L'unica cosa che non volevo era stare nella stessa stanza con quello li, ma dovevo in qualche modo fargliela pagare a Jonathan.
Fargli capire che come a lui da fastidio la presenza di Peter a me da fastidio la presenza della sua ex-ragazza.
Si é comportato veramente male, e non glie l'avei fatta passare liscia.
Peter era un po' confuso ma poi mi sorrise.

Jonathan si girò verso di me come per dirmi "fai sul serio?"
Sapeva quanto l'odiassi.
J:"Possiamo parlare un attimo?"
N:"Non ho nulla da dirti"
J:"Io si, quindi vieni"mi fece alzare e mi portó in una stanza che presumo fosse la camera di Susan.

J:"Mi spieghi che stai facendo?" mi chiese una volta chiusa la porta.
N:"No, che stai facendo tu."dissi a braccia conserte.
J:"Io?" rise
N:"Si tu!"urlai
J:"Se é per quel bacio, fregatene" disse sedendosi sul letto.
Io mi misi davanti a lui e incominciai a urlargli contro.
N:"Fregarmene?! L'hai baciata davanti a me cazzo, potevi rifiutare, potevi andartene, potevi scegliere verità, e invece non hai fatto niente di tutte queste cose, lo sapevi anche tu che lei ti avrebbe ordinato di fare quello!" gli urlai addosso.
J:"Hai ragione, scusami amore" mi prese le mani ma io le levai subito.
N:"Non chiamarmi amore! Vallo a dire a quella"
J:" Lo so che sei incazzata, ma io cosa dovrei dire quando ho visto quelle foto di te e Peter?"

Gli stavo per scoppiare a ridere in faccia, davvero ha messo in mezzo quella storia?
N:"Lo sai anche tu com'è andata veramente, sai che non l'ho voluto baciare seriamente"
J:"Neanche io volevo baciare lei"
N:"Ma non é la stessa cosa! Tu ti potevi benissimo rifiutare era solo uno stupido gioco cazzo! Io ero stata obbligata mi ha baciato con la forza."
Restò zitto perché forse finalmente capii che avevo ragione io.
J:"Scusa" disse con gli occhi rossi.
Stava per piangere, io no, ero talmente arrabbiata che non mi uscivano neanche le lacrime.
N:"Vattene" gli ordinai senza neanche guardarlo.
J:"c-cosa?"
N:"Vattene ho detto!" urlai.
Mi guardò per un secondo poi uscì dalla porta.
Quando fui sicura che se ne fosse andato scesi di sotto e tornai dai ragazzi.
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Io non posso crederci!😍😱
Siamo arrivati a 150k, vi ringrazio con tutto il cuore.
Non me lo sarei mai aspettato.
É molto importante per me, grazie a tutti.
Ecco a voi un altro capitolo, scusatemi se ci sono degli errori.
Al prossimo capitolo. 😘❤





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