ANDY
Non ho dormito per tutta la notte. Non riuscivo. Le parole di Mika continuavano a rimanere stabili nella mia mente, non se ne andavano mai.
Mi ha preso un regalo, mi ha chiamato piccolo...
Dove vuole arrivare questo ragazzo? Ok, io sono consapevole del fatto che lui sia gay, me lo ha confidato. Ma lui....lui non sa che lo sono anche io. Non pensa che magari potrei infastidirmi? O magari non provare lo stesso per lui?
Si è gettato a capofitto nell'amore con me, senza pensare a conseguenze più che scontate: l'amore della tua vita è etero.
O forse ho dato a vedere il mio interesse? Forse è per questo che mi tratta così!
Sta di fatto che comunque oggi sarà più dura del previsto, dato che ho un sonno che mi sta uccidendo.
Apro le tende per illuminare la casa. Il sole è alto in cielo, e così luminoso che poteva accecare uno sguardo rapido. Ma io mi fermai comunque a fissarlo.Non mi importa se brucia i miei occhi,
Non mi importa perché il mio amore è cieco.Mi do una sciacquata veloce, anche se tra poco sarò già sudato.
Finita la breve doccia mi vesto comodo per le mansioni che mi spettano e mi dirigo verso la villa.
Appena entro, vedo la madre di Michael in piedi a pochi centimetri da me, che mi fissa con il suo solito sguardo assassino."Salve" dico io
"Buongiorno"Aveva delle valigie. "Fantastico!" pensai.
"Le serve una mano?" dissi indicandole.
"No, mi arrangio. Fa' un buon lavoro. Tornerò domani sera. Voglio vedere la casa trasparente da quanto è pulita, chiaro?"
"Non si preoccupi. Sarà soddisfatta."
"Tanto se non lo sarò i problemi saranno tuoi, non miei"Con queste parole uscì lasciandomi a bocca aperta. Il mio primo pensiero andò a Michael.
Non potevo permettermi nessun errore. Non mi interessava la felicità di quella donna.
Avevo solo bisogno di soldi, e di stare con Michael. Non potevo farmi cacciare.
---Finalmente. Mi manca solo una stanza da sistemare. Quella stanza.
Sono stanco morto, ma faccio le scale correndo, pensando solamente al mondo di Michael, il vero mondo di Michael, racchiuso in alcuni mq.
Arrivai davanti alla porta ma rimasi spiazzato.
"Stronza" fu l'unica parola che la mia mente riuscì a concepire.
---Adesso va un po' meglio, ma ho bisogno di parlare con Michael per stare veramente bene.
L'acqua calda intanto mi sta schiarendo un po' le idee, mi lascia pensare.
Cos'ha quella donna? Perché se la prende con il mondo? Com'è cresciuta tanto da avere solo fama e ricchezza nella testa? È veramente felice o infondo anche lei desidera evadere?
Mi ponevo tutte queste domande, ma non le avrei mai fatte uscire dalla mia testa, nemmeno con Michael. Non sono affari miei.
Ho tempo prima di poter sentire Michael, quindi sto in doccia un pochino di più, anche perché devo lavare via un bel po' di stress.
Esco e indosso un asciugamano intorno alla vita.
Mi specchio e decido di dare un colpo di phon ai miei capelli.
Quando esco dal bagno decido di vestirmi un po' più elegante del solito, mantenendo però la comodità che amo.
Voglio andare a guardare ancora il mare, ma stavolta mangio a casa, non devo sprecare soldi.
---L'orizzonte mi fa venire in mente Michael.... Vorrei che fosse dall'altra parte di questo mare immenso a guardare verso di me...
Invece lo sbattere delle onde sugli scogli mi fa pensare a lui perché infondo narra la sua vita.
Gli scogli fermi, immobili sono la monotonia della sua vita, sempre uguale, piatta.
Le onde sono la sua grinta che vuole scontrarsi sulla sua vita in modo tale da disintegrarla.
Ma la resistenza degli scogli rimane, perché troppo forte, come il regime imposto a Michael.
Eppure gli scogli non sono lisci, qualche incavo ce l'hanno.... La forza dell'acqua a volte conta, come la forza della sua determinazione a cambiare.Mi sto perdendo in questi pensieri e non mi accorgo che la tasca del pantalone sta vibrando.
"Michael!"
"Andy, sei occupato?"
"No, perché?"
"È la terza volta che ti chiamo"
"Ah si? Scusami"
"No scusa tu. Se disturbo dimmelo, chiamo in un altro momento"
"No no stavo solamente immerso nei miei pensieri e non ho sentito il telefono"
"E a che pensavi? Che bello sentirti, piccolo"Eccola, di nuovo. Il mio cuore accelerò all'istante
"Pensavo al mare che vuole sconfiggere la forza degli scogli".....gliela girai così "sono di nuovo in spiaggia. Tua madre è partita e torna domani sera"
"Non oso immaginare che ti ha detto"
"O quello che ha fatto..."
"CHE HA FATTO?" urlò lui.
"Ha chiuso a chiave la tua camera, portandosi con sé la chiave. Non posso entrare. E mi ha lasciato un biglietto."
"Che ha scritto?"
"Non entrare. Michael non vuole estranei nel suo ambiente personale. La chiave ce l'ho io...occupati di tutto il resto che a mio figlio ci penso io"
"Tu non sei un estraneo!"
"Michael....tranquillo. È tutto apposto.
Te piuttosto come stai?"
"Starò meglio"
"In che senso?"
"Nel senso che quando potrò rivedere i tuoi occhioni e il tuo sorriso, quando potrò sentire la tua voce non attraverso un telefono, quando potrò stare con te starò meglio.
Mi manchi piccolo."
"Po-posso s-sapere p-perché mi chia..."
"Ti da fastidio? Dimmelo se non vuoi"
"Non non mi da fastidio è che non sono abituato"
"Allora facci l'abitudine, piccolo"
"D'accordo."
"Adesso devo andare. Ci vediamo tra pochi giorni.
Buonanotte piccolo. Ti voglio bene"Mi mandò un bacio.
"N-notte Michael"
Mi affrettai a riattaccare. Avevo bisogno di un defibrillatore.
HO IL NUMERO DI TELEFONO DI MIKA.
Bene, ora che ho la vostra attenzione voglio dirvi che non è vero.
Ahahahahahahah.
Ho una proposta. Se siete curiose di sapere qualcosa su di me, fate qualche domanda nei commenti. Se volete...
Ma fatemi anche sapere se vi piace il capitolo e mettete tante stelline.Alla prossima
MIKANDYLOVER❤
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"From a Toy Boy to a Good Guy" ♡MIKANDY♡
RandomMichael è un modello di fama mondiale. È molto duro con tutti, ma infondo lo fa per notorietà. Ma due occhi come quelli del nuovo domestico della famiglia Penniman potrebbero far innamorare anche il cuore più duro.