Amore e Fuga (parte 3/5)

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Le lacrime scorrevano libere come perle trasparenti sulle rotondità rosee della sue guance mentre le mani era strette in pugni serrati e rabbiosi, la bocca carnosa chiusa in un linea dura per non lasciare liberi i singhiozzi e il naso arricciato, scontento di essersi lasciato andare in quel modo. Ad Harry l'insieme fece una tenerezza assurda e mandando al diavolo ogni cautela serrò il disperato biondino tra le sue braccia accarezzandogli lentamente e dolcemente i capelli, facendogli sentire solo la sua presenza. E Draco la sentì e gli mandò un muto ringraziamento mentre scoppiava in forti singhiozzi.

Da quando sua madre gli aveva mandato la lettera aveva cercato di mascherare le sensazioni che gli aveva suscitato quella notizia. Aveva cercato di non soccombere alla preoccupazione per la sorte della madre e al desiderio di liberarla e saperla al sicuro. L'angoscia che lo divorare mentre ogni giorni si chiedeva se l'aveva picchiata o stava bene. Non voleva esternare queste sensazioni, non voleva far preoccupare ancora di più Harry dopo che aveva fatto tanto. E poi non c'era stato tempo per affrontare razionalmente le sue emozioni perché era arrivata la prima lezione di Difesa all'aperto, lo svenimento di Harry e il bacio. Amare Harry, divenire cosciente di averlo sempre amato lo aveva fatto sentire bene e libero, ma il dover nascondere al moretto questo forte sentimento era stata ed è una gabbia che lo stava uccidendo, perché non c'era giorno in cui non lo amasse di più e poi altra preoccupazione con gli incubi e i dolori a cui Harry era soggetto e che cercava di tenergli nascosto...........tutte queste emozioni e il fatto che non dormisse molto per la paura, aveva creato uno strato di angoscia che ora richiedeva il suo tributo sul suo corpo. Lasciò libero sfogo alle lacrime aggrappandosi alla camicia di Harry come ad un'ancora che salvava la nave dalla bufera e con lentezza cercò di calmarsi usando il dolce ed aromatico profumo della pelle del moro come calmante. Harry era dolce e comprensivo e gli piaceva il suono della sua voce mentre bisbigliava dolcemente al suo orecchio che era con lui, che non lo avrebbe abbandonato, che ce l'avrebbero fatta.......e Draco credette ciecamente in quelle parole.

Harry guidò il biondo fino al suo letto comprendendo che dopo lo sfogo non sarebbe riuscito a stare neanche in piedi, il carico emotivo di quei giorni era stato troppo intenso e il compagno non usciva neanche da una bella estate. Delicatamente lo fece sedere sul letto e lo aiutò a spogliarsi ripiegandogli i vestiti sulla spalliera di una sedia e prendendo il pigiama per andare a cambiarsi a sua volta troppo stanco per farsi una doccia o altro si rivestì in fretta e raggiunse il suo letto. Draco era già accovacciato tra le lenzuola e le coperte con solo il viso pallido che spuntava e gli occhi azzurri aperti e malinconici. Si sedette sulla sponda del letto dell'amico che si girò a guardarlo e con gentilezza gli accarezzò una guancia chiara sorridendogli.

"Devi smetterla di preoccuparti. Ce la faremo"

"Lo so.....ma non posso farne a meno" gli rispose con un piccolo sorriso di scuse "Mi dispiace ma sta sera sono troppo stanco per narrarti delle costellazione. Ti dispiace iniziare domani?"

"Nessun problema tranquillo. Ora pensa solo a farti una bella dormita" disse dandogli ancora una veloce carezza e raggiungendo il suo letto

"Anche tu Harry. Cerca di dormire un po' sta notte" gli disse il biondo alludendo sottilmente agli incubi che lo tenevano sveglio

"Io dormo sempre Signor Malfoy!" disse scherzosamente il moro infilandosi a letto facendo finta di non aver capito l'allusione, e in cuor suo sperò che Draco non si fosse accorto di quante notti lo tenevano sveglio quei sogni

"Certo. Buonanotte Harry"

"'Notte Draco" dopodiché solo il silenzio e il lento respiro della notte permeò quella stanza come tutto il castello.

Il mattino dopo Draco non era per niente riposato, forse leggermente più tranquillo ora che aveva informato Silente e Severus sul quanto rischiava la madre, ma finché non l'avesse avuto al sicuro non poteva dirsi calmo. A colazione gli amici lo guardavano sospettosamente e più di una volta Blaise gli aveva rivolto uno sguardo di fuoco e il biondino sapeva che l'amico era offeso perché non si era confidato con lui e sapeva anche che era una cosa da fare al più presto. Comunque la mattina non gli lasciò molto tempo libero, le lezioni erano molto pesanti e visto che mancava solo un anno ai M.A.G.O i professori picchiavano particolarmente. D'altra parte era rassicurante sapere di avere dalla sua la calma presenza del moretto che cercava di essere tranquillo anche per lui e Malfoy apprezzò particolarmente quella cosa, Harry cercava di fargli sentire che nulla era cambiato nella sua quotidianità. Le lezioni del pomeriggio scivolarono via molto velocemente rispetto a quelle della mattina e Draco tirò un sospiro di sollievo quando anche l'ultima campana suonò decretando la fine di quella giornata di studio. Si stiracchiò nell'aria sciogliendo i muscoli intorpiditi e aspettò gli altri suoi amici per andare a posare i libri in Sala Comune quando posò lo sguardo su Harry che stava chiacchierando amabilmente con Rasty West, un 'simpatico ed allegro' Tassorosso del loro stesso anno. Storia della Magia l'avevano dovuta dividere con i tasso e cosa ancora più detestabile West non aveva tolto gli occhi un secondo da Harry, lo aveva letteralmente spogliato mentre lui si logorava il fegato cercando di trattenersi dall'andare a spaccargli la faccia. E ora lo osservava parlare con tranquillità mentre gli sorrideva disarmante.

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