Giuseppe: "Se non ci fosse stato il problema alla spalla , sarei già stato ai mondiali"
Io rido :"Si alle olimpiadi "
Giuseppe:" E perché no?" e ridiamo
Io:"A parte gli scherzi eri bravo si, magari ti rimetti in carreggiata"
Giuseppe:"Ma non faccio più nuoto agonistico"
Io:"Però è sempre qualcosa. Io vado adesso, ciao"
Giuseppe:"Certo, ciao "
Ci salutiamo con 2 baci sulla guancia e mi fiondo a velocità supersonica verso casa mia perché devo farmi la doccia, cucinare e prepararmi per uscire.
In questi casi mi manca stare a casa mia, perché c'è la mamma che cucina per me così io il tempo di fare tutto senza fretta. Io sono di Catania, una città della Sicilia, e mi sono spostata qui a Roma a studiare. Mi trovo benissimo e sono felice di questa scelta, ma devo ammettere che a volte mi manca la mia famiglia, i miei genitori e anche quella peste di mio fratello.

Sono le 21:30 non so neanche come ho fatto ad essere così veloce nel far tutto, ho indossato un maglietta e un giacca in similpelle, un paio di pantaloni blu scuri, degli stivaletti con tacco basso e comodo, e una borsa presa al volo. Scendo che ci sono Lucia e Federico , rispettivamente una mia collega e il suo ragazzo.
Io:"Ciao"
Lucia:"Ciao"
Federico:"Ciao"
E li saluto con 2 baci sulla guancia e ci spostiamo verso la piazza
Lucia:"Allora sei riuscita a fare la supereroina oggi?"
Io, rido :"Si ho fatto tutto quel che dovevo. "
Federico:"Allora ragazze sto leggendo sul gruppo di whatsapp che gli altri si trovano davanti il solito locale"
Io:"Ah ok, quindi non dobbiamo aspettare nessuno?"
Lucia:"Una persona ci sarebbe da aspettare"
Io:"E chi?"

Il muro abbattutoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora