Ritorno a Hogwarts

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Severus Piton si era sempre definito un uomo freddo e riflessivo che durante le missione non perdeva la concentrazione e pensava solo alla sua incolumità, ma questo modo di vivere si era completamente stravolto da quando aveva cominciato a lavorare per l'ordine e da quando intratteneva una relazione con Remus Lupin. Non poteva di certo mantenere il sangue freddo quando sapeva il suo compagno impiegato in qualche missione pericolosa o a combattere contro il dolore di ogni luna piena, inoltre l'orrore che aveva visto in quel beve periodo in cui aveva creduto alle fandonie che Tom Riddle perpetuava, gli era bastato per capire che non era la via giusta e che non voleva vedere soffrire nessuno. Anche per questo la riflessione e la concentrazione molte volte erano difficili da mantenere, perché fastidiosamente una parte della sua mente gli ricordava i patimenti che la gente avrebbe sofferto se quelle battaglie, quella guerra fosse stata vinta dal Lord. Ed ora si trovava a combattere contro una nuova sensazione, un sentimento di protezione e preoccupazione verso il figlioccio del licantropo e 'Salvatore' del Mondo Magico: Harry Potter.

Era dall'anno prima all'Ufficio Misteri che si era reso conto della forza d'animo e di volontà che animava quel ragazzo, l'aveva allora cominciato ad analizzare valutandolo come se fosse stato una bestia rara e quello che aveva trovato gli era piaciuto, o per meglio dire: gli aveva reso più sopportabile la sua presenza! Era caparbio, irrispettoso delle regole, potente, dolce e altruista, ma nonostante tutti gli affetti che gli erano stati sottratti era ancora in grado di elargire un sorriso di incoraggiamento nascondendo le ombre scure dietro una facciata allegra. E quella forza d'animo era piaciuta al professore di pozioni che si era visto costretto a non considerare più il giovane Harry come una copia di James, aveva più tratti simili a Lily di quanto si pensasse. Ed era per questa valutazione che ora aveva sviluppato quello strano affetto e la preoccupazione ogni volta che si ficcava nei guai ( e ciò accadeva spesso!) e quel giorno era uno di quelli. La foresta era calma e silenziosa impregnata dei soliti profumi tipici della stagione, il moretto era entrato oramai da 1 ora e passa nell'edifico per liberare la madre di Draco, ma dall'inizio dell'operazione non avevano notizie. Nessun segnale di pericolo o altro, nessun suono sospetto o energia magica estranea o pericolosa, niente se non una quieta bassa e frustrante. Le sentinelle poste ad intervelli regolari non avevano rivelato niente e dal passaggio non giungeva un suono, sembrava tutto estremamente tranquillo e la cosa gli sembrava sin troppo sospetta. Rems accanto a lui era un fascio di nervi mentre stringeva spasmodicamente la bacchetta tra le dita, lo sguardo fisso verso la casa e tutti i sensi allerta. Severus sospirò e con tutta calma si avvicinò al compagno posandogli una mano sulla spalla e stringendo in una presa affettuosa mentre il licantropo si rilassava impercettibilmente nella sua stretta ma non perdeva di vista la villa. Piton stava quasi per decidersi a contattare Silente e successivamente entrare nella casa quando un'onda di energia magica li investì come una presenza fisica facendoli barcollare. Lo scontro durò solo pochi attimi e fu impetuoso e forte come una elettrica mentre avvertivano quella forza irradiarsi con precisione da una persona all'interno dell'abitazione. Severus fu lesto a bloccare il compagno che si stava già lanciando vero il Manor per raggiungere il figlioccio avendo ben compreso che quella magia apparteneva solo ad Harry. Si ribellò alla stretta che gli impediva di raggiungere il ragazzo che sentiva in pericolo e solo quando il professore di Pozioni gli circondò la vita abbracciandolo stretto si rilassò e smise di lottare. Il Mangiamorte gli ricordò con voce pacata della linea difensiva e che non sapevano bene cosa aspettarsi una volta entrati.....ma non poteva negare lui stesso che la morsa d'ansia che lo coglieva era difficile da ignorare.

Gli altri membri dell'ordine che sorvegliavano la zona si avvicinarono non appena l'onda passò e stettero fermi per recepire gli ordini. Severus pregò con tutte le forze che Silente fosse dentro quella casa a salvare Harry ma minuti dopo la stessa di magia arrivò debole e dolorante trasportando un urlo e un pianto straziante. Harry stava soffrendo.....quelle erano le uniche parole che si ripetevano nella mente di ognuno e Piton sciolse la stretta intorno al compagno pronto ad entrare nel tunnel e fermare qualsiasi cosa stesse accadendo là dentro. Remus aveva dipinto in viso un'espressione sicura e sofferente mentre stringeva la bacchetta e si preparava a seguire il compagno per aiutare Potter, dando alcune direttive agl'Auror riuniti disponendo 5 a venire con loro e gli altri a controllare il perimetro. Stavano per entrare nel passaggio buio quando le onde di dolore si fermarono, tranciate nel momento culminante di agonia che aveva quasi fatti piegare le ginocchia ai presenti dal dolore riflesso. Il licantropo chiuse un attimo gli occhi pregando che quel silenzio non significasse la morte del suo giovane protetto mentre le persone riunite introno a sé sembravano pensarla nello stesso modo. Poi con un rumore di vetri rotti lo scintillante scudo di protezione intorno a Malfoy Manor si spezzò cadendo in piccoli pezzi che rilucevano nella luce vivida del sole. Attesero col cuore in gola per minuti che parvero ore e poi Remus si avvicinò al portone di entrata, bacchetta alla mano, seguito dagl'altri che controllavano con sguardo clinico la situazione nella paura di incontrare una trappola disseminata lungo la strada. Erano appena arrivati nella strada di ghiaia che scricchiolava morbida sotto la suola delle loro scarpe e si estendeva in una bianca spiaggia fino al portone d'entrata e al cancello. Nessun suono giungeva dall'abitazione né alcuna forma di potere, l'aria stessa sembrava ferma, in attesa finché la porta di spesso legno di noce non si aprì ruotando sui cardini senza alcun rumore. Sulla soglia stava immobile un'alta figura slanciata che reggeva in braccio un moretto svenuto e distrutto. Severus, come nessun altro, non poté distinguere chi era quell'uomo che trasportava Harry Potter a causa del sole che aveva alle spalle e che metteva in ombra i lineamenti, non si fidarono comunque. Puntarono le bacchette contro quell'individuo nell'esatto momento in cui compiva i primi passi per avvicinarsi tenendo il giovane con attenzione non curandosi all'apparenza delle armi che aveva puntato addosso. E solo quando oramai pochi passi lo dividevano dal gruppo di combattenti Piton riconobbe quell'uomo che non vedeva da decenni e che sperava di non rivedere perché non avrebbe portato che altro scompiglio.

Harry Potter e il mistero di Godric-Drarry <3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora