Capitolo 1.

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Questo posto fa schifo. Voglio andarmene da qui. Ora.

Krystal continuava a ricambiare in modo forzato ai sorrisetti che tutti le rivolgevano. Quella festa era di una noia mortale e lei voleva solo tornare a giocare a calcio coi bambini del ghetto,come aveva sempre fatto..Finchè non era stata scoperta. Da quel momento la avevano barricata in casa e ora che usciva finalmente da lì era solo per quell'orrenda inutile festa. Krystal odiava tutto di quel luogo,in primis gli invitati,che trasudavano ipocrisia. E poi tutto quello sfarzo che le dava la nausea:tutti quei soldi sprecati per ridicoli soprammobili e appariscenti lampadari potevano essere usati per finanziare ricerche mediche o almeno per aprire un orfanotrofio dove tenere al sicuro chi aveva perso i genitori in guerra.

<<Consentitemi,milady,siete stupenda,anche se è da quando vi ho vista che avete questa espressione assorta..A che pensate,Lady Shadows?>> Una voce maschile la distolse dai suoi pensieri.
<<Chiamami Krystal ti prego,è tutto così imbarazzante!>> Ribattè lei.
Lo sconosciuto non si offese per la mancanza di rispetto,anzi rise:<<E'la tua prima volta vero?>>
Ecco,sono qui da meno di un'ora e già ho fatto la figura della bambina deficiente,è perfetto.
<<Preferisco altre attività,Sir. Questo genere di feste mi annoia.>>
Lui le sorrise divertito:<<E cosa amate fare allora,se posso sapere?>>
Lei esitò. Amava un sacco di cose ma nessuna di esse si addiceva esattamente a una signorina per bene.
<<Ehm,la musica,i viaggi,i libri..>> Disse lei sperando con tutto il cuore che lui non le chiedesse che tipo di musica e che genere di libri le interessassero. Sarebbe stato alquanto inadeguato parlare di Heavy Metal e di libri filosofici sull'uguaglianza e la libertá in un salotto gremito di aristocratici snob.
Lo sconosciuto le sorrise ancora:<<Visto che amate la musica,ballate?>>
<<Non ballo con gli sconosciuti,scusate!>> Rise lei,ricordandosi di non conoscere neanche il suo nome. E poi era un'ottimo pretesto per non ballare,dirgli che non ne era capace non le sembrava il massimo.
<<Oh scusa,che maleducato. Sir Lucas Althorne. Incantato.>> Si affrettò a presentarsi lui accompagnando le parole con un baciamano.

Bleah,ti prego queste usanze da damerino risparmiatele.
Krystal non voleva essere poco gentile ma quei gesti così costruiti le sembravano una presa in giro. Lei era un tipo da abbracci e sorrisi,non da baciamani e inchini.
Comunque finse di essere lusingata e accennò un sorriso.

<<Ora che sapete il mio nome non potete più rifiutarmi l'onore di un ballo.>>
Krystal non disse nulla,tese la mano sperando che lui guidasse i suoi movimenti. Il fatto che la avessero costretta ad indossare i tacchi non la aiutava per niente. Tuttavia quando partì la musica la ragazza iniziò a volteggiare senza troppi problemi. <<Siete timida,milady?Non parlate molto questa sera!>> Cercò ancora di attaccare bottone Sir Lucas. <<Non saprei cosa dire.>> Alzò le spalle lei. <<Ditemi,milady,avete avuto brutte esperienze a feste del genere? Siete così diffidente..>>

Krystal si staccò dal caldo corpo del suo accompagnatore e fece un leggero inchino:<<Scusate,ma credo di sentirmi poco bene,vado a prendere un po'd'aria.>>

Pff,uomini dell'alta società,tutti impiccioni.
Krystal non aveva voglia di parlare del suo passato. In realtà Sir Lucas aveva visto giusto:l'odio che Krystal provava per l'aristocrazia in generale era dovuto a quel che era successo in quello stesso salotto due anni prima. Era da lì che si era sentita diversa e da lì aveva iniziato ad andare controcorrente. Non se ne pentiva ma sapeva che Sir Lucas non avrebbe mai capito.

Mentre era intenta a riflettere,da un altoparlante si diffuse una voce decisa che annunciò l'arrivo dell'ospite più importante della serata. Re Andreas in persona.

Light in the Shadows - Love TriumphantDove le storie prendono vita. Scoprilo ora