La partita era entrata subito nel vivo della competizione assoluta, i Serpeverde erano determinati più che mai a spezzare quella che a loro giudizio era un'altra insulsa trovata di Silente di ridicolizzare la scuola. Avevano chiuso ogni tipo di contatto con quelli che un tempo erano stati i loro compagni di casa e perciò ora, trovandoseli davanti in una gara sportiva la voglia di rivaleggiare e schiacciarli era predominante. Dall'altra parte la casa di Harry offrì una strenua difesa all'inizio, spiazzata da tanta aggressività, ma dopo i primi minuti di sbandamento seppero far valere tutta l'abilità e l'allenamento dei suoi giocatori. Draco, Blaise e Juliè effettuavano dei passaggi precisi e calcolati, appena in possesso della pluffa si guardavano attentamente in giro per controllare la posizione dei compagni e poi la rilanciavano al compagno in tempo per segnare. Ron come portiere faceva storia, era migliorato tantissimo rispetto all'anno precedente ed erano pochissime quelle che riuscivano ad entrare, tanto che il punteggio era, dopo la prima ora di gioco, di 120 a 70. Harry sorvolava il cielo alla ricerca del boccino, tallonato stretto dal cercatore avversario, un energumeno che si muoveva veloce sulla scopa ma il suo punto forte erano le spallata che rischiavano di far cadere l'altro giocatore. Il giovane Potter si rendeva conto che non potevano continuare una partita così estenuante, i Serpeverde avevano deciso di fare azione diversiva e cercavano in tutti i modo al limite del regolamento di distrarre o sfiancare i giocatori del Lupogrigio. Marcus Flacus, cacciatore al settimo anno delle serpi, seguiva da vicino Draco, forse per vendicarsi del suo voltafaccia, e continuava a infastidirlo insultandolo o dandogli qualche colpo per destabilizzarlo, stavano volando attorno ad una delle tribune mentre Draco riceveva un passaggio di Blaise, la rilanciò subito verso l'amica mora e Marcus ne approfittò per dargli un colpo con la coda della scopa. Draco si sentì sballottare e la scopa perse il controllo disarcionandolo, i suoi riflessi gli permisero di restare aggrappato almeno con una mano e con u colpo di reni si ritirò in sella.
La Boom era troppo lontana per notare l'azione scorretta e il gioco proseguì liscio ma Harry aveva visto tutto e per un attimo era stato pronto a correre per soccorrere l'amico prima che questi riuscisse a cavarsela. Doveva prendere il boccino, lo sapeva, doveva trovarlo e mettere fine alla gara.
Compì un altro giro lungo del campo e poi lo vide, un lieve bagliore dorato tra le assi che componevano i soppalchi dello stadio. Il cercatore avversario era sempre vicino a lui ma pareva non aver notato il boccino così Harry decise di depistarlo.
Partì veloce verso la parte opposta del campo, facendo un lungo giro attorno ai pali della porta dei Lupogrigio, notò per un attimo l'occhiata perplessa che gli lanciò Ron e poi sfrecciò verso la cima di una tribuna. Vector Lorens gli era sempre dietro, ma dopo quest'ultima brusca e improvvisa manovra le distanze si erano allungate e Potter ne approfittò gettandosi verso il bagliore dorato che ancora si intravedeva. Le assi di legno erano spesse e robuste e si intrecciavano una all'altra in un dedalo infinito, l'aria fischiava in rauchi sibili tra loro e volare tra le piccole fessure era un'impresa difficile, ma Harry conosceva quella via, l'aveva percorsa durante il secondo anno con un bolide al suo inseguimento!
Dietro di sé sentì l'arrivo e l'avvicinarsi dell'avversario che doveva oramai anche lui aver avvistato il boccino che svolazzava veloce tra le intercapedini delle assi mentre in lontananza risuonavano il fragore degli incitamenti del pubblico e le grida del cronista. Harry si allungò sulla scopa per aumentare la velocità e avvicinarsi così all'oggettino dorato che sbatteva le ali freneticamente mentre il cercatore grigio verde gli si affiancava con un ghigno perfido a deformargli il viso, entrambi erano così vicini alla vittoria, mancava poco, un soffio....
Catrins era seduta sulla tribuna riservata al personale docenti con vicino Severus che lanciava lunghe occhiate studiate al gioco egregio del suo figlioccio mentre segnava un altro punto perfetto, poi videro lo scatto veloce di Harry, i suoi giri attorno alle porte inseguito dall'avversario, cercarono più avanti un segno del boccino ma nessun bagliore dorato si fece vedere. Seguirono tutta la manovra rapida di Potter e Lorens e poi videro il moro Lupogrigio tuffarsi nell'intercapedine dello stadio e solo allora notarono un piccolo, debole luccichio tra le assi. Catrins si risedette con lo sguardo attento, concentrato su un punto particolare mentre si rigirava tra le mani guantate il grosso anello con l'onice e Severus le lanciava lunghe occhiate sbieche sbuffando seccato "Sta andando bene, c'è vicino" bisbigliò solo la collega in un soffio che si mischiò al vento turbinante che si diresse verso il fondo dello stadio, tra i radi steli d'erba e poi sibilando alle assi imponenti dell'impalcatura. Un urlo e uno schianto e poi la figura di Harry Potter sbucò da quell'antro oscuro, dietro di lui, a piedi tra l'erba c'era Vector Lorens che inveiva col pugno alzato verso il moro, la scopa ai suoi piedi spezzata in due.
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Harry Potter e il mistero di Godric-Drarry <3
Fiksi PenggemarChi erano in realtà i fondatori di Hogwarts?Cosa nascondevano?Si prospetta una verità difficile da accettare,può un amore nato da poco sopravvivere al FUOCO?Per saperlo leggete! _--------------------------------------------_ "Harry Potter e il miste...