Il completamento di una transizione

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La stagione mite dell'inizio era lentamente sfociata in un inverno freddo e rigido, con piogge insistenti già da metà Ottobre che ingrigivano le spensierate gite ad Hogsmade per gli studenti di Hogwarts che cercavano un po' di svago dalla mole di studio. Soprattutto Harry e Draco avrebbero volentieri desiderato un po' di diversivi dalle ore intere e snervanti passate coi loro Tutori ad addestrarli. Era passato circa un mese, e anche se Catrins e Marcus erano degl'ottimi maestri e conoscevano molte cose che gli sarebbero occorse nella nuova guerra, erano anche molto severi e prendevano solo il meglio da loro due, con il risultato che il più delle volte tornavano in camera stanchi morti e l'unica cosa che riuscivano a fare era cambiarsi e infilarsi a letto. Non che Harry si lamentasse a conti fatti. Da quando si era risvegliato Draco era particolarmente dolce e attento nei suoi riguardi e si metteva davvero d'impegno a studiare come Compagno d'Anima, ripetendo che doveva divenire il migliore in poco tempo. Il moretto continuava a ridirgli che lui non voleva niente di eccelso e che non desiderava vederlo cos' distrutto per i suoi ultra sforzi, ma il biondo non ci sentiva e continuava per la sua strada. Da tempo Malfoy aveva capito che Harry non era un normale demone elemental, c'era qualcosa di più fino, sottopelle e potente che gli diceva di dare il massimo, perché solo un Compagno d'Anima superiore poteva stare al suo fianco, e Draco proprio non voleva lasciare quel posto a nessun altro. Di certo non poteva confidare al moretto quel pensiero, aveva già troppi problemi e preoccupazioni perché se ne aggiungessero altre che forse sarebbero rimaste sue sensazioni. Tra l'altro era da qualche giorno che il suo ragazzo appariva teso, nervoso, soprattutto con lui. Marcus non faceva che ripetergli che doveva affrettare i tempi e darsi una svegliata perché potevano acquistare solo maggior potere una volta che si fossero uniti anima e corpo, ma per quanto Draco provasse a spingere il loro rapporto in quel senso, ogni suo tentativo veniva respinto. Ogni notte Harry si faceva abbracciare, baciare e accarezzare, ma non andavano mai oltre. L'unica volta che era riuscito a ottenere qualcosa era stato una settimana fa, in cui il moretto si era lasciato andare ed era riuscito ad ammorbidirlo un po'. Si era limitato a masturbarlo, ma vedere il viso arrossato e gli occhi vere liquido del suo ragazzo era stato sufficiente a fargli desiderare ancora di più quell'unione tanto ricercata. Peccato che il suddetto compagno si fosse poi addormentato e che l'indomani dopo facesse finta di niente. Da quel momento in poi Draco era riuscito a rubare solo carezze e baci, neanche i tocchi di quella notte, e Harry appariva sempre più freddo. Questo naturalmente influiva sugli allenamenti e i loro due maestri se la prendevano con lui. Ma che cazzo poteva farci se aveva un fidanzato frigido?!

Darco sospirò di amarezza mentre attraversava i corridoi illuminati dal sole mattutino dirigendosi verso la Sala Grande. Come tutte le mattine da 10 giorni in avanti lui si ritrovava solo nel letto ancora caldo dei loro corpi uniti e del profumo dolce del suo compagno che si alzava sempre presto, si vestiva in silenzio e lo lasciava solo come un cane!! Malfoy non ne poteva più di quella storia. Voleva svegliarsi con il suo moretto tra le braccia, voleva aprire gli occhi e baciare le sue labbra come prima cosa, voleva semplicemente fargli capire che l'amava e sentirselo ripetere cento volte! Ma purtroppo questo non avveniva e, cosa peggiore, non sapeva perché Harry lo evitava in quel modo. Quando erano insieme Draco sentiva solo amore giungere dal compagno, c'era nel profondo una traccia di freddezza, di dolore, ma il biondo non riusciva a collegarla ad alcuna sua azione. Da quando si erano risvegliati e Madama Chips li aveva dimessi aveva cercato di fare di tutto perché Harry stesse bene e si sentisse bene con gli altri. I loro amici avevano fatto finta di nulla sulla sua natura, ci scherzavano e sostenevano come potevano, e sapeva che questi atteggiamenti al moro facevano piacere, lo sentiva attraverso il loro legame. E credeva di essersi sempre comportato bene, era riuscito a domare la gelosia selvaggia che lo prendeva e anche Potter aveva calmato quel lato di se stesso, e per tutto il tempo aveva comunque cercato di attirare meno attenzione possibile. Quindi non riusciva proprio a capire dove aveva sbagliato per causare quel cambiamento, ammesso che fosse una cosa fatta da lui. In ogni caso anche gli altri gli sembrava che non avessero fatto o detto nulla di grave.......proprio non riusciva a trovare una soluzione in quella ingarbugliata faccenda, contando che Potter gli faceva sentire solo in parte le sue vere emozioni, e questo perché il loro legame non era completa, perché in quel caso invece, non ci sarebbero state barriere che lo tenessero lontano dai pensieri ed emozioni del suo compagno.

Harry Potter e il mistero di Godric-Drarry <3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora