Chapter Twenty-Three

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Il viaggio durò circa un’ora, e ringraziai il cielo una volta arrivati, le mie orecchie stavano scoppiando a causa dei discordi assurdi di mio padre e di Angie. Una volta che mio padre parcheggiò l’ auto, scesi, e corsi verso la porta di casa di mia nonna. Suonai il campanello, volevo abbracciare la mia nonna, le uniche braccia che emanavano lo stesso calore di mia madre.

La porta di aprì, e un’ anziana signora sbucò da dietro l’ oggetto di legno.

“Nonnaa!” Le sorrisi. Si mise una mano davanti alla bocca dallo stupore.

“Magan, che ci fai qui?” Mi protesse in un caloroso abbraccio. In quel momento c’ eravamo solo noi due.

“Sono con papà e-“ Una voce famigliare sovrastò la mia.

“Grace!” Mio padre salutò mia nonna, con Angie al suo fianco, che si fece scappare un “Salve”.

“Immaginavo..” Alzò un sopracciglio la signora. “Tu dovresti essere..?” Continuò.

“Angie.” Sorrise presentandosi. “E lei, è mia figlia Sharlot.” Le mise un braccio sulla spalla.

“Oh, io sono la Signora Grace, la madre dell’ ex moglie di Steven.” Finse un sorriso, e io mi lasciai sfuggire una risata.

“Prego, accomodatevi.” Entrammo in casa, e ci sedemmo sui divani, in salotto. Mi misi vicino a mia nonna, e di fronte a noi, Angie e mio padre, mentre Sharlot si sedette su una poltrona.

“Allora, come mai siete qui?” Domandò mia nonna.

“Siamo venuti a farti visita, non sei contenta?” Mio padre prese la parola.

La signora seduta di fianco a me fece una smorfia, e mi trattenni dal ridere. “Diciamo che questo non sarà il giorno più bello della mia vita, ma si. Sono contenta di rivedere Megan, grazie per il gesto!” Mi strinse la mano.

“Siamo venuti qui per un motivo preciso, Grace. L’ abbiamo fatto solo per Megan..” Ignorò la risposta sgarbata di mia nonna, e divenne serio.

“Sarebbe a dire?” Chiese.

“Io e Angie ci sposiamo, e siccome tu sei la nonna di Megan, gradiremo che tu verresti.” Strinse i denti, sforzando un sorriso.

I miei occhi si schiusero alla notizia.

“No, aspetta.” Mi intromisi. “Voi cosa?” Alzai la voce.

“Non alzare la voce contro di me, Megan.” Cercò di rimanere calmo, ma ne ero consapevole che se fossimo stati da soli, solo io e lui, mi avrebbe già preso a sberle.

“Quando avete intenzione di dirmelo? Il giorno prima della cerimonia?” Mi alzai dal divano.

“Megan, siediti!” Ordinò, mantenendosi al braccio del divano, attento a non scattare e andare su tutte le furie.

“Scommetto che tutti lo sanno, tranne io. È così?” Chiesi, rivolgendomi a Angie, che annuì piano con la testa.

“Hai proprio deciso di lasciarti tutto alle spalle, papà?” Mi guardò con occhi scuri, di rabbia.

“Hai deciso di lasciarti alle spalle anche me?” Gli occhi iniziarono a pizzicarmi, e lui si alzò dal divano, puntandomi il dito contro.

“Sta zitta, Megan! Non senti quante stronzate escono dalla tua bocca?” Alzò la voce.

“No! Non sto zitta! Tu stai distruggendo tutto quello che avevamo costruito insieme alla mamma. Tu stai distruggendo ogni cosa che ti ricordi lei, inclusa me!” Strillai, con le lacrime che scorrevano sulle mie guance.

“Sta zitta, porca puttana!” Esplose. Mi prese per i capelli, sbattendo il mio corpo sul divano.

“Steven!” Angie urlò, e automaticamente si girò verso di lei, calmandosi.

Coprii il mio viso contro il divano, tenendo le mani sopra la testa, come scudo, spingendo, come se quel gesto avesse guarito il dolore.

“E meglio che ve ne andate, Steven. Senza di lei.” Mia nonna, si mise davanti a me, per proteggermi, puntando il dito verso la porta.

Sentì il rumore di una porta sbattersi. Mio padre se n’ era andato.

“Mi.. mi dispiace, tanto.. non sapevo che sarebbe arrivato a questo.. non l’ ha mai fatto.” Angie si scusò da parte sua.

“Devi avere un grande coraggio a stare con lui.. attenta a non farti distruggere.” Il tono di mia nonna era basso, e un’ altra volta sentii il rumore della porta chiudersi.

Mi alzai subito dal divano, correndo verso il bagno, con mia nonna che mi rincorreva dietro, chiamandomi.

Chiusi la porta a chiave, e mi rannicchiai a terra.

“Meg! Meg, ti prego apri.” Bussò alla porta.

“Megan! Ascoltami, ti prego.”

Mi coprii le orecchie. Volevo stare in silenzio, da sola.

***

Uscii dal bagno, ed entrai in salotto, trovando mia nonna seduta sul divano, con una tazza di te in mano, e una coperta appoggiata sulle gambe. La raggiunsi e mi posizionai vicino a lei.

“Megan..” Parlò. “E’ la prima volta che tuo padre.. ti fa del male?” Puntai il mio sguardo fuori dalla finestra, avevo ancora gli occhi appannati per le lacrime.

“Megan, ti prego, parla. Possiamo denunciarlo.” Un nodo allo stomacò mi si formò. C’ era qualcosa in me che non voleva che mio padre stesse male. Lui era quello che stava male più di tutti, e forse voleva che qualcuno vedesse quando soffriva.

“No.” Risposi con la voce tremante. “Non mi ha mai fatto del male. Questa è stata la prima volta..” Mentii, abbassando lo sguardo.  

“Vedrai, che si risolverà tutto.” Mi strinse in un abbraccio.

“Già. Andrà tutto bene.” Sussurrai a me stessa.

Eccomi quii!

Finalmente ho aggiornato eh? 

Comunque non voglio aprire il discorso di Zayn, e della sua decisione, perchè in questo momento sono tipo come Louis.. un po' arrabbiata, ma più che altro delusa. Ma li seguirò sempre, e nel caso Zayn stesse davvero facendo una carriera da solista (ormai non so più a cosa credere, visto che ogni giorno esce una notizia nuova..) lo sosterrò, sempre. 

Vaa bene. Avevo deciso, ma so che non ve ne frega un cazzo, di fare un nuovo trailer per la storia, visto che non ho niente da fare.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Al prossimo capitolo! <3

#imTorn29 xx

STUCK || Ed SheeranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora