21. Incertezza e paura

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'E allora porta via questa malinconia
Devi convincermi che non sei mai andato via
E adesso scaldami in tutti gli angoli
Con la tua pelle ed i tuoi baci e poi guariscimi
Fammi sentire tutta quella voglia che hai di vivermi
E poi cancella dentro me
L'incertezza e la paura che ho di perderti'
-La paura che ho di perderti, Bianca Atzei-

"Amore" sento la sua voce chiamarmi. Con un tono basso, caldo e delicato. Le sue mani tra i miei capelli, ed io che non voglio aprire gli occhi.
"Si?" domando ancora assonnata. Piano piano apro gli occhi, e incrocio i suoi, fissi su di me.
"Dovremmo andare.. purtroppo" dice avvicinando le sue labbra al mio orecchio in un sussurro.
Annuisco controvoglia.

Lo vedo alzarsi per andare in bagno.
Io non ci riesco. Rimango sotto il lenzuolo a fissare il soffitto bianco della stanza di quell'albergo.
Sento l'acqua scorrere dal bagno.
Mi alzo mentre penso a quello che mi sarebbe mancato più di tutto.
Mancava un solo giorno all'operazione e cominciavo ad avere paura.
La cosa stava cominciando ad assumere via via valenza sempre più reale. Mio malgrado.
Infilo la felpa e sistemo il lenzuolo, risiedendomici sopra a gambe incrociate.

I miei pensieri tristi vengono improvvisamente interrotti dal chiudersi della porta del bagno.
Mattia ricompare già pronto, pettinato e profumato.
Si era messo un litro di hugo boss. Aveva finito il botticino forse.
"Che fai ancora così?" mi indica vedendomi ancora mezza da vestire, mentre si sistema il ciuffo.
"Hai versato il profumo ovunque?" rido tappandomi il naso.
"Ne ho messo giusto un po" sorride avvicinandosi a me. "Dai Ninni andiamo" dice buttandomi i jeans. Aveva fretta perché doveva tornare al lavoro. Io avevo chiesto un permesso. Per accompagnare mia zia per delle faccende. Almeno questa era la motivazione ufficiosa, ma non quella veritiera.

"Si si va bene, va bene" sbuffo.
Il ragazzo si avvicina sedendosi sul bordo del letto. "Te l'ho già detto che quando ti faccio arrabbiare diventi ancora più bella?" dice sfiorandomi il naso con l'indice.
Rimango qualche secondo a guardarlo, poi lo faccio sdraiare e sistemo le gambe sul suo bacino. Comincio a baciarlo e sembra che la fretta che aveva prima gli sia passata.
"Non adesso dai" sussurra alzandomi la felpa dall'orlo.
Faccio finta di non averlo sentito e continuo a baciarlo. Volevo ricordarmi il suo profumo e il suo sapore. Le sue mani che scorrono lente sui miei fianchi provocano i soliti brividi.

"Ok adesso possiamo andare" sorrido sistemandomi i capelli ed infilando il giubbotto.
"Ora che hai soddisfatto il tuo desiderio e mi hai fatto perdere tempo" sorride prendendomi per mano e tirando fuori le chiavi della macchina. "Ah..abbiamo perso tempo" abbasso gli occhi mentre scendiamo le scale.
"Assolutamente no. Devi capire quando scherzo" sorride ed intreccio le mie dita tra le sue, con tutta la forza che avevo.

Arriviamo davanti casa sua, e dopo aver parcheggiato scendiamo.
"Allora amore io vado al bar" esordisce andando verso il motorino.
Annuisco avvicinandomi. "Ti amo Mattia" dico prendendogli le mani tra le mie. "Anche io amore" mi lascia un bacio a stampo.
Alzo il mio viso quel tanto che basta per avere a portata del mio sguardo i suoi splendidi occhi verdi.
"Ti amo davvero. Sei stato l'unico per me, ricordalo, ti prego" dico. Noto che queste parole lo lasciano abbastanza scosso. Mi fissa negli occhi, cercando di capire quello che intendessi.
A quel punto mi avvicino e lo abbraccio forte, poggiando il mio viso sul suo petto.
"Ninni che c'é?" mi domanda. Scuoto la testa. "Nulla" dico. Mi prende il viso tra le mani e mi bacia. "Sicura?" continua. Annuisco sorridendo.
Sale sul motorino e lo saluto; voltandomi verso il mio cancello gli occhi mi si riempiono di lacrime.
Prendo dalla tasca destra dei miei jeans il braccialetto di stoffa nera che avevo rubato a Mattia. Glielo avevo preso ieri sera dal comodino. Lo infilo al mio polso destro.

||Alcune Sere|| ~ BrigaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora