Racconti

2.6K 124 10
                                    


"Papàààà" chiamò con voce squillante irrompendo dalla porta massiccia alla fine del terzo piano del castello, entrando in un salottino arredato con gusto e semplicemente. Qualche poltrona e il divano davanti al fuoco, una scrivania di mogano con intagli di edere rampicanti che stava proprio di fronte a due ampie vetrate luminose che davano sul lago nero. Domenic era seduto comodamente a leggere un vecchio libro prima che la figlia gli piombasse addosso saltandogli sulle gambe e facendo finire per terra il tomo antico mentre Harry se la rideva dall'ingresso "Papà, zio Harry ci ha portato le caramelle!!!! Posso mangiarne una?" il ragazzo in questione entrò chiudendosi la pota alle spalle mentre Domeninc lo raggiungeva con la figlia in braccio stile koala

"Me la vizierai Harry!" disse bonariamente sorridendo al moretto e mettendo giù la piccola che guardava con occhi speranzosi i due grandi

"Oh ma dai! E poi ne ho prese alcune anche per te!" sorrise il ragazzo mentre passava alla piccola una scatolina rossa chiusa da un grande fiocco dorato

"Grazie grazie grazie" iniziò a cantilenare saltellando in giro per la stanza per poi correre nella camera da letto col suo tesoro stretto tra le braccia

"Non mangiarle tutte Anegael o poi ti sentirai male!" gli urlò dietro il padre per poi scuotere la teste sconfitto, rendendosi conto che era un richiamo inutile e che presto se la sarebbe vista con un bel mal di pancia

"E questi sono per te!" esclamò invece giulivo il Lupogrigio tirando fuori un altro pacchetto incartato e posandolo sul tavolinetto di cristallo posto tra le poltrone

"E finirai per viziare anche me" rispose sconsolato con uno sbuffo Dom avviandosi verso i dolci e sciogliendo il nastro

"Sciocchezze! E poi ogni tanto ci sta bene" Domenic non osò dirgli che quei rigali lo riempivano di gioia e malinconia perché un tempo era stata un' altra persona che soddisfava la sua golosità di dolci, ma di certo non poteva rifiutare una regalo, e poi il Lupogrigio non si meritava di sentire le sue pene d'amore. Era stata sua la decisione di partire e lasciare il compagno, non aveva nessun diritto di lamentarsi perciò. La gassa si aprì con un suono ovattato e dolce nell'aria e il demone sollevò il coperchio scoprendo un vasto assortimento di muo, caramelle al liquore, api frizzole, cioccolatini e ogni altro tipo di dolce di mielandia.

"Grazie Harry. Direi che ci vuole una tazza di thè per accompagnarli" disse con un sorriso per poi agitare la mano in aria e far comparire un servizio da thè completo, con la teiera che emanava un dolce profumo. Potter sorrise soddisfatto prima di accomodarsi e lasciare che l'amico servisse la bevanda calda che liberava nell'aria un aroma piacevole dopo le ore passate al gelo. Si sentiva spossato e stanco oltre ogni dire, ora che era seduto, probabilmente l'emozione che aveva provato ad Hogsmade aveva lasciato degli strascichi fastidiosi al suo corpo, nonostante avesse cercato di negarlo. Ma ora poteva rilassarsi senza pensieri o far preoccupare Draco della sua salute, il suo compagno non c'era e lui non aveva nessuna intenzione che percepisse il suo malessere attraverso il legame. Una tazza calda gli fu messa tra le mani ed Harry aprì gli occhi osservando il sorriso dell'amico che si accomodava a sua volta con una tazzina in mano, il moretto rispose a quel sorriso e si portò la bevanda alle labbra lasciando scorrere il liquido nel suo corpo e chiudendo di nuovo gli occhi, estasiato.

"Hai l'aria distrutta Harry" gli fece notare candidamente l'uomo osservando clinicamente il suo aspetto, chiedendosi a cosa potesse essere imputato, e sperando che non fosse a causa di qualche ricordo emerso troppo presto

"Brutti ricordi" sospirò fuori Harry raggelando Domeinc che si fermò con la tazzina a mezza aria e la mano che tremava leggermente, ma lui non se ne accorse, con gli occhi chiusi e la mente rilassata non era in grado di percepire l'improvviso nervosismo dell'uomo

Harry Potter e il mistero di Godric-Drarry <3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora