Capitolo 77

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"5...4...3...2...1"
Era finita.
Era finalmente finita la scuola.
Urlammo in coro quei pochi secondi rimanenti, e uscimmo correndo.
Io correndo tendendo per mano Jonathan, Susan e Martina.
E in quei pochi secondi mi venne in mente come in quell'anno tutte queste persone mi abbiano cambiato la vita.
Il primo giorno di scuola, dove per la prima volta parlai con Martina.
Susan incontrata per caso sul pullman e mentre piangeva da sola sulla panchina.
E poi c'è lui.
La persona che sto baciando in questo momento nel bel mezzo della folla impazzita.

Peter ci sta fissando.
Sento i suoi occhi bruciare su di noi.
Lo saluto con la mano e lui finge un sorriso.
Mi avvicino a lui lasciando Jonathan parlare con Susan e Martina.
N:"Ei"
P:"Ei"
N:"Ci vediamo l'anno prossimo quindi"
Lui annuì e fece un gesto che mi colse alla sprovvista.
Mi bació sulla guancia, mi girai subito per vedere se Jonathan avesse visto, ma stava ridendo insieme a Susan.
N:"Per che cos'era questo?" chiesi sorridendogli
P:"Mi mancherai" disse e poi se ne andò.
Tornai dagli altri tre e Beth ci raggiunse.

J:"Festa a casa mia stasera? I miei sono via, invitiamo tutti"disse sorridendo.
Le altre saltellarono felici e annuirono.
Lui si allontanò da noi e andò verso gli altri per dare la notizia.
***
B:"Wow Nicole, Jonathan ti salterà addosso" mi disse mentre mi osservava.
Avevo un vestito nero un po' troppo corto per i miei gusti, ma Beth ha insistito perché indossassi un suo vestito; i tacchi non troppo alti e un trucco normale.
Avevo fatto i ricci perché sempre Beth ha insistito, dicendomi che stavo meglio.
Il cellulare vibró, lo presi e guardai il messaggio.
Era Jonathan.
"Ci sono già tutti, state arrivando?"
Gli risposi di sì e posai il cellulare in borsa.
N:"Andiamo?"
Lei annuì e uscimmo di casa.

Andammo a piedi non essendo troppo lontana da casa nostra.
Susan e Martina ci aspettavano già lì fuori.
Beth tirò fuori una sigaretta e l'accese, me la offrii ma rifiutai.
B:"Grazie"
Disse continuando a guardare davanti a se.
N:"Di cosa?"
B:"Di essermi stata affianco nonostante fossi stata una vera stronza con te"
N:" Nah non eri poi così tanto stronza." Lei mi guardò alzando le sopracciglia e facendo un sorrisino.
N:"Okay beh, forse si, ma ti sarei restata vicino nonostante tutto. Infondo sei sempre mia cugina no?"
B:"Ti voglio bene"
N:"Anche io tanto"
Buttó la sigaretta per terra e la calpestó con un piede.
Eravamo arrivate, si sentivano le urla e la musica forte già da quella distanza.
Mi prese per mano ed entrammo insieme.

Sa quanto io odi le feste ma cerca di tranquillizzarmi lo stesso.
Ma questa festa era diversa, non avevo né paura né ansia.
Volevo solo divertirmi, era finito l'anno, avevo delle amiche fantastiche e un ragazzo che mi amava e che amavo più di qualsiasi altra cosa.
Quel giorno, quella sera, avevo tutta la mia felicità attorno a me e nessuno me l'avrebbe portata via.

J:"Ei piccola"si avvicinò a noi, dandomi un bacio sulla fronte.
J:"Beth" disse e la bació sulla guancia.
Si era strano, lui che baciava lei?
Da quando?
Ma devo dire che il loro rapporto sta migliorando, lei non era più presa da lui e mi ha fatto un lungo discorso del fatto che era gelosa di me, che si si era presa una cotta, ma nulla di più e che ormai le era passato.
Lui cercò in tutti i modi di andare d'accordo con lei, ma qualche volta proprio non ce la faceva.

Mi prese per mano e andammo verso la cucina dove c'erano gli alcolici ovviamente.
J:"Dai prendi un bicchiere almeno"
N:"No. Sai che odio bere"
J:"E so che odi pure le feste, ma ci sei, so che odi fumare e qualche volta fumi, so che delle volte mi odi ma resti comunque vicino a me, so che odio che tu beva ma per oggi ti do il consenso, dai piccola è finita questa fottutissima scuola" disse urlando le ultime cinque parole per farlo sentire a tutti gli altri e tutti si misero a urlare e ad applaudire.
Prese un bicchiere, non tanto pieno d'alcol e mi offrii di prenderlo.
Lo presi e mi incoraggió a berlo.
Ah fanculo a Jonathan e a me.
Lo presi e lo bevvi tutto d'un fiato.
Dopo averlo bevuto, lui urló e io mi aggiunsi a lui.
Andò dove c'erano le casse e alzó il volume della musica.
Mi prese e andammo in mezzo alla pista.

Ballammo come se non avessimo mai ballato in tutta la nostra vita, come se volessimo sentirci liberi finalmente.
Non eravamo ubriachi no, o perlomeno non ancora, eravamo solo felici, ubriachi di felicità forse.
O ubriachi d'amore.
Dopo una bella mezzora di ballo lui urló:
J:"Tutti in piscina"
E io risi perché mi sembrava pazzo.
Non l'avevo mai visto così felice.
Venimmo investiti da una quarantina di ragazzi che correvano verso la piscina, e per quasi non ci buttarono per terra.
J:"Dai andiamo"
N:"Sei pazzo.Non ho il costume"
J:"Perché? Qualcuno di loro per caso ha il costume?" Mi chiese indicandomi tutti quei ragazzi in piscina.
N:"Ti odio"
J:"Non è vero" disse prendendomi in braccio e mi portò correndo in giardino.

Mi posó delicatamente per terra e mi spogliai lentamente.
Quando rimasi con gli slip e il reggiseno lui non mi tolse gli occhi di dosso neanche per un secondo.
Mi aveva già vista in quel modo, perché mi fissava così?
Si avvicinò al mio orecchio e mi sussurró:
J:"Non sai cosa ti farei ora."
Per un attimo non riuscii a respirare.
Si spoglió velocemente restando in boxer, poi mi prese e mi lanció in piscina e subito dopo si tuffó anche lui.
Mi prese in braccio e io misi le gambe intorno ai suoi fianchi e le braccia sul suo collo.
J:"Ti amo così tanto cazzo"
N:"Anche io amore"
J:"Avete sentito? Questa ragazza mi ama"disse urlando e mostrandomi a tutti.
Tutti urlarono e applaudirono.
Poi lui mi bació lentamente.
****
J:"Grazie a tutti ci vediamo a settembre"
Disse lui a tutte le persone che pian piano uscivano da quella casa.
S:"Ti chiamo domani okay? Organizziamo per qualcosa"io annuii e l'abbracciai.
Salutai Martina e Susan e anche loro piano piano si allontanarono.
Poi mi raggiunse Beth con un ragazzo al suo fianco.
B:"Vado con lui" mi informó.
N:"Cosa? Io non torno a casa da sola"
B:"Ah perché, devi tornare?"
Mi chiese guardando Jonathan dall'altra parte e sorrise.
N:"Uffa okay, resto qui"
B:"Brava, io vado, ci vediamo domani" mi diede un bacio sulla guancia, poi mi fece l'occhiolino e io risi.

J:"Oh finalmente se ne sono andati via tutti."
N:"Mi devo togliere la roba bagnata"
J:"Non ce n'è bisogno." Disse mordendosi il labbro e prendendomi in braccio.
Mi portó fino in camera sua e mi fece sedere sul letto.
J:"Finalmente posso averti tutta per me" poi continuò a parlare.
J:"Come ho fatto a resistere questa sera, non lo so nemmeno io"
Mi tolse delicatamente il vestito e mi fece sdraiare sul letto.
Lui si mise sopra di me e si tolse la camicia.
Mi bació delicatamente sul collo succhiando una parte di esso.
Nel mentre, mi sfiló lentamente il reggiseno.
Toccó con una mano ogni singola parte del mio corpo e sfiorandolo con le labbra.
Prese in una mano il seno e lo strinse, mentre bació l'altro.
Inziai lentamente a gemere, il respiro diventava sempre più irregolare ad ogni suo tocco.

La sua mano scese lentamente fino ad arrivare alle mie mutande.
Mi toccó lentamente per poi andare sempre più veloce.
N:"Ti voglio Jonathan"
J:"Dimmi cosa vuoi piccola"
Mi sforzai a parlare.
N:"Ti voglio dentro di me" dissi ansimando.
Lui scese dal letto, sia sfiló i boxer e si mise il preservativo.
Mi raggiunse sul letto ed entro lentamente dentro di me.
È così bello sentirlo, sentirlo tutto per me.
Poi il ritmo divenne sempre più veloce, fino a quando non venni dicendo il suo nome.
E lui venne dentro di me dicendo il mio.
Si stese di fianco a me e mi coprii con il lenzuolo.
Mi prese per mano e me la baciò.
J:"Ti amo."
N:"Ti amo"
E ci addormentammo poco dopo.

Era così bello averlo li, a pochi millimetri dal mio corpo e a pochi millimetri dal mio cuore.
Era così bello mentre dormiva e il suo viso mostrava più tranquillità.
Era così bello guardarlo e non pensare a nulla se non a lui.
Era così bello stare lì, con lui, con noi e nient'altro.

Vi auguro di trovare una persona che vi salvi, che vi porti a riva quando ormai siete già da troppo tempo giù sul fondo.
Vi auguro di amare.
Ma di amare tanto, forte, di amare fino a consumarvi.
Vi auguro di avere la costante paura di perdere qualcuno, perché fa parte della vita, fa parte dell'amore.
Vi auguro di trovare un paio di occhi, azzurri, marroni, non importa il colore, un paio di occhi che più li guardi più vorresti guardarli, che non vi stancano mai.
Vi auguro di trovare, ora, più avanti, un amore.
Un amore che guarisce le ferite.
Vi auguro di trovare la vostra persona.
La vostra felicità.
Vi auguro di trovare tutto questo, un giorno forse.
Vi auguro di essere felici e di iniziare a vivere.

Fine.

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