Il viaggio fu molto silenzioso anche perché essendo in moto non potevamo parlare.
Non vedo l'ora di prendermi la macchina, così posso andare dove voglio, visto che la moto non ce l'ho.
Rimasi tutto il tempo attaccata a Jonathan,e lui rimase concentrato sulla strada.Dopo dieci minuti ci fermammo presumo che fossimo arrivati.
Lui spense la moto e scese poi mi aiutó a scendere.
Tolsi il casco e lui fece lo stesso,mi guardai attorno e di fronte a me c'era una casa davvero bella e grande.
Era il doppio della mia,non avrei mai immaginato che lui fosse cosi "ricco".
Lui si ricordò di prendere il dolce e poco dopo arrivò vicino a me e mi prese la mano.
Fece un lungo sospirò e mi strinse piu forse la mano.
Non capivo perché fosse cosi agitato.
N:"Non preoccuparti"
J:"Non mi preoccupo."disse lui ma so per certo che si stava preoccupando molto.Bussò alla porta e dopo neanche due secondi la porta si aprì e vidi una donna bellissima.
Aveva i capelli lunghi che le ricadevano sulle sue spalle,aveva lo stesso colore di capelli del ragazzo di fianco a me.
Le sorrisi e lei fece lo stesso.
"Piacere di conoscerti io sono Karen."disse lei con un sorriso a trentadue denti e sporgendomi la mano,io gli e la strinsi e le sorrisi a mia volte.
J:"La conosci già"disse lui
K:"Ah si?Scusami non mi ricordo"disse imbarazzata
N:"Non si preoccupi,io sono Nicole."
Io la conoscevo già é vero, avevo già mangiato a casa loro ma non era una vera é propria cena.
É stato all'inizio della scuola,ed é per questo che nessuna delle due si ricorda.K:"Dammi pure del tu.Non pensavo fossi cosi bella"
Sorrisi ed incominciai ad arrossire...
K:"Oh ma hai portato pure un dolce non dovevi disturbarti"disse lei.
N:"Non si preoccupi,l'ho fatto volentieri."dissi per poi passare il vassoio alla signora.
K:"Ma entrate pure."disse lei subito dopo aver preso il dolce.Tolsi la mano da quella di Jonathan ed entrai.
Era davvero grande e bella,non me la ricordavo cosi,sicuramente avrà cambiato casa.
Non avevo mai visto niente di cosi spettacolare.
Se io vivessi qua dentro mi perderei subito.
Sarà almeno 3 o 4 piani,non so dirvi di preciso.
K:"Vieni pure seguimi"disse lei
Arrivammo ad una grande stanza con un tavolo in mezzo già apparecchiato.
N:"wow é davvero bella casa tua."dissi a Jonathan,lui come risposta sorrise soltanto.Seduti sul divano c'erano due persone.
Uno più giovane e l'altro un po' più grande.
Presumo che fossero il padre e il fratello.
Appena sentirono i nostri passi si alzarono dal divano.
Jonathan sbarrò gli occhi appena il ragazzo si alzò e venne verso di noi.
"Ciao io sono Micheal suo padre"disse l'uomo più anziano stringendomi la mano.
N:"Salve io sono Nicole."
Staccai la mano e guardai l'altro ragazzo che stava per parlare.
"Ciao Nicole io sono Edwin,il fratello di sto tipo"disse lui ridendo, risi anche io e gli strinsi la mano.Era davvero strano, che io mi ricorda Jonathan non mi aveva mai parlato di suo fratello,non pensavo neanche che potesse avercelo.
Jonathan contrasse la mascella quando strinsi la mano di suo fratello.
K:"Bene basta con i saluti,la cena é pronta,sedetevi pure."Mi incamminai verso il tavolo e mi sedetti vicino a Jonathan.
Michael ed Edwin erano a capotavola,mentre Karen era di fronte a me vicino a suo marito.
Strinsi sotto al tavolo la mano di Jonathan, proprio come lui aveva fatto a casa mia.
Lui la strinse più forte e io glie l'accarezzai con il pollice per tranquillizarlo notando il suo nervosismo.
K:C'è il pollo,non é tanto di ché,comunque spero ti piaccia."disse lei incominciando a tagliare il pollo.
Io le sorrisi e incominciai a mangiare.Era davvero buono,ogni tanto passava la cameriera per portarci da bere,ed io ero molo imbarazzata perche in casa mia non c'è mai stata nessuna cameriera,non é che io la volessi ma delle volte non ci sono neanche i miei genitori,mangio sempre da sola con Beth e Erik.
É questo mi mette tristezza.E:"Allora...da quanto stai insieme al mio fratellino"mi chiese sorridendomi e guardando Jonathan,lui lo guardò male e il fratello continuò a guardare il suo piatto.
J:"Non da tanto"disse lui prima che io potessi rispondere.
K:"Come vi siete conosciuti?"Ci chiese sua mamma
N:"a scuola,siamo compagni di classe"
M:"Fai terza?"
Annui e lui rimase scioccato.
M:"Cavolo sembri più grande!"
N:"Me lo dicono in tanti"Risi e tutti si aggiunsero tranne Jonathan.
K:"Già...peccato che Jonathan dovrebbe fare quarta,vero Jonathan?"
Lui posò sul piatto la forchetta in modo brusco che poco prima aveva in bocca.
Serró i pugni e si alzò...J:"Vado a prendere da bere"disse guardando con cattiveria la madre.
Ma perché fa cosi?Sta andando tutto bene.
La madre si alzò e lo raggiunse nell'altra stanza.
M:"Quindi...che cosa pensi di fare nel futuro?"mi chiese il padre cercando di togliere l'imbarazzo che si era creato.
N:"non lo so ancora bene,ma presumo di fare l'hostess.Mi piace viaggiare, conoscere posti nuovi,nuove culture, nuove lingue"Loro rimasero a guardarmi e ad ascoltarmi,come se stessi raccontando chissà che cosa.
"Perche cazzo lui é qui?!"
Sentì dall'altra stanza la voce di Jonathan.A chi si riferiva?E poi perché stava urlando?
"Jonny smettila é tuo fratello"disse la madre con un tono più calmo.
"Smettila di chiamarmi cosi,lui non é mio fratello!"sbottò lui.
"Senti ora..."incominciò la madre ma non riuscì più a sentire niente perché Micheal incominciò a parlarmi.M:"Wow é davvero una bella cosa,anche a me sarebbe piaciuto viaggiare"
Dopo alcuni minuti passati a chiacchierare rientrarono Karen e suo figlio.
Era arrabbiato si capiva perfettamente, o almeno io riuscivo a capirlo.
E:"La mia ragazza é proprio come te"disse sorridendomi
Ma Jonathan lo fulminò con lo sguardo.
J:"Lei non é come la tua stupida ragazza"sputó lui.
K:"Jonathan!"lo zittì la madre.
J:"Che c'é?Cos'ho detto?É la verità.Nicole non é come lei"
M:"Jonathan ora basta!"urlò il padre.
Ormai tutti avevano smesso di mangiare, c'erano solo le loro urla.
Peró Jonathan era calmo,più calmo del normale.
Cosa stava succedendo?E:"Ci stiamo per sposare, dovevamo già sposarci prima ma con il lavoro é tutto il resto non abbiamo avuto molto tempo."disse il fratello cercando di calmare le acque.
Ma non ci riuscì, anzi peggiorò solo le cose.
J:"Si certo non avete avuto tempo,ora ce ne andiamo vero?"disse Jonathan alzandosi e guardandomi.
Non volevo andarmene.
Volevo restare li,volevo conoscerli di più, se non avrebbe fatto tutto questo casino sarebbe andato tutto alla perfezione.N:"No."dissi secca.
J:"Cosa?"Mi chiese arrabbiato
K:"La cena non é ancora finita Jonathan"si intromise la madre.
Jonathan non la consideró nemmeno e continuò a guardarmi.
J:"Ho chiesto a lei...allora?"
N:"Ha ragione,io resto"
Lui fece un sorriso beffardo e disse.
J:"Bene.Io me ne vado,se vuoi venire da me sono qua fuori a fumare."disse prendendo dal tavolo le sigarette e dirigersi verso la porta.
K:"Ti ho già detto di smettere di fumare mille volte"gli urló contro.
Ma lui era già fuori.
Ormai c'era solo più il silenzio fra noi,cosi mi decidetti di parlare.N:"Mi scuso per il suo comportamento davvero,non so' cosa gli sia preso."dissi scusandomi
E:"Io si"disse Edwin a bassa voce sperando che nessuno lo sentisse.
N:"Vi ringrazio per tutto.La cena era squisita. Grazie di tutto"dissi alzandomi
K:"Grazie a te di essere venuta, é stato un piacere conoscerti.Alla prossima"mi disse stringendomi la mano.
Salutai il padre e il fratello e la madre mi accompagnò alla porta.
N:"Ancora grazie"le disse mettendomi il giubbotto.
K:"Mi spiace che sia finita cosi"
N:"Non si preoccupi davvero"
K:"Dammi del tu"disse aprendo la porta.
K:"Ci vediamo"
N:"Alla prossima Karen"le sorrisi e usci dalla porta.Cercai Jonathan nel giardino e lo vidi seduto su una panchina intento a fumare.
Feci un lungo respiro e gli andai in contro.
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Ho bisogno di te.
Romance[STORIA COMPLETATA] Nicole Miller una ragazza di 16 anni diversa da tutte le altre,considerata da tutti come la "sfigata", non ha mai avuto un buon periodo, non ha avuto molte amicizie ma soprattutto non si é mai innamorata. Ma un bel giorno, camb...