Parte 15

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Pensavo quanto era stato gentile con me! Al suo sorriso,i suoi occhi e la sua voce quasi rocca peró dolce e piacevole che era rimasto impresso nella mia mente. Aveva un sorriso adorabile e coinvolgente. Quando sorrideva si vedevano i suoi denti perfetti e bianchi nonostante fumava; accompagnato dai quei due buchi meravigliosi che uscivano dalle sue guance mentre sorrideva o parlava.
Ai suoi lineamenti del suo volto,aveva il viso così bello e pulito.
Al suo profumo aggressivo però stra buono di menta.
Quella frase detta da lui (promettimi che ci rivedremo presto) viaggiava nella mia mente di continuazione.
Non capivo cosa mi succedeva perché continuavo a pesare a lui, poi perché proprio in quel momento? Quando io stavo morendo dal sonno.
Non capivo il perché però sentivo il bisogno di rivederlo.
Quando meno me lo aspettavo mi ero addormentata.
Dormii fino quando mia madre non mi era venuta a svegliare alle dieci del mattino ed io non mi volevo alzare dal letto perché quando avevo preso sonno erano verso l'una e passa,io non mi ero abituata ad addormentarmi così tardi. Di solito alle undici appena avevo finito di guardare i film di prima serata già partivo nel sonno.
Se mamma non mi aveva ricordata che dovevo andare da Leana me la scordavo a momenti.
"Angel svegliati?!!".
"No,dai madre oggi è sabato, lasciarmi dormire uffa!" E mi rigirai dal l'altro lato del letto mettendomi sul fianco destro.
"Amore,io ti lascerei pure dormire però poi non mi devi fare il muso di non averti chiamato... perché sei stata te a dirmi che oggi devi andare a casa della tua amica e mi avevi chiesto di accompagnarti...".
"È vero madre, grazie di avermelo ricordato ma che ore sono?".
"Sono le dieci e se vuoi che ti accompagni ti devi preparare entro mezz'ora perché poi devo andare a lavoro e non stare a perdere il tempo a farti la doccia ".
"Va bene mamma, tra mezz'ora sarò pronta".
Avevo tirato fuori lo zaino dal sopra l'armadio,infilai detro l'asciugamano, gli infraditi e soldi nel taschino.
Presi in mano il mio cellulare e l'accesi, digitai la password qualche secondo dopo lo senti vibrare, sul display c'era scritto nuovo messaggio e lo aprii;era della Vodafone che diceva che la mia nuova offerta era stata attivata. Ero mega felice senza nemmeno sapere di che cosa si trattava infatti corsi subito da mia madre per farmi spiegare cos'era quel offerta.
Lei mi rispose che mi aveva attivata una promozione per chiamare e inviare messaggi senza dover consumare il credito nel cellulare ogni volta.
Mentre mia madre era in camera sua ad urlarmi di muovermi perché doveva anche andare a lavoro.
Mi vestii velocemente poi urlai a mia madre che ero pronta e potevamo scendere.
Dopo che eravamo scesi ed eravamo entrati in macchina mamma mi chiese se avevo i soldi e io le risposi che avevo i 15€ rimasto che mi aveva dato Michele e lei aveva aggiunto altri 5.
Le avevo detto la via e lei sapeva dov'era quindi non c'era bisogno del navigatore.
Un istante dopo eravamo già arrivati; ero in anticipo di 10 minuti e mamma se ne era andata via subito dopo che ero scesa io. Suonai al citofono e mi rispose Leana per fortuna.
Appena aveva sentito la mia voce aveva dato un urlo che ero arrivata alla sua famiglia; aveva urlato talmente forte che la sentii pure io da fuori. Corse per venirmi incontro mentre era ancora in pigiama con i capelli sparati in aria e spettinati, la faceva sembrare una leonessa; Non era che se li sistemava quando usciva però quel giorno erano di più sparati.
Mi aveva abbracciata e io ricambiai l'abbraccio poi mi aveva indicato la strada.
Prima di entrare in casa a presentarmi alla sua famiglia mi aveva mostrato il loro giardino enorme e il suo cagnolone Spencer però io lo chiamavo speck perché non riuscivo a pronunciare il suo nome.
Il suo cagnolone si era buttato a addosso a me leccandomi.
Da una parte ero felice che le sono piaciuta subito come ero stata piaciuta dal suo padrone dal nostro primo incontro però dall'altra parte no, perché ero stata riempita di sbava e lui sbavava tantissimo.
Dopo aver giocato per qualche minuto con Spencer eravamo entrate in casa sua.
Subito entrate in casa per primo vidi il suo fratellino Lucas che era quasi identico a lei infatti lo avevo scambiato come il suo fratello gemello.
Però poi scopri che erano solo fratelli e Leana era più grande di lui di un anno quindi aveva la mia età.
I nostri occhi si incrociarono
ma io avevo distorto subito lo sguardo da lui.
Prima mi aveva guardata dalla testa ai piedi e poi iniziò a fissarmi. Mi guardava in un modo come fosse che non abbia mai visto una ragazza a casa sua ed era sorpreso.
Mi dava fastidio che lui mi guardava in quel modo senza nemmeno presentarsi al suo ospite (che sarrei io).
Quindi avevo deciso di presentarmi io per prima"piacere, Angel".
"Piacere, Lucas".
Dopo averci dato la mano ci eravamo introdotti tutte e tre in cucina perché c'erano i loro genitori che stavano cucinando.
Eravano girati tutte e due verso i fornelli quando eravamo entrati poi si erano lavati le mani per poi presentarsi a me.
La prima cosa che avevo notato la diversità tra loro perché entrambi i genitori erano bianchi e i due figli erano mulatti però avevo fatto finta di niente.
Loro due si chiamavano Angela e Dario però io li chiamavo sempre signora e signore mentre loro due stavano sempre lí a dirmi di chiamarli per nome.
"Cosa facciamo? Vuoi venire in camera mia e di mio fratello oppure andiamo fuori in giardino? Però sappi che se sciegli di andare fuori in giardino avrai Spencer addosso"mi disse Leana.
"No,no non voglio più essere sbavata addosso perciò andiamo il camera tua, poi mica che mi dovevi raccontare tante cose allora sfruttiamo questo tempo dato che non ci sono i nostri maschietti in mezzo alle scatole".
" Ah!! è vero, dai allora andiamo in camera"
Ci stava inseguendo anche Lucas però Leana lo aveva cacciato via dai suoi.
"Questa è la mia cameretta poi più tardi ti mostrerò il resto della casa. Non è tanto grande,abbiamo tanto spazio fuori e poco dentro però per quattro persone va bene ".
Ci eravamo messi sul suo letto sedute con le gambe incrociate tutte e due.
"Allora dimmi un pó, anzi raccontarmi che muoio dalla curiosità! Perché ieri ti eri così arrabbiato con Nicolas?"
"Mi sono arrabbiata per tante cose: uno perché non ha mai tempo per stare con me...! e stiamo già da 5 mesi insieme".
"Quindi vi eravate messi insieme quando avevi dodici anni?."
"Si!e lui ne aveva ancora 15 anni.
Due perché sembra che preferisce Christin che me,non ho niente contro di lui anche se mi è poco simpatico e capisco anche che è suo migliore amico però trascorrono tanto tempo insieme. Anziché dedicarsi un pó di tempo a me e un pó a lui non lo fa. Invece lui vuole che io passo più tempo con lui che con voi infatti tutte le volte che io voglio uscire con la compagnia da soli senza di lui trova sempre una scusa per vederci quando sono con la compagnia però non sono d'accordo. E tre mi aveva chiesto una cosa che mi aveva fatto molto arrabbiare però preferisco non parlane ora o meglio in questo giorno magari quando sarà il momento ne parleremo".

Le mie lacrimeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora