Chapter Thirty-Eight

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[Vi consiglio di mettere come sottofondo "Stone Cold" di Demi <3]


Sentii mancare l'aria, non riuscivo a respirare bene, così aprii gli occhi e cercai di mettermi seduta. Ma solo quando cercai di muovermi sentii le mani di qualcuno stringermi il collo.

La stanza era buia e io non riuscivo a vedere chi mi faceva del male. Mi dimenai, calciando i piedi e la presa sul mio collo diminuì. Ne approfittai per scappare dal letto e raggiungere la porta. Accesi la luce, incontrando la figura di mio padre vicino al letto che si reggeva su una stampella. Schiusi la bocca e le gambe iniziarono a tremare. Afferrai la maniglia della porta così che potessi scappare, ma non si asprì.

Sentì la sua risata alle mie spalle e chiusi gli occhi. Non avevo scampo. Gli occhi iniziarono a pizzicare e mi morsi il labbro inferiore.

"Cosa c'è, principessa, non trovi la chiave?" Mi voltai lentamente, incontrando il suo sguardo malefico.

"E' qui." Stese il braccio aprendo il palmo della mano, su cui era appoggiata la chiave. "Vienila a prendere." Continuò.

Non volevo cascare nella sua trappola, ma dovevo trovare un modo per uscire di lì.

"Dai." Insistette, ancora con quel sorriso da buffone stampato sul volto.

Allungai lentamente il braccio, cercando di avvicinarmi il meno possibile. Lui restò immobile, impassibile. Guardai il suo sorriso spegnersi. Afferrai la chiave e mi affrettai a metterla nella serratura, ma prima che potessi farlo, qualcosa mi colpì la testa, due o forse tre volte, e cadetti a terra perdendo i sensi.

Aprii lentamente gli occhi, la testa pulsava ed io ero stesa sul letto. Alzai lentamente la testa, trovando mio padre seduto alla fine del letto che mi dava le spalle. Mossi le braccia, ma i polsi iniziarono a bruciare a causa delle corse strinte intorno a quest'ultimi. Ero legata al letto. Andai nel panico e mi sentii mancare improvvisamente l'aria.

"Non agitarti, principessa, così peggiori la situazione." Disse, rimanendo nella stessa posizione. Ma non l'ascoltai e cercai di liberare i miei polsi dalle corde.

"Stai ferma." Si voltò, scrutando la mia figura distesa sul letto. Riuscivo a vedere quel pizzico di malizia crescere nei suoi occhi ogni secondo che passava.

"Non vorrai farti ancora del male?" Afferrò la mia caviglia, stringendola nella sua mano. Strinsi i denti.

"Non so di cosa stai parlando." Risposi cercando dalla sua presa.

"No?" Si lasciò sfuggire una risata. "E che mi dici di quei tagli sulle braccia? Sono spuntati per caso?"

"Lasciami!" Cercai si spingerlo con la gamba libera, ma non si mosse nemmeno di mezzo centimetro. Si alzò, aiutandosi con la stampella, e si fece più vicino. La paura prese il sopravvento ed iniziai a tremare, avrei tanto voluto scappare, ma non avevo via di scampo.

Si risedette su letto, questa volta più vicino, fino a mettersi a cavalcioni su di me. Imprecò per il male alla gamba e a me iniziò a mancare l'aria.

"Non è questo che io ti ho insegnato." La sua mano schiaffeggiò la mia guancia e strinsi gli occhi.

"Non si mena il proprio padre." Si abbassò, e io nostri visi furono solo a qualche centimetro di distanza. Gli sputai in faccia, pensando che si sarebbe alzato e mi avrebbe lasciato da sola in stanza, ma non fu così. Rise per qualche secondo, per poi ritornare serio, con sguardo omicida.

Si avventò sul mio collo, mordendolo e succhiando ogni centimetro della pelle che lo ricopriva. Dei gemiti di dolore uscirono dalla mia bocca e mi agitai. Afferrò l'orlo del collo della maglia che indossavo e la strappò, lasciandomi in reggiseno davanti ai suoi occhi.

"Non farlo." La voce tremava.

Le sue labbra furono di nuovo a contatto con la miapelle, scendendo verso il seno. Le sue avide mani viaggiarono sul mio torso nudo.Gli occhi mi si appannarono e una lacrima scivolò sulla mia guancia. 


So che questo capitolo è corto, ma aggiornerò presto! <3


#imTorn29 xx


STUCK || Ed SheeranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora