Capitolo 61

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Non era possibile...
La prima ragazza di cui io mi sia innamorato davvero, la ragazza che mi aveva tradito con un altro e mi aveva spezzato il cuore era proprio davanti ai miei occhi.
Mi mancò l'aria, non riuscivo a respirare.
Che cosa voleva?

A:"Che cosa ci fa Miley qui?" mi chiese Anthony.
Volevo tanto saperlo anche io.
J:"Non lo so"dissi e mi incamminai verso Miley.
Anthony e Thomas rimasero fermi davanti all'entrata.
Sapevo quanto la odiassero.
Mentre stava posando il casco le presi il braccio in modo brusco e la feci girare verso di me.

J:"Che ci fai tu qui?!" le chiesi a denti stretti.
M:"Ciao anche a te Jonathan"disse con un sorrisino che odio.
J:"Finiscila.Allora che ci fai qui?"
M:"Sono venuta a trovare il mio amico"
Disse indicandomi e buttando fuori dalla bocca il fumo della sigaretta.
J:"Io e te non siamo amici"sbuffai
M:"Come sei cattivo,per me lo sei sempre stato e anche qualcosa di più"disse con un sorrisino malizioso.
J:"Ti devo ricordare quello che hai fatto?"
Lei sbuffó e lanciò la sigaretta lontano da lei.
J:"Allora?"
M:"Allora cosa?"
J:"Mi vuoi dire che ci fai qui!" urlai, non riuscivo a guardarla in faccia, provavo solo disgusto, lei era disgustosa.
M:"Calmati,sono venuta a trovare mia madre, ti ricordi che vive qui no?"
J:"Si mi ricordo.Fino a quanto ti fermi?
M:"Non lo so,perché?C'è qualche problema?"
J:"Quando ci sei tu ci sono sempre dei problemi"
M:"Sei cambiato"disse di punto in bianco.
J:"Tu no"ribattei
M:"Mi piaci di più cosi"disse con un sorriso malizioso.
Sbuffai e mi allontanai da lei.

M:"Ho saputo che hai la ragazza"mi urlò dietro.
Mi fermai e le corsi in contro.
J:"Non la devi minimamente toccare okay?!"gridai puntandole il dito contro.
M:"Eiei, stai tranquillo, le starò alla larga."disse sempre con quel sorriso che odio.
Conoscendola sapevo che aveva qualcosa in mente, scoprirò di che cosa si tratti.
J:"Sarà meglio per te"
M:"Le dirai che sono qui?"
J:"Non le ho manco parlato di te.Non ne valeva la pena, tu non vali la pena." sputai fuori.
Lo so che sto facendo lo stronzo, ma é quello che si merita, lei ha fatto molto peggio.
M:"Ti conviene parlarle, se lo viene a sapere..."non le lasciai finire la frase che iniziai a parlare io.
J:"Non lo verrà a sapere, quando sarò pronto glielo dirò."
Lei fece spallucce e si rimise il casco.
Salì sulla moto la fece partire e mi disse.
M:"É stato un piacere rivederti"
J:"Per me no."
Mi guardò sorrise e se ne andò.
Rimasi lì impalato, esterefatto di averla appena rivista.
Sentì dei passi farsi sempre più vicini.

A:"Non ci ricascherai di nuovo vero?"mi chiese lui e mi stupì di quella domanda.
J:"Certo che no.Sto bene con la mia ragazza ora."
Presi dalla tasca dei pantaloni le mie Chesterfield blu ne presi una e me la portai alle labbra.
Presi l'accendino e l'accesi.
J:"Ora andiamo"
Loro annuirono e ci incamminammo al nostro solito posto.

Nicole POV
N:"Si Jasmine é poi mi ha cantato una canzone"dissi quasi con le lacrime agli occhi.
Non so dirvi in che posizione fossi in quel momento.
Avevo il telefono attaccato all'orecchio e stavo parlando con la mia migliore amica, ero sdraiata con le gambe all'aria e la testa quasi sul pavimento.
Una posizione alquanto strana.
J:"Averlo io un ragazzo cosi"disse tristemente.
N:"Andrea non ti ha mai fatto una sorpresa?"le chiesi stupita
J:"No, ma non importa, l'importante é che mi dimostri ogni giorno che mi ama."
N:"Non ha fatto più cazzate?"
J:"No per fortuna."
Sono contenta che lei ora sia finalmente felice con il ragazzo che ha sempre amato.
Lei é una di quelle poche persone che si meritano tutta la felicità di questo mondo.
N:"Quand'è che ci vedremo?"le chiesi tristemente.

Mi mancava davvero tanto.
Mi manca averla in casa e perdersi perché non trova il bagno.
Mi manca restare fino a tarda notte a parlare e a ridere.
Mi manca abbracciarla.
Si insomma...mi manca lei.
J:"Ti prometto che verró il più presto possibile. Ti chiedo scusa ma con la scuola e il lavoro non ho un attimo di tempo libero"

Ah già il lavoro, me ne aveva parlato qualche giorno fa.
Aveva incominciato a fare la baby-sitter a casa di una signora, per guadagnarsi qualche soldo per comprarsi una macchina fotografica.
Era la sua passione, le é sempre piaciuto fare foto, sin da piccola.
Le piaceva fotografare qualsiasi cosa, persone, paesaggi, qualsiasi cosa che lei trova interessante lo fotografa.

N:"Va bene, ti aspetto."
Parlammo per piú di un ora...
Poi lei dovette attaccare perché era pronta la cena.

Quando mi alzai dal divano sentii il campenello suonare.
Chi poteva essere?
I miei genitori non potevano essere visto che loro hanno le chiavi.
Mi avviai verso la porta e vidi quegli occhi color oceano.
N:"Amore"
J:"Ei"disse lui guardando il basso
N:"Qualcosa non va?"
Sentendo quella frase, alzò gli occhi e sul suo viso comparve un sorriso.
J:"Nono tutto bene.Emh...posso entrare?"
Annuì e lo lasciai passare.

N:"Vuoi qualcosa da bere?"
J:"No grazie" e detto quello si sedette sul divano, e io feci lo stesso.
Ero sicura che ci fosse qualcosa che non andava.
Lo capivo.
Lo capivo da come si passava la mano fra i capelli, lo capivo dai suoi movimenti e dalle sue parole.
Quando stavo per parlare lui mi fermò baciandomi.
Era un bacio diverso dagli altri, era come se in quel momento ne avesse davvero bisogno.

J:"Ti ricordi la promessa che ci siamo fatti vero?"
Mi guardò quasi con le lacrime agli occhi.
N:"C-certo" balbettai
Non capivo davvero che cosa avesse.
J:"Ti prego...manteniamola"disse prendendomi le mani e stringerle con le sue.
N:"Si.Te l'ho promesso.Qualunque cosa accada sempre insieme."dissi con un sorriso però lui rimase impassibile.
Stava per dire qualcosa quando la porta di casa si aprì.

Mamma:"Siamo a casaaa!"urlò mia madre.
Quando si resero conto che c'era anche lui si bloccarono.
Mamma:"Ah ciao Jonathan"
J:"Signora Miller"
Mamma:"Ti ho già detto mille volte di chiamarmi Bethany"
Lui annuì e mia madre di punto in bianco gli chiese.
Mamma:"Vuoi mangiare con noi?"
Mi girai verso di lui ed ero più che sicura che avrebbe detto di no.

J:"No...non credo sia..."lo bloccai e lo supplicai di fermarsi.
N:"Eddai, ti prego...fallo per me"gli dissi con gli occhi dolci e con la vocina tenera, sapendo già che non avrebbe resistito.
J:"Uff, va bene"disse sorridendo.
Io saltai dal divano e lo abbracciai.
Intanto potevo sentire le risatine da parte dei miei genitori.

Lui mi prese in braccio e si incamminò verso le scale.
Mamma:"Bene...vi chiamo quando é pronto."
Le feci segno di aver capito e Jonathan mi portò nella mia stanza.

Mi fece stendere sul letto con lui sopra.
Mi baciò il collo lasciandomi come sempre vari succhiotti.
Poi mi alzò la maglietta e mi baciò la pancia.
Lasciandomi anche li, vari succhiotti.

J:"Ho voglia di te"
N:"Non sai io..."dissi mordendomi il labbro.
Mi levò i pantoloni e infine le mutande.
Restò per un bel po' a fissarmi.
Poi con un dito entrò in me.
A quel contatto sussultai e strinsi con i pugni le lenzuola.
N:"Più...più...veloce" dissi cercando di non urlare.
Lui sorrise e mosse il dito più velocemente.
N:"Ah...Jon-nathan" dissi con il fiatone e inarcando la schiena.
J:"Si...piccola così"disse lui
Entrò con un secondo dito, e io stavo già per venire.
N:"Sto...st-to"non riuscì a finire la frase che levò le dita ed entró con la lingua.
Prese tra i denti il clitoride e lo succhió.
N:"Ahh"
Lui uscì in me e si stese vicino a me.
Mi accarezzò i capelli e gli dissi

N:"Dovrebbe toccare a me ora"
J:"Per oggi basta così"
N:"Oh okay"dissi tristemente ma felice allo stesso tempo visto che ero esausta.
J:"Riposati ora"
Annuì e mi girai dall'altra parte.
Lui mi strinse a se e io dopo poco tempo mi addormentai.
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Alloraaa, per farmi perdonare per tutte le volte che ho aggiornato in ritardo, ho deciso di aggiornare molto presto.
Amatemi.😂🙈
Come sempre spero vi piaccia.
Volevo dirvi che se avrò tempo, cercherò di "aggiustare" i capitoli precedenti visto che mi sono resa conto che ci sono alcuni errori.
Al prossimo capitolo.❤
Marica 😘







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