Capitolo 5.

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Krystal canticchiava mentalmente mentre veniva condotta dal re. Nella sua testa risuonava un ritornello:

Mi potete condonare,risolvere i miei guai,giuro sulla pelle,non mi avrete mai!

Sir Dean non le lasciò la mano finchè non si trovarono alla porta della sala del trono. Lui le rivolse un sorriso:<<Sei pronta?>>
Lei lo guardò divertita:<<Ho scelta?>>
Sir Dean scosse la testa e aprì l'imponente portone facendo segno a Krystal di camminare verso il trono. Il re era seduto ed emanava un'aura di potenza. Se fosse stata meno coraggiosa Krystal lo avrebbe temuto. Arrivati a pochi passi dal trono,Sir Dean fece pressione sulla spalla della ragazza. Lei ignorò il gesto.

<<Krystal,inchinati...>> Le bisbigliò all'orecchio Sir Dean.
<<Non se ne parla!>>
<<Ti prego,non creare problemi,lo dico per il tuo bene.>>
Krystal sospirò:forse se avesse obbedito la avrebbero rispedita nella sua stanza più in fretta. Fece un lieve inchino e aspettò la reazione del re.

<<Krystal Shadows,sei la donna più ribelle che io abbia mai incontrato. Ma credimi,la permanenza al castello ti cambierà in fretta, imparerai presto che non ti conviene contestare i miei ordini.Per il tuo rifiuto alla festa dovrei degradarti al più misero ruolo,ad essere l'ultima delle mie schiave. Ma per tua fortuna la tua famiglia ha pagato una somma cospicua per farti mantenere un minimo di dignità. Ufficialmente sarai la mia promessa sposa ma non ho intenzione di unirmi in matrimonio con una donna che mi ha respinto e umiliato pubblicamente. Sarai la mia schiava personale e imparerai ad amarmi e a vivere per soddisfarmi.Come donna libera ti concedo un ultimo desiderio,hai tempo fino a questa sera per pensarci;stasera a cena chiedimi quello che vuoi e ti sarà dato.>>

Krystal ebbe un lampo di genio e si ricordò di avere ancora con sè il piccolo registratore che usava per le prove di canto. Con un leggero movimento lo mise in funzione senza dare nell'occhio:<<Qualsiasi cosa? Senza alcun limite?>>
Il re,rispose:<<Qualsiasi cosa che non comporti danni fisici alla mia persona.>>
Krystal annuì:<<Perfetto.>>
Sapeva esattamente cosa avrebbe chiesto.

Sir Dean la portò a fare un giro del palazzo. Dopo aver visto le sale da ballo,l'enorme biblioteca,la collezione di opere d'arte e gli immensi giardini,si fermarono.
<<Sai già cosa chiederai al re?>>
<<Ovvio.Gli chiederò di lasciarmi libera. Non reca danni alla sua persona per cui non potrà rifiutarsi.>>
<<Non funzionerà,cambierà le carte in tavola?>>
<<Non può,ho registrato le sue parole.>>
Sir Dean la guardò stupito,ammirando la sua astuzia.
<<Ma se anche ti liberasse non potresti tornare dalla tua famiglia,ti toglierebbe il titolo nobiliare..>>
<<E'quello che spero.Voglio essere una normale cittadina e lavorare per vivere. Se non altro non dovrò indossare vomitevoli vestitini di pizzo e non dovrò sposare qualcuno che non amo.>>
<<Sei coraggiosa,Krystal.>>
<<Già,ad ogni modo cosa c'è in quest'ala del castello?>>
<<Oh,niente di che,solo le segrete.>>
Krystal sussultò:<<Sono vuote?>>
<<Beh,no.>>
<<Voglio visitarle.>>
<<Ma..>>
<<Vi prego,Sir Dean!>>
<<E va bene,seguimi.>>

I due si incamminarono per un corridoio stretto e scuro che conduceva a un ingresso sotterraneo. Lì l'ambiente era freddo e umido,le celle erano piccole e inospitali. Ma quello che sconvolse maggiormente Krystal era che i detenuti non erano grossi e minacciosi criminali,nè spietati assassini o consiglieri corrotti. Le celle erano piene di donne,bambini piccoli,giovani uomini vestiti di stracci..Più che dei criminali sembravano dei disperati.

<<Quali crimini hanno commesso tutte queste persone per trovarsi qui?>>
Sir Dean esitò:<<Sono informazioni riservate,io non posso parlarne senza il consenso del re.>>
<<Perchè?Il re ha forse qualcosa da nascondere?Ha la coscienza sporca?>>
Sir Dean arrossì non sapendo cosa dirle per non screditare il suo re.
Krystal insistette:<<Per favore,rendetevi conto,io voglio conoscere la persona che ci governa tutti,voglio vedere il suo vero volto.>>

Mentre Sir Dean pensava se fosse il caso di risponderle o meno,una detenuta che aveva uditp il loro discorso lo anticipò. Era una giovane donna con un neonato tra le braccia.
<<Siamo qui perchè dopo che re Andreas salì al trono formammo un gruppo politico democratico. Chiedemmo udienza al re per convincerlo a trasformare la monarchia assoluta in una monarchia costituzionale. Lui sarebbe rimasto re ma sarebbe stato affiancato da un'assemblea popolare che curasse anche gli interessi dei cittadini. Mentre cercavamo appoggio dai pochi nobili disposti ad ascoltarci lui ci fece imprigionare. Eravamo un pericolo,lui stava perdendo consensi e non se lo poteva permettere. Sono ormai cinque anni che marciamo qui in queste luride celle.>>
Krystal osservò il neonato tra le braccia della donna:non poteva avere più di qualche mese.
<<Ma se siete qui da cinque anni come fate ad avere un bambino così piccolo?>>
La donna versò qualche lacrima in silenzio poi mormorò:<<Il re.Il re mi ha..>>

Krystal guardò Sir Dean con aria sconvolta. Lui abbassò il capo.
<<Voi lo sapevate?!Siete il consigliere del re,perchè gli permettete di fare questo?!>>
<<Io non ho il potere di non fargli fare ciò che vuole.Non potevo farci nulla.>>

Codardo.E io che iniziavo a prenderti in simpatia.

Krystal preferì non dire altro. Si avvicinò alla cella della donna e accarezzò il suo bambino attraverso le sbarre. Lei e la madre si scambiarono un sorriso triste.

Quella sera Sir Dean le porse un abito rosso e dopo averla fatta preparare la portò nella sala dove il re la attendeva per la cena. Lei entrò e si sedette di fronte al re notando che accanto a lui c'erano Gladys e Rose. Il re ne approfittò per prendersi gioco di lei:<<Non ti dispiace se le mie belle donne mi fanno compagnia vero?Solo con te non avrei potuto divertirmi.>>
<<Ne deduco che i vostri divertimenti comportino solo piaceri sessuali. Comunque state tranquillo,nessun fastidio.>>
<<Non solo quelli,ragazzina. Ma anche quelli sono importanti e tu non mi attrai per nulla.>>
<<Grazie,posso dire lo stesso di voi.>> Sorrise Krystal.

Guarda te,questo cafone.

Il re aveva sperato di ferirla con quell'affermazione. In realtà Krystal era molto più bella delle sue concubine ma non le avrebbe dato quella soddisfazione. Decise di cambiare argomento.
<<Beh,ragazzina,hai deciso cosa chiedermi come pegno per la tua libertà?>>
Krystal avrebbe tanto voluto chiedergli di lasciarla andare e ricostruirsi una vita che le piacesse. Stava per attuare il suo piano quando si ricordò che c'era qualcosa di molto più importante.

<<Si.Voglio che liberiate i ribelli rinchiusi nelle segrete. Ormai il vostro potere è consolidato e il popolo vi teme abbastanza da non considerare le idee dei rivoluzionari. E loro sono stati lì dentro abbastanza da capire che non devono ostacolarvi. Per favore ridate loro la libertà,è l'unica cosa che vi chiedo.>>
Il re restò spiazzato:<<Sei sicura di voler sprecare il tuo ultimo desiderio per quella gente che nemmeno conosci?Avresti potuto chiedere vestiti,gioielli,ricchezze..>>
<<Non saprei che farmene di vestiti e gioielli. E non valgono quanto la vita di tutta quella gente. Per cui fate quello che vi hp chiesto e basta,ve ne prego.>>
Il re annuì e mandò alcuni soldati a liberare i prigionieri.
<<Mi pagherai anche questa,ragazzina.>>
Krystal sorrise. Pensò a quella madre e alla vita che avrebbe finalmente potuto offrire al suo bambino fuori da quell'inferno. Si,valeva assolutamente la pena di pagare anche per questo.

<<Dopo la cena aspettami in camera mia. Credo sia ora che tu comprenda con chi hai a che fare.>>
Krystal si alzò dirigendosi verso la suite del re. Non aveva paura. Aveva salvato delle vite,era ormai disposta a sacrificare la sua.
Aveva compreso che esisteva un valore ancora più nobile della libertà:l'altruismo. Per la prima volta in diciassette anni di vita si sentiva totalmente fiera di se stessa.

Light in the Shadows - Love TriumphantDove le storie prendono vita. Scoprilo ora