Svolte

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Nella stanza aleggiava un denso senso di allerta e tensione che sembrava stringere i cuori dei quattro spettatori. Catrins e Marcus erano disposti vicino agl'angoli della stanza delle Necessità, opportunamente trasformata in un salone per esercitare i due Lupogrigio nelle loro arti senza dover preoccuparsi di rompere qualcosa o fare male a qualcuno. Godric e Salazar Serpeverde erano seduti in religioso silenzio su un divanetto di pelle nera posto all'estremo della stanza e fissavano Harry e Draco, fermi al centro che si fissavano e tenevano per mano, in piedi e rigidi come soldatini. Erano mesi che i due si allenavano in tutti i modi e campi: oramai erano entrambi capaci di usare la propria magia senza bacchetta, senza comando vocale, erano veloci e sincronizzati, Catrins si stupiva ogni volta di quel grado di unione, come se avessero passato anni insieme, a cercarsi e condividere. Ora che la maggior parte degl'incantesimi era stata eseguita, dovevano solo imparare a conoscere la loro forma animale, dovevano capire cosa erano. I due fondatori non avevano dubbi che ci sarebbero riusciti, quando anche loro si erano uniti, era stato un legame fortissimo e indissolubile, che gli aveva saldato le anime, qualcosa che Harry e Draco stavano imparando a capire ora. Harry non sapeva da che parte iniziare per trovare la sua parte animale, Draco era di fronte a lui non gli occhi chiusi e un espressione concentrata in viso, sperava davvero lo potesse guidare come aveva sempre fatto.

"Di cosa ti preoccupi?" la voce argentea di Draco sgorgava dentro di lui come una cascata "Stai calmo, non pensare a nulla, fluttua"

"Fluttua?! Una valutazione molto scientifica Signor Malfoy, l'ha pensata tutta da solo?!"

"Taci! Spero di diventare qualcosa di molto feroce e con le zanne per addentarti!" gli rispose il biondino mandandogli contemporaneamente un'ondata di affetto, sicurezza e fiducia in lui nelle sue potenzialità, che lo aiutò tantissimo. Harry ricambiò il gesto con un bacio e un abbraccio, poi cadde in trans. Draco alla fine ava avuto ragione, come sempre. Appena si ritrovò a cadere in quello stato di concentrazione, gli comparve davanti un universo bianco e immacolato, costellato ogni tanto da tanti fasci di luce nera: era nella sua mene, o meglio, nella sua coscienza di elemental. Non sapeva di preciso come doveva comportarsi, ma il suo compagno gli aveva consigliato di lasciarsi andare e così fece. Chiuse gli occhi e lasciò al suo corpo il compito di fare il resto. Davanti a lui si susseguivano le immagini di tutta la sua vita, dei suoi giorni felici quando era un bambino, della sua tristezza a crescere con i Dursley. La sua transizione, il dolore acuto di sentirsi solo, di non avere passato. Nel profondo quasi dietro di lui, invisibile ma lontano, c'era la presenza di Draco a coccolarlo, parlargli e non lasciarlo solo neanche in quell'occasione. Se lo sentiva accanto ogni dolore o timore passava in fretta, la sua magia di elfo e veela lo leniva nel profondo ed era una sensazione fantastica. Con un sorriso si accorse che in fondo Malfoy c'era sempre stato in ogni suo momento. Quando era piccolo e vedeva l'amore profondo che i genitori provavano o, per strada, notava delle copie girare mano nella mano, la sua innocenza di bimbo gli diceva che c'era anche per lui una felicità del genere. Nei suoi sogni vedeva sempre un volto austero e dolce che lo aspettava e poi anche dai suoi 'zii' c'era il ricordo di questa persona che sarebbe stata solo sua e avrebbe amato per l'eternità solo lui......quel pensiero era l'unica cosa che lo faceva andare avanti. Poi negl'anni di Hogwarts Draco era una costante certa, era un suo nemico e lo sbeffeggiava, lo insultava e picchiava, voleva sempre primeggiare e faceva la reginetta del dramma.......ma era sempre stato onesto. I suoi scherzi, le sue battute, i suoi insulti erano un motivo in più per far meglio, per non farsi più denigrare la prossima volta o semplicemente, per farsi notare da quegl'occhi grigi. Il fatto che per tutti quegl'anni volesse la sua attenzione non gli era mai venuto in mente, qualsiasi cosa facesse doveva avere lo sguardo di Draco puntato addosso, voleva che si ricordasse di lui, che non lo siglasse come un semplice compagno di scuola. Lui voleva essere molto di più e, soprattutto, voleva diventare abbastanza forte per mostrargli che poteva fidarsi di lui, che lui l'avrebbe sempre protetto.

Harry Potter e il mistero di Godric-Drarry <3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora