Chapter Ten

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Chiuse la porta alle sue spalle, lasciandomi da sola nella mia stanza.

Mi appoggiai al muro e mi lasciai cadere, fino a toccare il pavimento. Ero senza forze. Come se lui avesse aspirato tutta l’ energia che c’ era in me. Avrebbe abusato di me?! Questa era la domanda che risuonava nella mia mente, come un ronzio di una mosca: un fottuto tormento.

Mi alzai dal pavimento e mi diressi in bagno, chiudendo la porta a chiave. Aprii il cassetto sotto il lavandino ed estrassi la forbice. Alzai la manica della mia felpa e mi sfogai.

Tagliai la pelle sul mio polso, attenta a non andare tanto in profondità. Buttai la teta all’ indietro, stringendo gli occhi, trattenendo un gemito di dolore che minacciava di uscire dalla bocca.

Mi fermai e guardai il mio polso ormai rovinato. Una lacrima scivolò sulla guancia, ma l’ asciugai subito con la mano. Passai il polso sotto l’ acqua e misi un cerotto grande. Pulii la forbice dal mio sangue, la rimisi al suo posto ed uscii dal bagno.

“Cos’hai fatto in bagno?” Angie era dietro di me.

“Quello che fai anche tu, no?!” Me la svignai, chiudendo la porta della mia camera alle spalle.

***

“Tipo che ho finito di registrare ‘Moments’. Dovresti sentirla è veramente una figata!”

La voce di Ed non riusciva a sovrastare quella dei miei pensieri. Mi dispiaceva non riuscire ad ascoltare quello che aveva da dire, ma era dalla sera precedente che non parlavo e che pensavo solo a quello che era successo e a quello che sarebbe potuto succedere. Mi ero chiusa in camera, sotto le coperte, mentre Angie cercava di comunicarmi qualcosa da dietro la porta. Cercavo di giustificare mio padre e a convincermi di scendere in cucina per mangiare qualcosa. Ma ovviamente non ricevette nessuna risposta.

“Ma.. Meg mi stai ascoltando?” La sua voce angelica mi distrasse.

“Emh.. certo. Stavi parlando della torta che ha fatto tua madre.” O almeno credevo che stesse parlando di quello..

“No” rise. “Ho cambiato discorso circa dieci minuti fa” continuò.

“Scusami.” Lo abbracciai e lui mi strinse forte. Ero al sicuro.

“Cosa c’ è che non va?” Chiese poi, rompendo l’ abbraccio.

“Niente. Va tutto bene.” Mentii. “Hai sentito parlare della festa che ci sarà domani?” Domandai cambiando discorso.

“Oh si. Cassie mi ha chiesto se ci andavo.”

“Cassie? Intendi quella del tuo stesso corso di scienze?” Come sarebbe a dire che quella bionda gli ha chiesto di andare a quella festa?

“Si Meg. Comunque ci andrò con lei, mi sembrava scortese dirle di no.” Scortese un paio di palle!

“Ma di solito alle feste ci andiamo sempre insi-“ mi interruppe.

“Hai detto che quello che è successo a casa mia non doveva più succedere, no?” Forse era un po’ deluso. Forse lo eravamo tutti e due.

“Io intendevo come amici. Ci saremmo andati come amici.” Dissi piano.

La campanella suonò e la ricreazione terminò.

“Scusami Meg, ma devo andare a lezione di musica.” Mi salutò, e si diresse verso la classe con la chitarra in mano.

Fanculo, lo avrei fatto ingelosire anche io. Camminai verso i bagni ed entrai in quello dei ragazzi. Doveva essere lì, era solito che stava lì a fumarsi una canna. Controllai le cabine, e una voce suonò alle mie spalle.

“Mi cercavi, piccola?” mi voltai e lui si avvicinò a me. Forse un po’ troppo vicino.

“Andrai a quella festa domani?” domandai, arrivando subito al punto.

“Perché me lo chiedi?” mi guardò con malizia.

“Perché che ti piaccia o no, Styles, verro con te.” Sorrise.

“E io che ci guadagno?” mi avvicinò al muro, baciandomi il collo. Un brivido percorse la mia schiena.

“Tutto quello che vuoi, promesso.” I suoi occhi incontrarono i miei, e la sua bocca toccò la mia. Stavo facendo un enorme sbaglio, ma non mi interessava. L’ unica cosa che mi importava in quel momento era far ingelosire Ed, e ce l’ avrei fatta!

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Heeeeello!

So che il capitolo è un po' corto, ma non avevo molta ispirazione. 

Come al solito vi chiedo scusa per gli errori e.. niente. Al prossimo capitolo.

P.s: lasciate un voto o un commentino?

#imTorn29 xx

STUCK || Ed SheeranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora