Guerra - 13 agosto

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Non era possibile, non poteva essere già passato tutto quel tempo.

Meno un giorno.

L'indomani mattina Harry si sarebbe svegliato nel bel mezzo della guerra. Lo scontro era programmato per le 21:00 ma questo non lo lasciava più sereno perché, di fatto, il giorno dopo sarebbe stata guerra e non importava se aveva una mattina e un pomeriggio intero prima dei combattimenti. L'unico lato positivo era che Aubry era riuscito a parlare con Silente e l'Ordine prima di tutto, almeno lui poteva dirsi al sicuro, gli aveva anche riferito le parole di Draco, dei suoi genitori, di Anegael e di Dom, tutti accorate dimostrazioni di affetto e preghiere di tornare da loro ma lui non ce la faceva. Il solo pensiero di guardare negl'occhi il suo ragazzo o i suoi genitori ed essere cosciente che loro sapevano che aveva ucciso, lo rendeva pazzo. Per quante raccomandazione poteva fargli, nulla avrebbe cambiato al realtà. Lui aveva ucciso e ucciderà ancora l'indomani. Come poteva, quindi, abbracciare i suoi cari quando le sue mani erano sporche di tanto sangue? Doveva andarsene prima ma non poteva scappare dopo a battaglia, il suo legame con Draco e i suoi genitori gli avrebbe permesso di trovarlo ovunque, ma allo stesso tempo non poteva neppure uccidersi perché avrebbe dichiarato la morte anche dei suoi genitori......non poteva far nulla se non spezzare il legame che aveva coi fondatori. Aveva solo quel giorno per far una cosa del genere benché non avesse nessuna idea di come fare, e non poteva neppure contare sull'aiuto di Aubry perché il demone avrebbe capito al volo perché voleva un simile risultato. Per fortuna aveva ancora una speranza.

Era riuscito, piuttosto subdolamente, ad avere un diario di Cosetta Corvonero, chiesto in ad Aubry solo perché si annoiava e aveva bisogno di fare qualcosa, in quel piccolo libricino, per sua fortuna, c'era un dettagliato resoconto dell'incantesimo che le due fondatrici e sua sorella avevano operato per 'ibernarlo' nel tempo, e di conseguenza, c'era anche una spiegazioni sul perché il suo risveglio avrebbe significato il ritorno dei suoi genitori. Lui ricordava che appena entrato nella Stanza si era messo a piangere ed era svenuto per il sovraccarico che i ricordi gli aveva causato. Poi era stato tutto come vivere in un sogno, ma suo padre Salazar gli aveva spiegato cosa dire e fare per riportarli in vita dopo aver preso l'anello di Godric, la sua eredità. Ora, su quel libro, aveva la spiegazione alla formula che aveva pronunciato e c'era anche un piccolo accenno a cosa fare per sciogliere il legame di morte che avevano. Non era molto ma almeno aveva una base ed un inizio per operare il suo piano che doveva essere eseguito con meticolosità e puntualità, avrebbe prima ristabilito il legame con Draco per richiamare le 'Fiamme dell'Inferno' e concludere quella guerra millenaria, subito dopo doveva recitare l'incantesimo di scioglimento per il legame con i genitori e uccidersi. I tempi erano importanti, non poteva permettere che qualcuno lo fermasse all'ultimo o avrebbe dovuto anche premurarsi di bloccare quella persona e poi praticare l'incantesimo.....troppo complicato.

"Perso in pensieri interessanti?" la voce divertita e premurosa di Aubry lo colse impreparato totalmente, il demone era uscito dal solito passaggio segreto e gli sorrideva gentilmente prendendo una sedia ed avvicinandola al letto

"In un certo senso" rispose Harry sorridendo all'uomo e sprofondando con la schiena nella pila di cuscini "Non mi hai detto come hai trovato Ann. È un amore vero?" disse ancora più che altro per cambiare discorso, purtroppo si sentiva un libro aperto con l'erede, aveva un modo di fare con lui che gli ricordava tanto suo padre Salazar e non riusciva proprio a tenergli segreto qualcosa, fatto molto spiacevole se stai pianificando un modo per ucciderti!

Aubry aggrottò piano le ciglia e scrutò a fondo il giovane perché sentiva che c'era qualcosa che non andava, che gli teneva qualcosa nascosto e temeva seriamente un suo colpo di testa a fine battagli, nonostante questo non poteva fare nulla. Nessuna lettura del pensiero o interrogatorio, Harry era molto stressato in quel periodo e lui non voleva aggravare la sua situazione. Ciò nonostante lo avrebbe tenuto d'occhio, doveva sorvegliarlo con più attenzione l'indomani in piena guerra, non poteva permettergli di fare qualche pazzia solo per paure che non avevano ragione di esistere. L'aveva promesso a sua figlia: lo Zio Harry sarebbe tornato tutto intero.

Harry Potter e il mistero di Godric-Drarry <3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora