Verità assoluta

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La donna stava seduta alla sua scrivania con una penna era le mani e davanti un plico di fogli che, dall'aspetto, a Draco sembravano compiti di qualche classe. Da quando era tornato Marcus la strega appariva più rilassata, meno tesa e preoccupata e incredibilmente felice, come se un qualcosa dentro di lei si fosse sbloccato liberandola da catene invisibile che la tenevano rinchiusa. Parlando del diavolo..... Draco guardò con cipiglio freddo e impassibile l'elfo che stava seduto comodamente su una poltrona accanto al camino sfogliando un libro piuttosto spesso e lanciandogli una breve occhiata di sufficienza, scambiando uno sguardo veloce con la compagna come a chiedere qualcosa, scrollò le spalle e tornò a leggere disinteressato a tutto il resto.

"Non avevo mai visto un quadro del genere con Godric e Salazar" disse poi ricordandosi quello che le aveva detto prima la donna

"Sì, in effetti non ne esistono molti, la maggior parte fu bruciato o nascosto, ma a me piace ricordare che quei nostri due fondatori si amavano davvero" rispose con un live sorriso posando lo sguardo sul dipinto in questione con sguardo malinconico, persa nei meandri dei suoi ricordi per un tempo infinito mentre Draco si domandava come faceva a sapere una cosa del genere e, soprattutto, se la maggior parte di quei dipinti era perduta, lei dove aveva trovato quello? E come? "Avevi bisogno di qualcosa Draco?" chiese poi ridestandosi dai suoi ricordi e girandosi verso il giovane che sostava nel centro della stanza. Gli sembrava più stanco e preoccupato del solito. Lei lo capiva, sapeva cosa voleva dire sentire il proprio compagno irraggiungibile e in pericolo senza saper fare nulla, e mai avrebbe voluto che il giovane Malfoy si trovasse ad affrontare una situazione del genere così presto. Il loro legame era pressoché incompleto, troppo affrettate e veloci si erano evoluti i fatti senza dare il tempo ai due ragazzi di ampliare e consolidare quell'amore che avevano da poco scoperto. In quel periodo il Lupogrigio biondo era stato costantemente sulle spine, sempre distratto e triste, quasi un fantasma che si trascinava, sembrava soffrire costantemente per quel sonno forzato in cui era caduto il moro compagno e sinceramente lei non sapeva come agire. Marcus le aveva ripetuto fino all'esasperazione che doveva istruire il bel Malfoy su quelli che sarebbero stati i suoi doveri da quel momento, e lui gli avrebbe insegnato tutto quello che un Compagno d'Anima doveva sapere, gli avrebbe fatto da Tutore in quel tempo.......e poi si sarebbe divertito un mondo! Quel giovane biondino era una sfida non da poco perché conservava un potere e un orgoglio non indifferente che si scontravano alla perfezione con lui, ma Marcus amava le sfide difficili ed era convinto che con un buon addestramento quel Malfoy poteva diventare un Compagno d'Anima di prim'ordine e infallibile, come dovevano essere agli albori dei tempi. Ma purtroppo la sua bella compagna aveva bocciato sul nascere la proposta dicendo che avrebbero scatenato un putiferio litigando su tutto e rischiando di venire alle mani, o alla bacchetta, erano troppo testardi ed orgogliosi entrambi, e in secondo luogo Catrins voleva evitare di far prendere contatto al giovane con quel mondo. Era ancora troppo presto, si ripeteva, i due non avevano neanche avuto la possibilità di instaurare un legame carnale, che era fondamentale per iniziar l'addestramento......ma dall'altra parte Harry non si svegliava, precipitava sempre di più e a niente erano valse le ore a cercare di destalo col potere del suo anello. A quel punto non sapeva più come comportarsi.

"Come faccio a sapere se sono il Compagno d'Anima di Harry?" disse in quell'immoto silenzio il biondo con voce ferma e sicura, perfettamente calma ma con un tono che dichiarava che esigeva delle risposte altrettanto sincere e precise. Ma a quell'affermazione i due non reagirono come si aspettava. Catrins Gale si accasciò sulla sedia della sua scrivania con un gemito di sconforto, acuto, mentre con una mano si copriva il viso per non far vedere la nota di rabbia e sconfitta che le segnava i lineamenti; dall'altra parte della stanza Marcus piantò il libro, si alzò in piedi di scatto con un urlo di vittoria e corse a stringere le mani di un attonito Draco che li fissava con gl'occhi sbarrati. L'elfo continuando si diresse poi dalla compagna estremamente felice e togliendole la mano dal viso la baciò con ardore cancellando così i versi di avvilimento che le uscivano dalle labbra. Il suo compagno lusingò la sua bocca facendole dimenticare tutto e trasmettendole la sua gioia e il suo senso di vittoria a cui la donna rispose facendogli sentire l'indignazione che la permeava, ma infondo un certo sollevamento e piacere per quel risvolto.

Harry Potter e il mistero di Godric-Drarry <3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora