MIKA
"Andy, seriamente, non voglio vederti depresso a causa mia"
"Mika...non me ne frega. So che è una cosa che ti fa soffrire, si capisce bene. E voglio che ti liberi di questo peso. Avanti, senza paura, io sono qui."Andy è steso accanto a me, siamo abbracciati. Mentre lui disegna cerchi col dito sul mio petto, io gli accarezzo i capelli morbidi, in modo tale da rilassarmi.
Ho il cuore che va a mille, ricordare tutto ciò che è successo durante la mia adolescenza è veramente un pugnalata al cuore.
Ma ho bisogno, bisogno di sfogarmi. Ho bisogno di buttare fuori tutto quello che sento dentro. Ho bisogno di piangere, di urlare, di essere ascoltato. Sì, perché mia madre mi ha sempre impedito di parlarne con qualcuno, ovviamente.
Guardo Andy, non parla. Continua a girare il dito sul mio petto, aspettando che io sia pronto per parlare."Andy"
Mi alzo e mi metto seduto sul morbido materasso del letto, mentre chiedo al mio ragazzo se può sedersi di fronte a me.
Fa come gli chiedo ed è in quel momento che tiro un lungo sospiro, pronto finalmente a potermi sfogare.
Lo guardo. I suoi occhi color oceano illuminano i miei, e il sorriso che si estende sulle sue labbra mi rassicura.
Inaspettatamente mi prende le mani e le stringe tra le sue, facendomi sentire ancora meglio. Sorrisi, ricambiato da lui."Tutto iniziò quando avevo 14 anni. Primo giorno di liceo. Sono entrato nella scuola privata dove i miei mi avevano iscritto contro la mia volontà.
Quella è un istituto dove o diventi qualcuno di importante o diventi qualcuno di MOLTO importante.
A me la popolarità non interessa, voglio solo essere felice, e tu lo sai.
Il problema è che se ne sono accorti anche i miei compagni di classe...e...hanno iniziato a prendermi in giro.
Mi chiamavano fallito, sfigato, buono a nulla, ingrato...ma mi hanno sempre insegnato ad essere superiore agli insulti, a camminare a testa alta in ogni situazione, a non farmi intimorire...e così feci.
Non c'avessi mai provato!"Iniziai a singhiozzare, mentre Andy mi rilassava tenendomi strette la mani con le sue.
"Tranquillo" disse
"Già dal secondi giorno ero lo zimbello della scuola, credo di aver battuto ogni record.
Insulti, nomignoli strani, spintoni, risatine...mi sono preso di tutto...quando non cominciò la parte peggiore: il bullismo.
Quella scuola aveva l'obbligo di indossare l'uniforme: camicia bianca, pantalone nero, per le ragazze la gonna, e scarpe nere lucide. Tutto il look era completato da una cravatta nera, sia per le ragazze che per noi ragazzi.
Io da piccolo odiavo le cravatte, perciò ero solito ad usare un papillon. Poi ogni tanto mi divertivo a decorarmi con collane o bracciali colorati. Sono una bomba di colori dentro. Odio la monotonia del bianco e del nero. Ogni tanto ci sta ma non sempre!
A causa di questa minima diversità, comunque, la gente cominciò a vedermi veramente di cattivo occhio.
Il mio fare così... Personale e strano mi fece conquistare un nuovo nomignolo...frocio...io non sapevo ancora della mia omosessualità, ma loro si, lo avevano capito prima di me.
Andy voglio tagliare corto, mi fa male tutto questo.
Hanno cominciato a picchiarmi ogni santo giorno, sempre e comunque. Ematomi su ematomi il mio corpo veniva sempre martoriato dalla loro cattiveria dovuta a non so che cosa.
L'ho sempre tenuto nascosto ai miei, per paura della loro reazione, ma un giorno mi hanno beccato mentre cercavo di gettarmi dalla finestra in preda a lacrime di sfinimento mentale. Sì, ero stanco!
Ci sedemmo tutti e tre sul mio letto e io dovetti confessare.
Mi portarono dallo psicologo, ma costa molto.
Poi ci mancava solo che mio padre perdesse tutti i soldi a causa di una rapina...
Eravamo in una situazione veramente terribile, sull'orlo del baratro.
Ed è per questo che odio mia madre..."Iniziai a singhiozzante molto forte mentre le mie lacrime solcavano impietose tutto il mio volto, arrossando e gonfiando i miei occhi stanchi.
Tramavo, non riuscivo più a parlare dal dolore dei ricordi.
Michael, un ultimo sforzo, poi sarai finalmente libero da tutto.
Inspirai profondamente cercando di darmi una calmata per poi continuare.
Andy era sempre fermo davanti a me, mi guardava, senza aprir bocca.
Aveva paura di sbagliare qualcosa, quanto è tenero.
Appena riacquistata un po' di tranquillità continuai."Odio mia madre perché mi ha messo dentro una brutta cerchia di amicizie, provenienti da famiglie molto ricche, in modo da non perdere la notorietà del nome.
Uscivo tutte le sere con questa "compagnia"...quella che hai visto nelle foto in camera mia appena sei arrivato...
Eravamo sempre per bar e discoteche, ad ubriacarci e a non ragionare più.
Ed io pensavo pure di essere felice di tutto questo.
Una sera..."Mi fermai per respirare un po' a fondo...
"Una sera uscii dalla discoteca ritrovandomi in strada, inconscio, ubriacio fradicio.
Una prostituta mi vide e mi si avvicinò. Ero in un vicolo buio, sperduto...e questa ragazza si approfittò di me, del mio corpo...e della mia verginità."
"Se eri ubriaco come fai a ricordarlo scusami?"La voce di Andy mi costrinse a dover dire ciò che non avrei voluto mai...
È una cosa talmente disgustosa!"Mia madre....lei....ha visto tutto...e....ha filmato..."
"COSA?! AL POSTO DI AIUTARTI HA FIL-MA-TO?!"
"Si...ma non è tutto..."
"O mio Dio Michael...non dirmi che..."
"Mi ha costretto a prostituirmi per riguadagnare denaro. Ha detto che non immaginava che suo figlio potesse avere così successo con il suo corpo..."
"MIKA! HAI ACCETTATO?!"
"Mia madre mi ha costretto! Sono andato avanti ben due anni...e non potevo scappare perché lei l'avrebbe scoperto e sarei finito in guai ancora peggiori!"Iniziai a urlare, a piangere copiosamente...ma finalmente quel nodo allo stomaco che tenevo da anni si era sciolto.
Il problema è che ho sempre visti mia madre come un'icona, come un modello di perfezione, perciò non volevo deluderla.
Ma da quel momento ho capito che lei non amava me, suo figlio, ma il profitto che poteva trarre grazie al mio utilizzo."Ero...come si può dire...un ragazzo giocattolo...un Toy Boy.
Poi aprì quella dannata azienda ed ebbe un successo mondiale come purtroppo puoi notare e allora il mio corpo venne sfruttato come modello, tanto per continuare la sua dimostrazione d'amore nei miei confronti.
Le mie sorelle e mio fratello sono come lei, perché non hanno mai subito tutto ciò che ho passato io, a loro tutto era concesso, a loro tutto era dorato, a loro tutto era perfetto...io ero la pecora nera insomma, e lo sarò sempre nel cuore della mia famiglia.
Adesso tutti i fan mi vedono come un bel ragazzo, un bravo ragazzo...un Good Guy...ma non mi conoscono.
Io sono semplicemente Michael, ma nessuno lo capisce."Era incredibile, avevo smesso di piangere mentre Andy era coperto di lacrime.
Lo guardai per poi alzargli il viso che fissava le nostre mani intrecciate."Io lo capisco Michael" mi sussurrò dolcemente.
"Lo so piccolo mio"Mi avvicinai e presi il suo volto tra le mani per poi baciare le labbra rese salate dalle sue lacrime.
Appena ci staccammo, Andy mi sorrise."Quindi...tu saresti cambiato? From a Toy Boy to a Good Guy?" chiese
"No...From a normal Michael Penniman to YOUR Michael Penniman" sorrisi io.Ricevetti in cambio un lungo e romantico bacio, dove mettemmo tutta la nostra passione.
"Mika" sussurrò il mio ragazzo tra le mie labbra.
"Si?"
"Scusa se te lo chiedo adesso...ma..."
"Cosa?"
"Voglio....voglio fare l'amore con te..."Ci guardammo, sorridemmo, e ci coricammo sotto le coperte nuovamente, pronti per questa "nuova avventura"...
Giorno!
Ecco svelato il segreto di Michael!
Volete BBB nel prossimo capitolo?
Commentate e mettete le stelline come al solito.
Baci
MIKANDYLOVER❤
STAI LEGGENDO
"From a Toy Boy to a Good Guy" ♡MIKANDY♡
AléatoireMichael è un modello di fama mondiale. È molto duro con tutti, ma infondo lo fa per notorietà. Ma due occhi come quelli del nuovo domestico della famiglia Penniman potrebbero far innamorare anche il cuore più duro.