23 ottobre 2010
Domani é il mio compleanno e io vorrei tanto fermare il tempo. Anzi cancellare questi ultimi due mesi. Voglio tornare ad essere la ragazza di sempre, la ragazza di prima. Voglio solo poter cancellare la sua immagine dalla mia mente. Fare come se nulla fosse stato, come se nulla fosse successo.
Mentre sfogo i miei pensieri sul diario la porta della mia stanza si apre.
Azzurra compare sull'uscio avvicinandosi. Chiudo immediatamente il diario, riponendo la penna sul mio comodino.
Mia sorella si siede accanto a me."Ci sono le pizze giù, vieni?" mi domanda. Annuisco.
"Per domani sera ti ho preparato una festa a sorpresa! Cioè ok non é più a sorpresa perché te lo ho detto adesso" ride alzandosi.
"Azzurra grazie però lo sai che..." mi interrompe. "No Anita non dire nulla e non intralciarmi i piani. Domani festeggiamo e basta" é decisa e testarda.
"Ok va bene, a dire il vero ho voglia di festeggiare" mi alzo seguendola, pronunciando queste parole e cercando di essere il più convincente possibile.
"Brava così ti voglio" la ragazza bionda accanto a me scende le scale, ed io la seguo. "Lo sai che Mattia si é fidanzato?" dice.
Per poco non prendo una storta sui gradini. Il mio cuore si ferma un secondo. "Che?" domando fingendo curiosità.
"Si, ho visto una dichiarazione sul muretto. Gliela avrà scritta la ragazza, o qualcuna che si è portato a letto e ora pensa che lui le dia retta, povera illusa".
Oppure la ha scritta una povera stupida, una scema che se ne é davvero innamorata.
"Ah si? Be Mattia non deve essere per forza lui" abbozzo, mentre ci avviciniamo alla cucina.
"Ma si dai, in sto posto conosciamo tutti. É l'unico con quel nome, quindi é per lui. Non ne avevo mai viste dediche simili per lui, dev'essere una cosa seria" sorride.
Alzo le spalle. "Bo..io lo ho visto con Serena figurati.. ora sta pure con quelle più vecchie" dico.
Azzurra quasi si strozza con la coca cola. "Coooosa? Con la vostra capa?? Ma avrà l'età di zia!!". É sconcerta, incredula. Forse non dovevo dirlo. Mia zia Marina sbuca dal cucinino con le pizze, che sistema in tavola. "Scusa Azzurra mi stai dando della vecchia?" sorride sedendosi.
"No zia, ma non penso che ti faresti uno di vent'anni" Azzurra la guarda aspettando una risposta, mentre io taglio la mia pizza, tenendo gli occhi bassi.
"Be certo che no. Ma di chi parlate? Non fate le pettegole pure voi adesso dai. Di Serena e Blair non ne abbiamo bisogno" mia zia mi strappa un timido sorriso, cosa che non mi accadeva da giorni ormai.
"Zia allora te lo guardi Gossip Girl!" dico, cercando di cambiare discorso, ma il mio tentativo fallisce miseramente perché mia sorella ritorna sull'argomento.
"Ecco appunto... invece la capa di Anita, si fa Mattia...zia non pensavo che arrivasse a tanto nemmeno lui!".
Mia zia spalanca gli occhi. "Serena e....Mattia?? Ma Mattia lui proprio?". "Certo zia, Mattia lui, quello a cui preparavi la merenda, quello che stava sempre qui da noi, quello bello..." interrompo l'elenco di mia sorella. "Quello stronzo" aggiungo.
"Ma.. ragazze siete sicure? Comunque non sono fatti nostri no? Anzi evitate di dirlo in giro magari. Lei é la sua titolare..potrebbero esserci problemi" mia zia era razionale.
"Be scusa cazzi suoi.. ha solo da tenere a freno le sue stupide manie" sbotto, mentre ingerisco l'ultimo pezzo di pizza e mi alzo dal tavolo.
"Anita che succede?" Mia zia Marina era molto attenta a noi due, ai nostri umori e ai nostri problemi, ma in quel momento non volevo far altro che non fosse sparire e non sentire più il suo nome. Scrollo le spalle. "Ho mal di testa" trovo questa scusa per potermi rifugiare in camera.
Penso che le lacrime le avessi esaurite nei giorni precedenti.
Nelle sere passate tra la mia stanza e il giardino. Alcune sere sprecate. Dietro ad una cosa stupida ed assurda. Troppe sere sprecate. Da troppe sere stavo così. Io non sto come vorrei.Mi butto sul letto, mettendomi le solite cuffie per isolarmi da quel mondo sbagliato che mi circondava. Da quel mondo assurdo e cattivo. Da quel mondo che sembrava soltanto avercela con me.
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||Alcune Sere|| ~ Briga
RomansaEra questo l'inconveniente di vivere in un piccolo paese. Anche se non lo vuoi, tutti sanno tutto di te. Io invece cercavo di farmi i fatti miei, immersa nel mio mondo. E le sere passate in quel giardinetto me le ricordo come fosse ieri. Persa nei m...