Era una splendida giornata, un fresco venticello spirava dolcemente mentre i caldi raggi del sole riscaldavano la terra ed i suoi abitanti.Sembrava che gli elementi si fossero stancati di tormentare gli uomini con quel terribile temporale della notte precedente e avessero deciso di placarsi,concedendo una piacevole ed arieggiata giornata d'Agosto. Piano, piano anche gli abitanti del quartiere Privet Drive si svegliarono mentre alcuni bambini erano già a giocare fuori ridendo e scherzando...solo al numero 4 sembrava dominare ancora la pace del sonno.
Dei raggi di sole filtrarono attraverso le tende della finestra andando a colpire,giocose, il viso di un felice Harry Potter che lentamente aprì gli occhi, quasi infastidito da quella luce. Se li stropicciò sbadigliando e stiracchiando le braccia per poi posare lo sguardo sulla figura addormentata accanto a lui: i fini capelli biondi sparsi attorno al viso e sul cuscino,la carnagione pallida che sembrava catturare il colore dei raggi di sole e le labbra rosee leggermente dischiuse, dalle quali usciva il lento,cadenzato,respiro del sonno. Harry si chiese se al mondo poteva esistere creatura più bella -No...è così dolce- pensò allungando una mano ed accarezzando lieve le guance di Draco,avvicinandosi quanto poteva ed aspirando il profumo della sua pelle.Si domandò ancora una volta come poteva essere la stessa persona che per 5 anni aveva insultati i suoi amici e lui...quell'angelo biondo che qualche ora prima gli aveva parlato col cuore in mano della sua vita famigliare,rivelandogli particolari che ignorava completamente.
Se fosse stato un sogno, pregava di non svegliarsi più, perché era tutto troppo bello per essere vero....Un sorrisino di scherzo gli increspò le labbra -Chissà cosa direbbe Ron se mi vedesse ora? E se sapesse che Draco e io siamo diventati amici...e che lo amo da impazzire?- all'ultimo pensiero sospirò amaramente,riconoscendo che non poteva continuare a mentire a suoi amici...non era giusto. Hermione,era sicuro, sarebbe rimasta scioccata, ma poi avrebbe capito la situazione e l'avrebbe appoggiato.
Ma Ron?
E Remus?
I Sig. Weasley?
I suoi amici di Grifondoro?
Lo avrebbero forse deriso o accusato di essere passato dalla parte del nemico,gridando al traditore....quasi riusciva a vedere Ron con il dito puntato addosso a lui urlargli di aver ceduto alle moine di un Mangiamorte figlio di Maghi Oscuri...un Serpeverde.Harry sospirò giungendo per l'ennesima volta alla conclusione che erano pressoché futili e puerili le contese tra le case di Hogwarts poi ci avrebbe messo la mano sul fuoco che Draco non aveva mai ricevuto il marchio...Però, per un attimo il moretto fu attraversato da un dubbio:Draco non si sarebbe mai fatto marchiare di sua volontà,ma Lucius avrebbe seguito la volontà del figlio? E se lo aveva marchiato contro volontà?Un brivido gli serpeggiò lungo la schiena a quella prospettiva che se era vera avrebbe scatenato di più il suo odio verso Lucius...
l'avrebbe ucciso lentamente...
fiamme rosse l'avrebbero avvolto...
i suoi occhi verdi divennero più scuri e vitrei,
Assenti...
una frazione di secondo...
E tutto tornò normale mentre lui non si accorse di niente, se non di avere la testa leggermente pesante,ma lo imputò alla stanchezza. Guardò il biondino chiedendosi come una persona meravigliosa come lui poteva avere per padre quell'assassino...ma gli altri avrebbero ascoltato questi pensieri?
-No.Troppo complicato...aspettiamo di vedere come evolve la situazione- pensò decidendo che quella era la linea migliore. Guardò ancora una volta il biondino, poi si alzò dal letto il più silenziosamente possibile,prese la sua roba ed andò in bagno a cambiarsi.
Dieci minuti dopo si dirigeva in cucina per preparare la colazione,infondo ieri sera non aveva mangiato niente e il suo stomaco ora brontolava. Apparecchiò la tavola per due, dicendosi che anche Draco dopotutto doveva mangiare, con marmellata,fette biscottate, biscotti e zucchero.Mise su a scaldare un pentolino con del latte proprio quando fece la sua comparsa il Serpeverde con indosso i vestiti che gli aveva prestato la sera precedente e i capelli sensualmente disordinati ricadenti dolcemente sul viso e sul collo.Gli occhi grigi scrutarono affamati la tavola imbandita per poi posarsi sul ragazzo moro che rabbrividì sotto quello sguardo carico di....era dolcezza,affetto? Harry sperò fossero entrambe.
"Buongiorno Harry" disse Draco con voce calda e gentile,facendogli un sincero sorriso. Harry credette che il suo cuore stesse per scoppiare dall'emozione tanto batteva: quello era un sorriso vero,non come quelli maligni che gli rivolgeva a scuola.
"Buongiorno.Dormito bene?" rispose dopo aver fatto un centinaio di respiri profondi.Il biondo Serpeverde annuì per poi scostare una sedia dal tavolo e sedersi.
"Latte,the o caffè?" chiese il padrone di casa al suo ospite, che quasi indifferente scrollo le spalle e rispose caffè. Harry si sedette dopo un paio di minuti posando davanti a loro due tazze, una di latte per lui e di caffè per il suo compagno che si servì con fette biscottate e marmellata.La colazione passò tranquillamente, forse troppo, un silenzio teso sembrava aleggiare quella mattina e il Grifondoro guardò di soppiatto il biondo che mangiucchiava una fetta biscottata fissando il vuoto,cosa aveva?
In realtà Draco non aveva niente di speciale, solo era immensamente preoccupato per la sua situazione e felice di trovarsi lì con Harry, incredulo di essere riuscito a dormire una notte di fila durante un temporale, nel mezzo di tutto questo c'era un grande senso di ansia -Mia madre starà bene? Spero non se la sia presa con lei- pensò tristemente, dicendosi poi che quel che era fatto ormai non poteva essere cambiato. Addentò con gusto l'ultimo pezzo di fetta biscottata e finì l'ultimo sorso di caffè concordando con se stesso che non aveva mai fatto una colazione così buona, la giornata luminosa gli parve splendida e calda,forse tutto gli appariva migliore perché finalmente aveva avuto il coraggio di ribellarsi al padre. Rivolse un sorriso sereno al ragazzo seduto accanto a lui che aveva appena finito la sua colazione, si scambiarono uno sguardo d'intesa e insieme cominciarono a riordinare la cucina. Non conoscendo l'ubicazione degli oggetti, ma volendo in ogni modo rendersi utile, decise di lasciare quel compito a Harry e di pulire quello che avevano usato.
Guardò con scetticismo la spugna e il sapone per piatti ricordandosi che lui non sapeva assolutamente cosa fare -Di solito sono gli altri che lo fanno,e poi senza magia- pensò scuotendo la testa. Harry lo guardò sorridendo pensando che con quell'aria pensierosa, la fronte leggermente corrucciata, lo sguardo concentrato era davvero comico.Trattenendo una risata gli si avvicinò appoggiandosi al lavandino.
"Allora mio caro Sig. Malfoy cosa c'è che non va?" disse guardando l'espressione facciale del biondo che si rilassò leggermente ma in compenso sbuffò scocciato. Harry non resistette più e scoppio a ridere di fronte al compagno che rimase serio per 5 secondi prima di ridere con lui.Una volta che si furono calmati Harry lo guardò felice che il suo compagno si fosse rilassato.
"Non sai lavare i piatti?" gli chiese gentilmente "Esistono gli elfi domestici se non lo sai!?" rispose Draco con tono scherzoso,accennando un sorrisetto mentre una luce furba e divertita gli accendeva lo sguardo di mille sfumature azzurre. Harry si incantò in quello sguardo così diverso da quello visto a scuola,poi si decise a rispondere.
"Pardon Mesieur" disse scherzando facendo un mezzo inchino"Ma qui i camerieri scarseggiano, perciò devi darti da fare anche tu" finì guardando Draco che aveva fatto una smorfia all'ultima parte del discorso,ma poi parve rassegnato e si spostò da davanti al lavandino rilassando le braccia lungo il corpo.
"Allora mostrami come fare...perché io non ci capisco niente" disse mentre un leggero rossore gli imporporava le guance pallide con un delicato color pesca.Gli era costato dire quelle parole perché lui non aveva mai chiesto aiuto a nessuno,tanto meno si sarebbe mai aspettato di chiederlo a Potter...ma dalla scorsa sera sembrava che alcune sue convinzioni non fossero che sciocchezze.
Harry gli sorrise e cominciò a mostragli tutte quelle cose che facevano parte della casalinga babbana trattenendo le risate ogni volta che il compagno faceva una faccia dubbiosa.Finito quelle mansioni si recarono al piano superiore per rifare le stanze,anche qui Harry gli mostrò come rimettere a posto i letti e lo spedì a rifare quello della camera dei suoi zii.
Sconsolato il biondo decise di non ribattere e si recò nella stanza e guardò l'enorme letto con le coperte color panna e il copriletto rosa confetto.Con molta pazienza cominciò a tirare le lenzuola e poi le coperte lanciando un'occhiata alla sveglia posta sul comodino,erano le 9.50. Sbuffò sprimacciando i cuscini pensando che a quell'ora era a cavalcare per il parco con il suo cavallo, Katrol,un purosangue Anglo-Arabo Sardo dal mantello marrone scuro e la criniera nera -Quel cavallo è una peste e assolutamente instancabile- pensò sorridendo ricordandosi del caratteraccio che aveva il cavallo: incredibilmente testardo,orgoglioso e permaloso...a pensarci bene un po' si assomigliavano -Forse è per questo che andiamo d'accordo- si rispose allegro aprendo la porta finestra e lasciando passare un piacevole venticello caldo che gli scompigliò i capelli facendoli muovere intorno al suo viso a formare un'aura d'oro e argento.
Draco inspirò a pieni polmoni un nuovo tipo d'aria,quella della libertà -Anche se per poco- si disse. Non aveva idea di cosa fare,ma tornare a casa non gli piaceva per niente come proposta...ugualmente non poteva scappare per sempre e poi sua madre sarebbe stata in pericolo,non voleva immaginare come il caro Lucius si sarebbe vendicato.Forse era il caso di scrivere a Blaise per chiederli qualche consiglio...si per prima cosa fare quello e poi...un Harry trafelato arrivò in camera impedendogli di continuare con l'elenco delle cose da fare.
Draco si voltò completamente verso di lui guardandolo bene:i capelli scomposti lungo il viso e le spalle, gli occhiali di traverso, le spalle rigide con la mascella contratta...tutto denotava ansia e turbamento. Stringeva con forza nella mano destra una busta bianca che a Draco parve una lettera.
"Cosa succede?"chiese serio.Come risposta l'altro gli si avvicinò porgendogli la busta e solo in quel momento Draco notò lo stemma dei Malfoy e il suo nome come destinatario in inchiostro rosso.
Cercando di mantenere la calma Draco allungò la mano e la prese rigirandolo, impaurito da ciò che poteva esserci scritto.Prese un bel respiro ed uscì sul balcone per leggerla. Harry notò quasi subito l'ansia che passava per quelle iridi grigie per poi essere sostituita dalla rabbia. Il biondo strinse i pugni sulla lettera mentre le mani cominciavano a tremare,lo sguardo per un attimo vacuo e concentrato. Harry lo capiva in parte, quando poco prima in salotto era arrivato un barbagianni con una lettera tra le zampe, il moretto aveva avuto un brutto presentimento confermato dal sigillo e il nome scritti sulla busta.In quel momento era più preoccupato che arrabbiato, ma vedendo la reazione del biondino...."MALEDIZIONE!!!"
A quell'urlo disperato Harry riportò la propria attenzione sul Serpeverde che aveva urlato disperatamente.Il braccio era ancora teso con la mano stretta a pugno sul muro ed il Grifondoro poté chiaramente vedere delle macchie di sangue. Gli si avvicinò con cautela,non lo aveva mai visto così arrabbiato, e gli appoggiò una mano sulla spalla. A quel gesto l'erede Malfoy si riscosse voltandosi verso di lui con occhi gonfi di lacrime e sguardo triste -Sembra un cucciolo sperduto- pensò con tenerezza il moro avvolgendogli un braccio intorno alle spalle e accompagnandolo incasa. Lo fece sedere sul letto e sparì nel bagno attiguo alla stanza per ritornare con un fazzoletto bagnato con cui pulì la ferita del biondo alla mano.
"Ti verranno le nocche viola" constatò con voce lieve,ma l'altro sembrò non capire. Harry sospirò per poi sedersi accanto a lui "Si può sapere cosa c'è scritto in quella lettera?" chiese e per risposta Draco gliela passò e l'altro cominciò a leggere curioso:
" Caro Draco,
Spero che questa mia lettera ti giunga il prima possibile.Tuo padre è stato richiamato ieri sera dal Lord,quindi non ha ancora scoperto la tua fuga e non ti chiederò di tornare,hai sopportato abbastanza. Penserò io a proteggerti e a far in modo che non ti trovi, sempre che questo sia il tuo volere. Ti chiedo soltanto di scrivermi per dirmi come stai,se hai trovato rifugio da qualcuno o...semplicemente per sentirti.
Se tu hai veramente deciso di lasciarci farò in modo di spedirti tutto il necessario per la scuola,per quanto mi riguardo io resterò:una spia è necessaria!
Spero di avere presto tue notizie
Con tutto il mio Amore
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Harry Potter e il mistero di Godric-Drarry <3
Hayran KurguChi erano in realtà i fondatori di Hogwarts?Cosa nascondevano?Si prospetta una verità difficile da accettare,può un amore nato da poco sopravvivere al FUOCO?Per saperlo leggete! _--------------------------------------------_ "Harry Potter e il miste...