Guardai i miei occhi riflessi sullo specchio. Erano così piccoli e rossi. Appoggiai le mani sul bordo del lavandino per mantenermi a piedi. La testa girava più che mai, e vedevo tutto doppio. Forse avevo esagerato, ma mi ero ritrovata davanti agli occhi quella bustina di droga, e non ho saputo ragionare..
Aprii la porta del bagno e con la testa basta uscii di casa. Camminai per mezzo isolato, ritrovandomi di fronte casa di Ed. Bussai, mantenendo lo sguardo in basso.
La porta si aprì, mostrando il ragazzo dagli occhi azzurri e i capelli arancioni.
“Meg! Che ci fai qui?” Mi sorrise, cercando un contatto con i miei occhi.
“Non sapevo dove andare.. cioè non voglio stare rinchiusa nella mia camera..” dissi con tono di voce basso.
“Entra.” Mi fece accomodare, e ci sedemmo sul divano.
“Mia madre è uscita, quindi siamo solo io e te..” si avvicinò.
Incontrai i suoi occhi, e lo guardai con sguardo interrogativo.
“Hai gli.. hai gli occhi rossi. E anche troppo.” Disse serio.
Mi alzai in piedi, dandogli le spalle. Mi maledissi di aver guardato quegli splendidi occhi color oceano.
“Hai detto che non l’ avremmo più fatto, che quell’ unica volta che abbiamo provato quella schifezza, sarebbe stata la prima e l’ ultima volta!” Mi strattonò il braccio per farmi girare.
La sera della festa, in quella stanza piena di fumo.. una chioma arancione aveva alzato la testa dal tavolo, con la libertà e la tranquillità che gli si leggeva in viso. E poi mi portò via da quella stanza, e non mi ricordai più niente.
“Appunto! Ma tu sei stato il primo a non mantenere la promessa!” Gli puntai il dito, quasi spingendolo.
La preoccupazione fece capolino sul suo volto.
“Io ti posso spiegare..” cercò di giustificarsi.
“Cosa devi spiegare? Non hai nessun fottutissimo problema. Vai bene a scuola, tua madre ti adora..”
“Meg..” la mia voce sovrastò la sua.
“Tuo padre è fiero di te..” Continuai.
“Meg.” Cercò di interrompermi di nuovo.
“Una casa discografica ha appena deciso di sponsorizzarti e tu..”
“Meg mio padre ha un tumore!” urlò.
La mia bocca rimase aperta, non potevo crederci. Per Ed suo padre era tutto, come un idolo, l’ ha sempre ammirato.
“Ed.. mi dispiace, cazzo.” Lo abbracciai, e lui si lasciò cullare dal mio calore.
“Lui non se ne può andare..” farfugliò: stava piangendo.
“E’ una, di quelle poche persone, che mi aiuta a stare ancora in piedi.”
Lo strinsi ancora di più, e piansi insieme a lui.
“Andrà tutto bene, vedrai Ed..” sussurrai.
“No.. quando hai un tumore, non hai via di scampò. Troverà sempre il modo per portarti via da tutto..” Tirò su col naso.
L’unica cosa che volevo fare era prendermi tutto quel male che provava, ma potevo solo stargli accanto.
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Okay, l' ammetto. Non avevo tanta ispirazione, ma ho voluto aggiornare lo stesso.
Spero che vi piaccia, e che lasciate un commentino e un voto.
Al prossimo capitolo bellezze! :*
#ImTorn29 xx
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STUCK || Ed Sheeran
Teen Fiction"Sono così emotivamente Bloccata che non so più come si fa a sbloccarsi.." - Scrittrice di "Black Heart"|| Michael Clifford #imTorn29x