I suoi genitori insieme a Lucas avevano preparato tutto;ed era tutto perfetto e sistemato a tavola.
A sentire quel profumino mi era venuto l'appetito quando prima non avevo neanche un pó di fame nonostante non avevo fatto la collezione.
Ci eravamo messi a tavola e prima di servire il pasto nel piatto sua madre inizió a parlarmi .
"Quindi te sei la famosa Angel di cui mi parla sempre mia figlia?"
"Si,sono io però non sono famosa invece sua figlia si! Ed è grazie a lei che io ora ho degli amici con cui uscire".
Si era messa a ridere la madre di Leana sentendomi dire che sua figlia era popolare.
"Ma quanti anni hai?"
"Tra 1 mese ne faccio 11".
"Quindi sei del 95 come Lucas?".
"Si!!".
"In quale scuola vai?".
"Sono appena uscita dalle elementare e a andrò nello stesso istituto dove va sua figlia;sono indietro di un anno per la lingua".
"Dai un anno non sono tanti, ci persone più grandi di te che sono indietro. Dai ora mangiamo prima che si raffredda tutto ho anche tanto fame e voi?".
"Beh, io all'inizio non avevo neanche un pó di fame poi a sentire il profumino del ragù e del arrosto mi è venuto l'appetito. Dal profumino sento che sarà tutto deliziosa".
"Nessuno ti ha mai detto che l'apparenza inganna?"mi disse il padre di Leana.
"Finché non lo assaggi non lo puoi neanche sapere il gusto quindi mangiamo perché io sto morendo di fame" aggiunse Leana.
"Dai allora gustiamolo" rispose il padre.
Mentre la mamma di Leana stava servendo i piatti squilló un cellulare. Era quello di Leana al primo squillo non aveva fatto caso neanche al secondo poi alla terza si alzò dalla tavola per rispondere. Sua madre si era imbestialita perché Leana si era alzata dalla tavola per risponde al cellulare dicendole" guarda che il cellulare non scappa mica,se la persona che ti ha chiamato aveva bisogno ti richiamava oppure la richimavi te". Appena sua madre aveva finito di urlare addosso alla figlia, dopo un minuto era ritornata al suo posto scusandosi e dicendo che era per la nostra uscita in piscina più tardi.
Io avevo pensato subito che non ci andavamo più. Non potevamo non andare dato che avevo preso il costume al ultimo momento perché ci tenevo ad andare in piscina con loro.
"È successo qualche cosa?gli altri hanno cambiato idea non vogliono più venire?" Chiese la madre a sua figlia.
" no,no mamma non riguarda alla nostra uscita e non posso dirtelo perché è una sorpresa per Angel".
"Ah!!capisco... ma a che ore avete intenzione di uscire perché sono già alle 1"chiese Angela a sua figlia.
" stavo pensando verso alle due e mezza e tre".
"Va bene, ma vi dobbiamo accompagnare?" Ci domandò sua madre.
"No mamma, andiamo da sole a quello vicino al mercato Delle Scarpe alla Bellla Vita".
"Va bene tesoro, ma Angel dove abiti te?".
"Cui a Cassano e sono dieci minuti da voi" le risposi.
"Capito... magari la prossima volta potresti venire con la tua famiglia, così pranziamo insieme".
"Va bene,proverò a chiederlo a mia madre".
Dopo averle detto che avrei provato a chiederlo a mia madre mi ero ricordata che mia madre non era una che accetta gli inviti delle mamme dei miei amici.
Ricordando bene in terza elementare quando la mamma di Andrea quello che era considerato il mio tra (fidanzatino) aveva provato ad invitarci a pranzo o a cena tre o quattro volte ma lei rifiutò.
Non avevo mai capito il motivo per quelle aveva rifiutato. La cosa più sorprendente non ci aveva invitato solo la madre di Andrea ma altre tre mamme, erano sempre mamme delle mie compagne di classe.
A me invece non mi era mai venuto per la testa di chiederle il motivo per quale rifiutava gli inviti.
Assaggiai la pasta al ragù ed era deliziosa,mai quanto come quello che fa mia madre però erano stati bravi.
Mi complementai e ringraziai a sua madre di avermi invitata e lei mi disse che ero la benvenuta a casa loro.
"No sei allergica a nulla vero?" Mi chiese suo padre.
"No, non credo anche se lo fossi per un allergia non mi perderei mica una bontà come questo" le risposi ridendo e si erano messi a ridere anche loro per la mia battuta.
"Leana posso venire anche io con voi?" Chiese Lucas a sua sorella.
"Quando esci con i tuoi amici ti chiedo di venire pure io?".
"No! Però tu non me l'hai mai chiesto".
"Come non te lo chiedo io, non dovresti chiedermelo pure te".
"Eddaaiiii!!! Non fare la cattiva".
"Non è questione di fare la cattiva. Ma è questione che io ho i miei amici e tu ne hai i tuoi perciò non mi devi rompere l'anima".
"Daiii Leana, non essere così dura con tuo fratello" aggiunse la loro madre.
"No mamma! Non sono dura con lui, è solo che non lo voglio tra i miei piedi punto" rispose Leana.
"Ma è più piccolo di te ed tuo fratello!!" Ribadí sua madre.
"Si di un anno, cosa vuoi che sia un anno? Lo so che è mio fratello anche io sono sua sorella però non lo voglio con me!".
"Dai Lucas non te la prendere più tardi andiamo al cinema se ti va?"Disse sua madre.
"Stai scherzando,vero mamma? " rispose Lucas a sua madre.
"Sto dicendo serialmente però se non vuoi fa niente" rispose Angela al suo figlio.
"Mamma ti ricordo che ho smesso di uscire con te tre anni fa"aggiunse Lucas.
"Come hanno detto...Anche te Angel ti vergogni ad uscire con tua madre?" Mi chiese Angela.
"Beh...sai che non lo so! perché io e mia madre abbiamo un altro tipo di rapporto"le risposi.
"In che senso, perché non ti sto capendo?" Mi disse Angela.
"Nel senso che mia madre non cè quasi mai a casa ed è difficile che esco con lei perché è sempre a lavoro... però se me lo dovesse chiedere non riffiuterei".
Leana mi fece uno sguardo un pó strano prima di chiedermi il motivo per quale non avevo voluto presentare a loro mia madre,in quel giorno in oratorio.
Il mio viso d'un tratto cambio espressione,da felice e spensierata si trasformò in seria.
Volevo darle delle spiegazione riguardo alla domanda che mi aveva posta solo che non riuscivo a trovare le parole giuste.
Più che non riuscivo a trovare le parole giuste io direi perché mi aveva colta di sorpresa e quindi mi aveva messa un pó a disaggio.
Rimasi muta pensando di cambiare il discorso con qualcos'altro oppure mentire.
Io me lo aspettavo che primo o poi me l'avrebbe chiesto però non immaginavo in quel giorno sopratutto davanti alla sua famiglia.
Non volevo essere passata per la cattiva e disobbediente ragazzina dalla sua famiglia.
Anche se in realtà io ero così senza volerlo ma perché ero costretta.
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Le mie lacrime
ChickLitQuesta biografia é tratta da una storia vera di una ragazza che ora ha 19 anni; quando era piccola andava alla ricerca di una migliore amica. Ma l'aveva trovata oppure la deve ancora trovare questa migliore amica? Si la troverà! Ma sarà un pó partic...