Capitolo 72

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Jonathan POV
Non so cosa spinga una persona a perdere un pezzo della propria vita.
Una parte di se.
Ma potrei dire come ci si sente quando c'è qualcosa che manca, quando questa mancanza si fa sentire ogni singolo giorno e ti consuma, dio se ti consuma.
Sono passate varie settimane da quel discorso tra me e Peter e ancora oggi non so cosa voglio, non so come mi senta, non so niente.
So solo che sono qui, disteso nel letto da giorni e so che può sembrare una sciocchezza adolescenziale, so che lei è ancora qui, qui vicino a tutti, che è ancora viva che non le è successo niente, ma so che non è più vicina a me, non è più accanto al mio cuore.

Non sono più andato a scuola, non avevo voglia, tranne i casi in cui mia mamma mi urlava addosso e mi obbligava ad andare.
Non ho più voglia di fare niente in realtà, sto sdraiato qui su questo letto a fissare il soffitto impietrito.
Forse sta tornando.
Forse sta tornando il vecchio Jonathan, forse è stata proprio questa mancanza a far tornare il vecchio me. E io non voglio, non voglio che torni quella parte di me che non mi è mai piaciuta, che non è mai stata mia.
Mi fa paura.

Non so come si senta lei, non so cosa stia facendo e cos'è che ha fatto in questi giorni.
So solo che quando la vedo, ad entrambi manca il respiro ed entrambi abbiamo gli occhi arrossati.
Non so chi ha torto e non so chi ha ragione dei due.
Non so chi sta peggio.
Ma so che senza di lei fa tutto schifo.

Decisi di accendere il cellulare dopo giorni che non lo accendevo.
Avevo qualche chiamata persa da alcuni miei amici e vari messaggi.
Ignorai tutti quanti e riposai il telefono sul letto.
Ma dopo vari minuti sentii il telefono vibrare.
Era Thomas.
Presi il telefono controvoglia e lo portai all'orecchio.
T:"Ma finalmente!" Urló di gioia lui.
J:"Che cosa vuoi Tommy?" Gli chiesi cercando di essere meno cattivo del solito.
T:"Ma come siamo acidi, ascolta... tra un po' sono da te, vestiti che usciamo"
J:"No, non mi va."gli risposi secco.
T:"E invece avrai voglia, sto arrivando ciao"
E prima che potessi contraddirlo aveva già attaccato.
"Vaffanculo" dissi e lanciai il telefono dall'altra parte del letto.

Mi alzai dal letto e cercai qualcosa nell'armadio.
Mi vestii lentamente perché non avevo nemmeno la voglia di vestirmi, uscire e di sorridere a tutti quanti, di incontrare gente che non conosco e fare finta di star bene.
Thomas arrivó verso le 22 di sera.
Non so perché volesse uscire di sera poi.
Domani ci sarebbe stata la scuola e lui voleva uscire adesso bah.

Andai ad aprirgli e lui si presentò alla porta vestito tutto in modo elegante.
Lui mi squadró dalla testa ai piedi e alzò gli occhi al cielo.
T:"Oh mio dio è vero, non te l'ho detto, andiamo a ballare quindi...mettiti altra roba addosso" indicó i miei vestiti.
J:"Cosa? No io non ci vengo a ballare." Dissi e poi feci per chiudere la porta ma lui la fermó mettendo il piede fra essa.
Mi spinse ed entró in casa.
Andò in camera mia e cercó disperatamente qualcosa nell'armadio.
Si comportò esattamente come una ragazza.
T:"Oh ecco, mettiti questa e questi pantaloni"
Lanció sul letto una camicia bianca e un paio di jeans.
J:"Te lo scordi, non ho proprio voglia di andare a ballare Thomas"
Lui sorrise e poi si avvicinó a me.
T:"Ascoltami bene ora. Non me ne frega un cazzo di quello che hai voglia o che non hai voglia di fare. Ora tu alzi il tuo culo e vieni a ballare con me. Sono settimane che stai rinchiuso in casa, manco fossi malato, manco fosse morto qualcuno cazzo. Solo per oggi, fai un favore a te stesso, vai, esci e sfogati."
Non mi lasció parlare perché lui proseguii dicendo:
T:"Ora cambiati, ti aspetto qui fuori." Disse e uscì sbattendo la porta.

Rimasi immobile a fissare i vestiti per un po' di minuti, indeciso se indossarli o meno, poi li presi e feci quel che mi aveva detto Thomas.
Quando finii di cambiarmi, andai di sotto e lo trovai seduto sul divano ad aspettarmi.
T:"Ora ti riconosco"
Almeno tu, pensai.
T:"Forza andiamo."

****
Nicole POV
N:"Hai vinto di nuovo" dissi sconfitta lanciando le carte sul tavolo.
B:"Dai dillo, dillo che sono la più forte." Disse sorridendo.
N:"Sei la più forte" le dissi ridendo e facendole la linguaccia.

Io e Beth stavamo iniziando ad andare d'accordo e non pensavo potessimo mai andare d'accordo.
In queste settimane vedendomi triste, mi trascinó(letteralmente) fuori casa e mi fece girare mezza città.
Siamo andate ovunque.
Cinema. Ristoranti. Locali. Shopping ovunque. McDonald's. Un concerto di una band che a me non faceva impazzire, ma a lei si quindi la accontentai.
Poi tornavamo a casa e se non sapevamo cosa fare ci mettevamo a giocare a carte o a qualche gioco di società.
E a volte la aiutavo a studiare(la obbligai io).

Inizialmente pensai che facesse tutto questo solo perché voleva distrarmi, non mi lasciava un attimo sola perché aveva paura che da un momento all'altro potessi scoppiare in una mia solita crisi di pianto. Ma poi arrivai alla conclusione che non lo faceva solo per distrarmi ma anche per riallacciare un po' il rapporto che avevamo da piccole.
Ma la notte non dormivo lo stesso, ormai è un'abitudine per me non dormire, ho provato a leggere un sacco di libri per farmi venire sonno, e Beth si ostinava a restare sveglia insieme a me dicendo "Se tu non ti addormenti non lo faccio nemmeno io." ma poi crollava dopo neanche un'ora.
E io restavo a fissare il nulla.

B:"Vuoi uscire un po'?" Mi chiese mentre stava ritirando le carte.
N:"No oggi non mi va proprio scusa."
Mi guardò ed ero quasi sicura che volesse dirmi la solita frase che ormai diceva quasi ogni giorno: "E invece usciamo, dai muoviti"
Ma questa volta no, mi guardò e semplicemente disse:
B:"Okay"
Io la ringraziai in silenzio per non aver insistito ad uscire.
Mi alzai e andai in camera mia.

Anche i miei genitori rimasero basiti per il comportamento di Beth, dicevano "Come mai è così felice oggi?" Oppure "Ha incontrato qualche bel giovanotto?" E io sorrisi per quelle domande così strane.
Si, devo ammettere che è migliorata davvero tanto.
Una cosa buona è che non mi risponde di merda come era suo solito fare, tranne quando ha il ciclo, in quei giorni sono costretta a scappare di casa.

In queste settimane ripresi anche a studiare, lo avevo un po' trascurato e non mi andava proprio di rimanere bocciata in terza liceo.
Jasmine invece si faceva sentire un po' più spesso, forse perché era preoccupata per me e voleva sempre sapere come stesse andando.
E andava bene, tranne la notte, tranne i momenti in cui, a volte, sentivo il profumo di Jonathan, tranne quando aprendo l'armadio vedevo la sua felpa, tranne quando ogni cosa che facevo mi ricordava lui.
Tranne quando mi manca lui e lui mi manca ogni giorno.

Eravamo a inizio Giugno, e la scuola sarebbe finita tra qualche settimana.
E io rischio di essere rimandata, che bella notizia vero?
Beth invece rischia proprio di essere bocciata, siamo messe entrambe bene.
Ma in queste settimane a scuola, siamo entrambe riuscite a recuperare qualche materia e devo dire che sono sorpresa per entrambe.
Non avrei mai pensato di poter riuscire a recuperare così tante materie in così poco tempo.

Non vedo l'ora che finisca, così posso tornare alle mie vecchie abitudini.
Posso tornare al mare e stare tutto il giorno insieme alla mia migliore amica.
Mi manca davvero tanto.

***
Il momento più brutto della giornata, per me è la notte come ho già ribadito un paio di volte.
La notte è stronza, dico davvero.
Ti fa pensare e quando pensi diventa tutto un casino assurdo.
Ti fa piangere anche quando non vuoi farlo, ti fa piangere senza motivo, ti distrugge per un po'.
Fino a quando non ti addormenti e il dolore si placa.
Ma è quando non ti addormenti che la notte ti frega.
È quando non riesci più a dormire che la notte ti porta con sè e ti fa crollare nel buio, nel silenzio.
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Ciao a tutti.
Volevo solo dirvi che ho cambiato l'immagine di copertina, ditemi cosa ne pensate, se è più bella questa o era meglio l'altra.
Volevo dirvi anche che avevo intenzione di finire la storia tra qualche capitolo, ma sto pensando di fare un sequel.
Inizialmente non volevo farlo, quando ho incominciato a scrivere questa storia avevo già delle idee su come potesse essere il finale senza sequel. Ma ora voglio provare a portarla avanti.
Grazie a tutti come sempre e al prossimo capitolo

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