Spuntava un nuovo giorno sulla terra e tutto riprendeva a vivere.Il sole rivestì con i suoi caldi raggi le punte degli alberi del bosco e scaldò le acque del mare che si rompevano sulle scogliere spumeggiando e spandendo nell'aria tanti cristalli freschi.La sabbia tiepida e friabile sotto i piedi nudi pizzicava appena e camminando sul bagnoschiuma si poteva sentire il suono della risacca. C'era una strana pace su quella striscia di rena ,un silenzio tranquillo e non pesante ,un luogo perfetto per rimettersi in forze e liberare i pensieri.Il ragazzo che camminava a quell'ora dell'alba su quella spiaggia contemplò con i suoi profondi occhi blu la distesa infinita d'acqua che veniva piano piano colorata da raggi di sole.
Il cielo si schiariva all'orizzonte:si prospettava un'altra serena giornata d'Agosto.
Blaise Zabini, erede e unico figlio maschio della casata Zabini, osservava ammaliato lo spettacolo cha a quell'ora gli si offriva, gli era sempre piaciuto passeggiare sulla spiaggia di famiglia, lo tranquillizzava guardare il mare e lo aiutava a far chiarezza nella sua mente e in quel periodo aveva bisogno di tanta calma e sicurezza. Si apprestava a fere un grande passo verso quello che sarebbe stato il suo futuro, aveva desiderato tante volte staccarsi dalla sua famiglia e percorrere per conto proprio la sua strada nella vita, ma fino a quel momento si accontentava di dirsi che un giorno l'avrebbe fatto, ma poi niente cambiava.Ora aveva una ragione in più per scegliersi la sua via.
Aveva un volto ed una persona che amava, una ragazza da amare e rendere felice per tutta la via.
"Caro Blaise...l'amore rende coraggiosi!"si disse scagliando un sasso il più lontano possibile.
In realtà l'amore rendeva tutto più chiaro e lui l'aveva capito quella mattina,osservando quello spettacolo. Guardò il volo di alcuni gabbiani e lo seguì fino a che non si perse all'orizzonte e all'ora riportò lo sguardo al castello di famiglia e alla sua imponente forma ,scura contro il sole ed ancora più spaventosa.Molti gli avrebbero detto che era uno stupido,che non sapeva cos'era l'amore,era troppo giovane,che gli sarebbe successo altre volte....ma Blaise sorrise ironico di quei pensieri perché sapeva che mai nessuno avrebbe preso il posto della bella Ginevra Weasley.
Doveva conquistarla, aveva due anni per farlo.
E nessuno si sarebbe intromesso, era una cosa troppo importante, nel frattempo i suoi non avrebbero saputo niente ,almeno fino a quando non lo avesse voluto. Con un sospiro si reso conto di essere rimasto per troppo su quella spiaggia e probabilmente gli altri della famiglia si erano svegliati e stavano andando a colazione.Cercando di essere il più naturale possibile si incamminò lungo la strada che portava a casa.
Il salone era arricchito da tappeti di ottima fattura dai colori scuri,un grande camino di marmo che ardeva di un fuoco scoppiettante, un lungo tavolo di mogano rettangolare circondata da 8 sedie dallo schienale alto e una morbida imbottitura,la tavola era già apparecchiata con una fine tovaglia bianca,porcellane e le vivande per la colazione. Blaise entrò contemporaneamente con la sorella che lo salutò con una grande sorriso mentre si spostava da davanti il viso le lunghe ciocche d'ebano. I fratelli salutarono i genitori e poi si sedettero a mangiare. L'atmosfera era come sempre silenziosa, seria, rotta solo dal suono che le stoviglie procuravano. La Sig.ra Zabini sempre impeccabile in ogni modo od atteggiamento si scambiò un'occhiata veloce col marito e poi si schiarì la voce per richiamare l'attenzione dei figli su di sé.
"Domani inizierà il vostro nuovo anno. Blaise tu comincerai il 6° anno ad Hogwarts, non ho particolari raccomandazioni...però sarebbe meglio che dedicassi più attenzione ad Eveline Nott...dopotutto è la tua fidanzata" disse la donna serena sorseggiando la tazza di caffè, ma Blaise a quelle ultime parole fece una smorfia di disgusto subito sostituita da una luce pericolosa negli occhi blu che non scappò alla sorella. La ragazza si chiese il motivo di quella quieta accettazione, forse aveva qualcosa in mente che lo costringeva ad agire così -Qualsiasi cosa sia devo cercare di non fargli fare pazzie- si disse osservando il fratello attraverso la frangia che le copriva in parte gli occhi castani- dorati.
"Quanto a te,Julie, non farai l'ultimo anno a Durmstrang, ti trasferirai ad Hogwarts....è già tutto fatto" gli disse con voce profonda mentre la ragazza era come ghiacciata,la tazza che si stava portando alle labbra ferma a mezz'aria, lo sguardo perso e appannato mentre lentamente quelle parole acquistavano un senso....un orribile significato.
Si girò verso il padre con lo sguardo fiammeggiante, pronta a farsi valere, gli occhi dorati ridotti a fessure e la voce ferma e dura.
"Come avete potuto trasferirmi senza dirmi niente?" "Te l'abbiamo detto ora" rispose la madre mentre Blaise spostava lo sguardo da una persona all'altra,sempre più confuso.
perché un'azione del genere?
"Non lascerò quella scuola! Voi mi avete obbligato ad andare lì perché c'era Valkir...ed ora mi volete allontanare!Perché?" disse con il tono di voce che lentamente cresceva, Blaise le mise una mano sul braccio per calmarla, non era una buona idea arrabbiarsi contro il padre.
"E per lo stesso motivo ti togliamo da lì, e il tuo fidanzamento con Valkir è rotto.Ti sceglieremo un altro pretendente migliore" disse la madre fredda, spalmando della marmellata su una fetta biscottata. Il cuore dalla giovane si frantumò, non potevano farla innamorare di una persona e poi cancellare tutto,non era una macchina e non voleva farsi comandare...Valkir era perfetto per lei, si amavano e i suoi stessi genitori l'avevano spronata a conoscerlo.
"Perché?" riuscì solo a bisbigliare
"La sua famiglia ha deciso di tradire il Signore Oscuro, non è più degna di considerazione...non possiamo neanche punirla in quanto è sotto la protezione di Silente e degli Auror" le rispose il padre con fare annoiato, come se stesse discutendo del tempo.La ragazza non aveva più forze, semplicemente era distrutta, Blaise l'intuì e chiese ai genitori se potevano alzarsi. Loro squadrarono i figli e poi acconsentirono.
"Oggi pomeriggio vorremo andar a trovare Draco. Per voi va bene?" chiese il ragazzo prima di uscire, sperando che gli dessero il permesso.
"Certo cari e portate i nostri saluti a Narcissa e Lucius" disse la madre con voce soave. I due ragazzi annuirono e poi si ritirarono nelle loro camere.
Lì la ragazza si buttò sul letto del fratello cominciando a piangere incontrollata mentre il fratello accanto a lei cercava di calmarla parlandole dolcemente e accarezzandole la testa.Era una cosa impensabile, Blaise sapeva che la sorella e Valkir erano perfetti insieme, avevano ideali comuni e entrambi non volevano diventare Mangiamorte, e ora i loro genitori li allontanavano.Il ragazzo si concesse un amaro sorrise pensando che assomigliava alla storia di Giulietta e Romeo, ma non avrebbe permesso una fIne simile,meritavano di essere felici, avrebbero trovato un modo, si disse.
"Calma Tata" disse Blaise con affetto, sapendo bene che alla ragazza era sempre piaciuto quel nomignolo, infondo lei lo aveva cresciuto, nonostante un anno di differenza, era stata come una mamma per lui e non poteva sopportare il fatto di vederla triste....l'avrebbe aiutata.
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Harry Potter e il mistero di Godric-Drarry <3
FanfictionChi erano in realtà i fondatori di Hogwarts?Cosa nascondevano?Si prospetta una verità difficile da accettare,può un amore nato da poco sopravvivere al FUOCO?Per saperlo leggete! _--------------------------------------------_ "Harry Potter e il miste...